29 Aprile 2008, h. 00:00

Sos manodopera: al sud va meglio che al Nord

Per le imprese artigiane trovare personale specializzato è difficile in tutta Italia. Ma in alcune aree geografiche lo è più che altrove. La ricerca andrebbe meglio al Sud che al Nord. Ma il condizionale è d’obbligo: pesa infatti la diversa struttura economica delle due aree del Paese, che rende difficili i paragoni. La situazione è ben descritta in un’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato. Nel Nord-Est del Paese la maggior parte delle professionalità ricercate dalle imprese artigiane si trova con difficoltà, con estrema difficoltà, al punto che un posto su due rimane addirittura scoperto (51,2%). Nelle regioni del Centro Italia non va meglio, anche se il distacco dalle regioni più afflitte dal problema manodopera si fa sentire (45,1%). Anche il Nord Ovest non si salva, con valori percentuali appena migliori, ma in realtà quasi sovrapponibili a quelli di Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo: 44,1%. A questo punto ci si attenderebbe una performance migliore del Mezzogiorno, dove il saldo tra domanda e offerta di manodopera potrebbe essere positivo in forza delle più difficili condizioni del mercato del lavoro. Macchè. Anche nel Sud la quota di posizioni difficili da reperire è consistente (38,1%). Se l’Sos manodopera avvicina tra loro aree del Paese per altri versi distanti, i problemi all’origine delle mancate assunzioni, denunciati dalle imprese artigiane, introducono nuovi elementi di divisione. Tra le cause principali, al Sud, pesa la “mancanza di esperienza” degli aspiranti lavoratori (39,5%); al Nord-Est, la “ridotta presenza del personale” e la “concorrenza tra imprese” (26,1%); al Centro (37,4%) e al Nord Ovest (36,3%), i “percorsi professionali” giudicati dai lavoratori “poco motivanti”. Il Friuli Venezia Giulia guida la classifica delle regioni dove le imprese fanno più fatica a completare gli organici (53,6). Seguono a giro di ruota: Emilia Romagna (52,3%), Umbria (51,8%), Veneto (51,4%). Bisogna arrivare al 13° posto per incontrare la prima regione del Meridione, il Molise (48%). Dalla tredicesima posizione in poi, superato lo scalino di quasi sette punti che separa il Molise dal primo degli inseguitori, la Calabria, scorrono compatte tutte le regioni del Sud, isole comprese. Nell’ordine: Calabria (40,9%), Basilicata (40,8%), Campania (40%), Sardegna (39,5%), Puglia (36,4%). Una nuova cospicua cesura di quasi sei punti, ed ecco la Sicilia (30,5), che conquista la palma della regione dove le imprese farebbero meno fatica a trovare addetti. Scendendo al dettaglio delle province, il quadro si fa ancora più articolato, ma decisamente più fosco. Per le imprese artigiane di Ravenna trovare gli addetti equivale a vincere un terno al lotto, visto che la quota di manodopera di difficile reperimento è del 62,3%. Un record nazionale. Ad Ancona la situazione non è migliore (61,9%), così a Ferrara (60,8%). Campobasso, al 47° posto, è la prima provincia del Meridione in lista. Seguono Salerno (60°), Potenza (63°), Cosenza (64°). Quattro province della Sicilia chiudono la lista: Caltanissetta (99°), Enna (100°), Messina (101°), Siracusa (102°). Ben definita anche la mappa delle professionalità più ricercate, una mappa fortemente condizionata dalle specificità dei territori. In sostanza, nel Nord Ovest dell’industria pesante, accanto a parrucchieri ed estetisti, falegnami e idraulici, che mancano lì, come altrove, è caccia aperta ai “trafilatori ed estrusori di metallo”, ai “conduttori di robot industriali”, agli “attrezzisti di macchine utensili e affini”. Nel Nord Est, le imprese fanno fatica a trovare gli “assemblatori in serie di parti di macchine” e gli “attrezzisti di macchine utensili e affini”. Al Centro, problemi a coprire i seguenti posti: valigiai, borsettieri, operai specializzati delle calzature, pavimentatori e posatori di rivestimenti, verniciatori industriali. Nel Mezzogiorno mancano panettieri e pastai artigianali, tagliatori di pietre, scalpellini e marmisti, i fabbri, lingottai e operatori di presse per forgiare. Problemi anche con gli addetti a macchinari industriali per confezioni di abbigliamento in stoffa, i pavimentatori e posatori di rivestimenti.

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