27 Giugno 2008, h. 00:00

La Finanziaria a prova di PMI

A pochi giorni dall’Assemblea annuale di Confartigianato, il Governo ha dato via libera alla manovra Finanziaria 2009, un provvedimento varato a tempo di record (il Consiglio dei Ministri ha licenziato il testo in soli quaranta minuti) e in largo anticipo rispetto agli anni precedenti. Il perché di tanta celerità lo ha spiegato il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi intervenuto all’Assemblea Confederale. Il Ministro, oltre ad aver accolto molte delle proposte della Confederazione per rimettere in moto l’economia del Paese, ha accolto anche l’appello del Presidente Guerrini a fare presto: “Occorre promuovere da subito – ha detto Sacconi – una serie di iniziative rivolte insieme alla crescita, alla stabilità finanziaria, alla coesione sociale”. Agganciato al piano per la stabilizzazione dei conti pubblici e per lo sviluppo targato Tremonti, una manovra triennale da quasi 35 miliardi di cui 13,1 nel 2009 (oltre 9 miliardi di tagli alle spese e quasi 4 miliardi di entrate), che si sviluppa attraverso due provvedimenti: un decreto legge e un disegno di legge ‘collegato’. In più un Ddl delega sulla riforma del pubblico impiego. Secondo le intenzioni del Governo, il Parlamento dovrebbe approvare i provvedimenti entro l’estate, mentre per settembre è previsto il voto definitivo sulla Finanziaria. I tempi, per una volta, sono quelli giusti. L’architettura d’insieme del disegno di legge è chiara: la scure si abbatte sulla burocrazia, sulle inefficienze della Pubblica Amministrazione, sull’iper proliferazione di leggi, sui mercati ancora protetti e non liberalizzati, e risparmia le piccole imprese. Che al contrario potranno fruire di provvedimenti mirati, perché, come ha scritto Albero Orioli su “il Sole 24Ore”, “La Finanziaria è modellata su un manichino che ha la taglia delle piccole e piccolissime imprese”. Confermato, dunque, il cambio di orizzonte operato dal Governo attraverso la manovra. Un dato che emerge con particolare chiarezza soprattutto dagli interventi in materia fiscale: le nuove norme, infatti, incidono in senso restrittivo su alcuni soggetti (banche, assicurazioni, imprese petrolifere e cooperative) e su taluni istituti (residenze fittizie all’estero e agevolazioni in materia di stock option), lontani dal sistema delle micro e piccole imprese, mentre le disposizioni che interessano queste ultime vanno nel segno della semplificazione degli adempimenti (tra tutti: la soppressione degli elenchi clienti e fornitori, l’entrata in vigore degli studi di settore). Per il ‘popolo delle partite IVA’, provenienti da due anni di forti tensioni con l’Esecutivo, sembra inaugurarsi un periodo di relativa tranquillità: non più criminalizzazioni a senso unico di intere categorie ma la consapevolezza che il cuore produttivo del Paese è la micro e piccola impresa. Di seguito i principali provvedimenti in materia di Fisco, Lavoro e Previdenza, Politiche economiche, Semplificazioni amministrative e Giustizia, sui quali il Governo punta per rilanciare l’economia delle micro e piccole imprese. – FISCO – STUDI DI SETTORE – Disposta l’approvazione degli Studi entro il 30 settembre, con relativa entrata in vigore entro la fine dell’anno. Prevista una deroga per il 2008: approvazione degli studi entro il 31 dicembre. E’ stata finalmente accolta la richiesta delle Confederazione che in più occasioni ha rappresentato la necessità per le imprese di conoscere i risultati di GERICO non a periodo di imposta chiuso. Confartigianato ritiene, però, che l’anticipazione di sei mesi del termine di approvazione non è sufficiente: le imprese rischiano di conoscere il risultato di GERICO a ridosso della chiusura del periodo di imposta. ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE ALLE REALTÀ ECONOMICHE TERRITORIALI – Introdotta una norma programmatica in base alla quale nel 2009 gli studi di settore verranno elaborati su base regionale o comunale. L’elaborazione avverrà con criteri di gradualità entro il 2013. Garantita la partecipazione dei Comuni. ABROGAZIONE DEGLI ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – Arriva finalmente al termine la battaglia condotta da Confartigianato per cancellare un adempimento inutile e gravoso per le imprese. Nell’ottica della semplificazione il Governo ha previsto la soppressione dell’obbligo di invio telematico degli elenchi clienti e fornitori, ritenuto un provvedimento di facciata e non di ausilio al contrasto dell’evasione. SOPPRESSIONE DELLE GARANZIE PER LE RATEIZZAZIONI – Soppresso l’obbligo di presentazione di garanzie fideiussorie in caso di richiesta di rateizzazione di somme iscritte al ruolo di importo superiore a 50.000 euro. Cambiano, inoltre, le scadenze delle rate mensili. UTILIZZO DEL CONTANTE – Cancellato il limite di 5.000 euro per le transazioni con denaro contante. Ripristinata la precedente soglia di 12.500 euro prevista dalla normativa antiriciclaggio. PLUSVALENZE REINVESTITE – Diventano esentasse le plusvalenze derivanti da cessione di partecipazioni se, entro due anni dal loro conseguimento, sono reinvestite nel capitale di società che svolgono la stessa attività e che sono costituite da non più di tre anni. Le plusvalenze che non concorrono alla formazione dell’imponibile sono quelle realizzate dalla cessione di partecipazioni in società costituite da non più di sette anni e che sono possedute da almeno tre anni. – LAVORO E PREVIDENZA – CUMULO LAVORO-PENSIONI – Abolito a decorrere dal 1° gennaio 2009 il divieto di cumulo tra pensioni e redditi di lavoro dipendente e autonomo, sia per le pensioni liquidate con il metodo retributivo, sia per quelle liquidate con il metodo contributivo. INDICI DI CONGRUITÀ DELLA MANODOPERA – Abrogati gli indici di congruità della manodopera impiegata nelle opere o nei servizi. APPRENDISTATO – In materia di apprendistato, si prevede che, in caso di formazione esclusivamente aziendale, venga affidato alla contrattazione collettiva, anche territoriale, o agli enti bilaterali, il compito di definire i profili formativi dell’apprendistato professionalizzante e la nozione di formazione aziendale e di determinare, per ciascun profilo formativo, le modalità di erogazione della formazione, di riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali e di registrazione nel libretto formativo. Eliminato il limite minimo di durata di due anni dell’apprendistato professionalizzante. In sede di conversione del Decreto legge, Confartigianato proporrà una modifica per chiarire che la contrattazione collettiva può determinare la retribuzione degli apprendisti anche in maniera graduale rispetto all’anzianità di servizio. TESSERA DI RICONOSCIMENTO IN APPALTI E SUB APPALTI – Abolita la sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000 euro per i datori di lavoro che occupano in appalti e sub appalti lavoratori privi della tessera corredata da fotografia e generalità. DIMISSIONI VOLONTARIE – Cancellata la norma che imponeva l’utilizzo di moduli ministeriali per le dimissioni volontarie. LAVORO INTERMITTENTE – Ripristinata la precedente disciplina. LAVORO PART-TIME – Abrogate le penalizzazioni contributive per i lavori part-time inferiori alle 12 ore settimanali. VISITA MEDICA PREASSUNTIVA PER APPRENDISTI – Abolita. REGISTRO ORARIO DELL’AUTOTRASPORTO – Abolito. LIBRI PAGA E MATRICOLA – Aboliti i libri paga e matricola e contestuale abrogazione della sanzione amministrativa da 4.000 a 12.000 euro in caso di omessa istituzione e esibizione degli stessi. Prevista l’istituzione del Libro unico del lavoro: esibizione obbligatoria anche a mezzo fax o posta elettronica. Tale modalità è prevista anche nel caso di imprese con una pluralità di sedi operative o con cantieri. – POLITICHE ECONOMICHE – INTERNAZIONALIZZAZIONE – Cancellate le leggi 394/1981 e 304/1990. Introdotte nuove misure per unificare e gestire in modo integrato le risorse destinate al sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese. Unificati i fondi destinati a studi di fattibilità e prefattibilità e ad altre azioni di penetrazione commer

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