25 Luglio 2008, h. 00:00

Congiuntura agrodolce per l’artigianato

L’analisi congiunturale relativa al primo semestre del 2008 conferma quanto sia difficile fare impresa in Italia. Nei primi sei mesi dell’anno, secondo le stime dell’Osservatorio congiunturale curato dall’Ufficio studi di Confartigianato, l’artigianato italiano ha registrato un segno negativo per quanto riguarda la produzione/domanda, il fatturato e l’occupazione, rispettivamente dell’1,2%, dell’1,1% e dello 0,9%. A correre, come se non bastasse, sono stati i prezzi dei fornitori, con un netto + 7,2% rispetto al secondo semestre del 2007, e la propensione agli investimenti degli imprenditori, un positivo + 16,7% ma in leggera flessione rispetto al passato. Un quadro negativo, che conferma l’analisi tracciata da Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato. “Il peggio è passato – aveva dichiarato Fumagalli al Sistema delle categorie Confederali – non siamo ancora pienamente usciti dalla crisi, ma l’ottimismo arriva dal fatto che, a fronte di una profonda crisi patita da alcuni settori produttivi, c’è una forte ripresa da parte di altri”. Una convinzione che l’Ufficio studi Confartigianato ha confermato con i numeri e che lascia ben sperare per il futuro. Le previsioni per il secondo semestre dell’anno sembrano più ottimistiche. Nella seconda parte dell’anno, infatti, dovrebbero tornare a crescere la produzione/domanda, + 0,4%, il fatturato e l’occupazione dello 0,9%, e gli investimenti, + 18,3%. Anche il prezzo dei fornitori è destinato a migliorare, stabilizzandosi al 4,1%, tre punti percentuali in meno rispetto all’incremento dei primi sei mesi dell’anno. La congiuntura dell’artigianato, quindi, è destinata a migliorare già dal secondo semestre del 2008. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Confartigianato, la piccola imprenditoria artigiana viaggerà su due binari differenti, uno percorso dalle imprese capaci di rispondere al meglio alle attuali difficoltà economiche, l’altro da quelle che stanno pagando una congiuntura globale non certo esaltante. Il secondo semestre del 2008 dovrebbe sorridere alle imprese dell’artigianato artistico, + 2% di fatturato e + 1,7% di occupazione, e a quelle del benessere, + 1,4% di fatturato e + 1,7% di occupazione. Una ripresa che dovrebbe coinvolgere anche gli artigiani dell’autoriparazione, il cui volume d’affari dovrebbe aumentare di un piccolo ma significativo 1% e l’occupazione del settore di quasi un + 1,5%. Insieme a queste anche il mondo della comunicazione dovrebbe riprendere il proprio tradizionale passo. Le previsioni parlano di un + 1% di fatturato e un + 2,3% d’occupazione rispetto al primo semestre dell’anno. A queste si aggiungono le buone aspettative per gli ultimi due settori dell’artigianato che prima della fine dell’anno potranno tirare un sospiro di sollievo se, come si prevede, i Servizi alle persone e l’alimentazione cresceranno rispettivamente dell’1,1% e dello 0,9%, per quanto riguarda il volume d’affari, e del 2,4% e dello 0,8%, per l’occupazione. Previsioni positive che toccheranno anche il mondo dell’autotrasporto italiano, in ripresa per quanto riguarda il fatturato, +1,3%, ma ancora in difficoltà per l’occupazione, che non dovrebbe aumentare più dello 0,2%. Sempre secondo l’Osservatorio congiunturale dell’artigianato, il 2008 si confermerà un anno di crisi per tutti gli altri settori. A cominciare dall’edilizia, che vedrà confermato il recente andamento negativo con lo 0,4% per il fatturato e lo 0,1% per l’occupazione. Meno pessimistiche, invece, le previsioni per il legno arredo, la meccanica e la moda, dove ad uno scarso incremento del fatturato, dello 0,3% per il legno e la moda e dello 0,4% per la meccanica, risponderà un più positivo rilancio dell’occupazione, rispettivamente dell’1,1%, dell’1,5% e dell’1,9%. Un andamento opposto a quello dell’impiantistica, dove crescerà lievemente l’occupazione, dello 0,6% secondo le previsioni, e maggiormente il volume d’affari delle imprese artigiane, il cui fatturato dovrebbe aumentare dell’1,2%.

rss