25 Novembre 2008, h. 00:00

Giorgio Guerrini confermato Presidente di Confartigianato

Giorgio Guerrini, 50 anni, originario di Arezzo dove svolge l’attività di imprenditore nel campo dell’alimentazione, è stato confermato alla guida di Confartigianato, la maggiore Confederazione italiana dell’artigianato e delle piccole imprese che associa 520.000 imprenditori. L’Assemblea di Confartigianato, che il 25 novembre ha rieletto per acclamazione Guerrini, ha anche indicato i tre Vice Presidenti che lo affiancheranno per i prossimi quattro anni. Si tratta di Giorgio Merletti, Presidente della Federazione Lombardia e dell’Associazione di Varese, che ha assunto anche l’incarico di Vice Presidente Vicario, Claudio Miotto, Presidente della Federazione Veneto e Francesco Sgherza, Presidente della Federazione Puglia. Il comitato di Presidenza è stato completato con la nomina dei tre Membri di Giunta: Valdimiro Belvederesi (Presidente dell’Associazione Artigiani di Ancona) con delega all’Amministrazione e alla Tesoreria, Luca Crosetto (Cuneo), Giampaolo Palazzi (Presidente della Federazione Emilia Romagna). Eletti anche i 20 componenti della Giunta Esecutiva (nella quale siedono di diritto, oltre al Presidente confederale e ai tre Vice Presidenti, i Presidenti delle Federazioni Regionali, i Presidenti dei Movimenti delle Donne e dei Giovani di Confartigianato, i Presidenti di ANAP e INAPA). Nominati, inoltre, i 3 membri effettivi e i due supplenti del Collegio dei Probiviri, e gli altrettanti componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. Segretario Generale di Confartigianato è stato confermato Cesare Fumagalli. “Innovare nella continuità”: è questa linea programmatica indicata da Guerrini. Non un punto zero, non una ripartenza. Il cammino prosegue senza nessuna interruzione nella continuità dell’impegno al fianco degli artigiani e delle piccole imprese. Una stabilità necessaria soprattutto nella difficile fase economico-finanziaria che attraversa il Paese. Un Paese in difficoltà che, per ripartire, ha bisogno di riscoprire quei valori del lavoro, dell’impegno e del sacrificio che rappresentano il ‘credo’ dei piccoli imprenditori artigiani. «Siamo riusciti ad arrivare a queste elezioni – ha spiegato il Presidente Guerrini parlando di fronte all’Assemblea – con una Confederazione unita, forte, che condivide gli obiettivi principali del gruppo dirigente chiamato a guidarla. Io mi pongo come l’organizzatore della squadra, come ‘capitano’. In questi quattro anni ritengo di aver dimostrato di saper organizzare quel gioco di squadra che è fondamentale per raggiungere i risultati. » «Da questo mio secondo mandato – prosegue Guerrini – un grande risultato che vorrei ottenere è quello di riuscire a modificare tutti insieme un pezzettino di storia. Non solo un pezzettino di storia della Confederazione, ma, visto che da toscano sono anche un po’ presuntuoso, un pezzettino di storia di questo Paese. Credo che in questo momento l’Italia abbia più che mai bisogno dei valori espressi dall’artigianato e dal mondo di chi lavora. Una Confartigianato unita, una Confartigianato che condivide i punti su cui basare l’azione sindacale, forte della delle diversità territoriali ci permetterà di affrontare le sfide che abbiamo davanti.» Guerrini detta poi la road map del suo secondo mandato, chiarendo subito che gli obiettivi sono quelli indicati dalla base territoriale della Confederazione. «Gli obiettivi strategici più importanti della nostra azione del prossimo quadriennio sono quelli contenuti nel documento stilato dai Saggi (Ndr.:il Collegio eletto dalla Giunta Esecutiva composto da tre membri che ha raccolto in quasi due mesi di ‘lavoro sul campo’ le proposte e le esigenze delle Associazioni territoriali). Il mio programma è contenuto lì. Noi dobbiamo attrezzarci in maniera sempre più energica per portare a compimento quegli obiettivi. Io non vi propongo un programma. Il mio programma è il vostro programma. E’ il programma che emerge da un’operazione di coinvolgimento del territorio che non ha precedenti, non solo nel sistema confederale. » Nel discorso del Presidente Giorgio Guerrini trovano spazio anche le più recenti azioni di rappresentanza confederale, recentissime, della sera precedente. «Sappiamo bene che il compito che ci aspetta è molto impegnativo. Ieri sera eravamo presenti a Palazzo Chigi dove il Governo ha presentato le linee guida della manovra che dovrà affrontare la crisi economico-finanziaria del Paese. Dobbiamo essere pronti ad affrontare una situazione così difficile. Il Presidente del Consiglio, nel corso della nostra Assemblea di giugno, ha detto che “quello che va bene all’artigianato e alle piccole medie imprese va bene per il Paese”. Dobbiamo impostare su questa linea la nostra azione, perché mai come ora il Paese ha bisogno di provvedimenti che vadano a favore di chi realmente produce ricchezza e di chi diffonde questa ricchezza nel territorio. » «Dopo un decennio di ‘strane infatuazioni’ che hanno fatto pensare a molti ‘furbetti’ che è possibile vivere – e anche bene!- senza l’impegno e il sacrificio, noi dobbiamo sapere riproporre quei valori che nel dopoguerra hanno trasformato un Paese distrutto, nella quinta potenza mondiale. Il Paese potrà uscire dalla crisi soltanto se verrà adeguatamente sostenuta l’economia reale del Paese, vale a dire quel sistema di 4.200.000 piccole imprese che rappresenta il 98,2% del sistema produttivo del Paese.» Un sistema che, sottolinea il Presidente Guerrini in un passaggio successivo, soffre, non solo a causa della crisi economico-finanziaria in atto, ma anche per la disattenzione della macchina complessiva dello Stato. «Sappiamo che le nostre imprese soffrono di mal di burocrazia, soffrono per la lentezza della macchina amministrativa e a causa del peso della pressione fiscale. Soffrono per le infrastrutture che non funzionano. Handicap pesanti che si ripercuotono in maniera diretta sulla vita delle imprese. Il nostro compito sarà anche quello di continuare a richiamare la Pubblica Amministrazione ai sui doveri. Limitando gli sprechi di risorse, per far sì che la stessa diventi un esempio di efficienza e non di scandalo. Esigiamo dalla Pubblica Amministrazione un atteggiamento di partnership, e di rispetto delle imprese. » «Ieri sera il Governo ci ha fornito ampie rassicurazioni che su una parte delle nostre richieste darà un parere favorevole. Questo, grazie anche a una campagna elettorale che la Confederazione ha condotto con grande intelligenza, proponendo i temi che oggi sono all’attualità nell’agenda dell’Esecutivo». «Quindi il vento è buono per noi: dobbiamo mettere tutte le energie in campo per poter dare un’ulteriore impulso. Sono felice che questo percorso di rinnovamento si sia concluso in questa maniera perché credo che sia il presupposto per un’azione di Confartigianato ancora più incisiva.» conclude il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini.

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