14 Maggio 2009, h. 00:00

Digitale terrestre, gli installatori “puntano le antenne”

Nei prossimi tre anni il Paese passerà progressivamente dalla Tv analogica a quella digitale terrestre secondo il calendario fissato dal Governo lo scorso 10 settembre. In Sardegna il passaggio è già avvenuto con successo e entro l’anno lo switch-off riguarderà altre tre regioni (Valle d’Aosta, Lazio, Campania) e 5 province (Torino, Cuneo, Terni e le autonome Trento e Bolzano). Entro il 2010 circa 23milioni di cittadini saranno interessati dalla rivoluzione digitale della Tv che dilata il numero dei canali disponibili e annuncia una maggiore articolazione del palinsesto dei programmi televisivi. Accanto alle note positive emergono anche alcune criticità. La prima, ben nota, impone l’acquisto di un decoder o di un televisore di ultima generazione per ricevere il segnale. La seconda, non scontata, è la necessità di verificare gli impianti d’antenna per evitare che più di qualche canale possa non essere ricevuto adeguatamente. A quest’ultima eventualità ha fatto riferimento il sottosegretario con delega alle Comunicazioni Paolo Romani che, tramite Confartigianato Antennisti ed Elettronici e le altre organizzazioni del settore, ha inviato agli installatori una nota tecnica per settare correttamente tutti i dispositivi. In sostanza la “svolta nella storia della televisione Italiana ed Europea” – ha scritto il sottosegretario Romani nel documento – passa anche attraverso l’importante ruolo svolto dagli installatori. In risposta ad una richiesta del Ministero delle Comunicazioni, Confartigianato ha messo a disposizione l’elenco degli installatori delle zone interessate dal passaggio al digitale, che sarà pubblicato sul sito www.comunicazioni.it.

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