3 Giugno 2009, h. 00:00

Confartigianato Trasporti tira le somme

Quanto ‘vale’ – espressa in euro – l’azione sindacale svolta da Confartigianato Trasporti a tutela delle piccole imprese del settore nel 2008? Considerando solo i ristorni che derivano dai principali provvedimenti presi dal Governo a supporto delle imprese del comparto (sconto sulle accise, contributi Inail, pedaggi autostradali, indennità di trasferta), con riferimento a un’azienda con un solo veicolo, la cifra è di 11.557,58 euro. Oltre undicimila euro che rientrano nella cassa di ogni singola impresa grazie al lavoro svolto dall’Associazione. Ma attenzione, gli importi ristornati crescono di entità con l’aumentare del numero di veicoli impiegati: per la fascia più alta, undici automezzi, arrivano a ben 127.133,38 euro. E non finisce qui. La lista dei benefici ottenuti da Confartigianato Trasporti è ancora lunga e mettendo in fila tutti i provvedimenti gli importi recuperabili salgono a circa 15.000 euro. Per ogni veicolo, infatti, bisogna dedurre le seguenti cifre: 300 euro relativi al recupero del costo del Servizio Sanitario Nazionale pagato sui premi RC auto nel 2007; da 150 a 700 euro sulla tassa di possesso pagata nel 2008 (35% del bollo per i veicoli di massa complessiva compresa tra 7.5 e 11,5 tonnellate – 70% per i veicoli di massa complessiva superiore a 11,5 ton.). C’è poi da calcolare la deduzione forfetaria delle spese non documentate riservata alle imprese più piccole, quelle con un solo automezzo, che prevede i seguenti importi giornalieri: 56 euro per i trasporti effettuati dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa; 92 euro per quelli effettuati al di fuori dei confini della regione; 19,6 per quelli effettuati all’interno del Comune. Infine va considerata l’esclusione dall’imponibile del 28% delle somme percepite dagli autotrasportatori per lavoro straordinario prestato nel 2008. Sommando tutte le deduzioni, Confartigianato Autotrasporto stima che le imprese del settore possano contare su un abbattimento dei costi tra il 9% e il 13% a seconda della classe dimensionale. Importi che possono fare la differenza tra un bilancio in rosso e uno di segno positivo. Se quelle elencate sono le misure che hanno già prodotto risultati concreti sui bilanci delle imprese, bisogna mettere in conto anche i fondi stanziati nel 2008 e attualmente in via di erogazione il cui totale supera i 640 milioni di euro. Scendendo nel dettaglio, il Governo ha stanziato 77 milioni di euro complessivi (anni dal 2007 al 2009) per incentivare le imprese all’utilizzo delle rotte marittime; 70 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare con automezzi euro 5; 200 milioni, provenienti dallo smantellamento di “Sviluppo Italia”, per sostenere le imprese con dipendenti (80mln), quelle monoveicolari (11Mln), per rifinanziare il fondo di Garanzia (50Mln) e il restante a sostegno di ulteriori investimenti nel settore. Dalla Finanziaria 2009 arrivano ulteriori 295 milioni di cui 120 per il rimborso di spese non documentate, 75 milioni il recupero del costo del SSN sui premi RC Auto, e 100 milioni tra rimborso bolli e pedaggi autostradali (anno 2007). Altri fondi arriveranno nel 2009 da tre provvedimenti attuativi approvati di recente. Il primo, per il quale il Governo ha previsto lo stanziamento di 50 milioni di euro, ha per obiettivo agevolare l’accesso al credito delle imprese di autotrasporto attraverso la concessione di garanzie fidejussorie. Ulteriori 16 milioni saranno resi disponibili attraverso due regolamenti approvati dal Consiglio dei Ministri il 21 maggio: 9 milioni per finanziare l’aggregazione delle imprese e 7 per la formazione nel settore.

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