15 Gennaio 2010, h. 18:39

CREDITO/ In Piemonte tavolo di dialogo regionale tra UniCredit Group e le Confederazioni delle Pmi Il progetto SOS Impresa Italia procede in linea con gli obiettivi: in Piemonte oltre 1.000 aziende traghettate fuori dalla crisi Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato: “Il nuovo rapporto fra Pmi e banche è il frutto buono della crisi”

”Il nuovo rapporto fra Pmi e banche è il frutto buono della crisi. L’accordo del 3 agosto scorso sulla moratoria ha segnato un punto di svolta. Dobbiamo fare di tutto perché questo avvicinamento non resti un episodio legato a un momento di emergenza”.

Con queste parole Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato, è intervenuto al “tavolo di dialogo” regionale svoltosi oggi a Torino tra il vertice di Unicredit e i rappresentanti nazionali e piemontesi di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confcommercio per fare il punto della situazione su SOS Impresa Italia, il progetto finalizzato a sostenere le piccole imprese a rischio chiusura. Presenti all’incontro Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di UniCredit Group e Gabriele Piccini, Responsabile Retail Italy Network del Gruppo.

Circa 6.000 piccole imprese italiane a rischio chiusura quest’anno potranno continuare normalmente la propria attività, grazie a nuovi finanziamenti o alla riarticolazione dell’indebitamento. Inoltre, negli ultimi 4 mesi del 2009, altre 10.000 piccole imprese italiane sono state assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti.

E’ questo il primo bilancio del progetto SOS Impresa Italia, nato lo scorso settembre dalla collaborazione tra UniCredit, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confcommercio. I dati sono stati illustrati oggi da Alessandro Profumo.

Nell’ambito dell’incontro odierno si è discusso delle problematiche delle piccole imprese in questa fase congiunturale, emerse nell’ambito degli oltre 25 “tavoli di dialogo” regionali già attivati nel corso del 2009: sulla base di un questionario rivolto da UniCredit a un campione di oltre 6 mila intervistati, l’allungamento dei tempi di pagamento dei clienti, il calo delle vendite e l’aumento del costo delle materie prime, sono i principali problemi dei piccoli imprenditori, che si sono trovati costretti, per questo, a congelare i propri investimenti e ad allungare i tempi di pagamento.

Di fronte al sorgere della crisi finanziaria UniCredit Group ha deciso fin da subito di rimboccarsi le maniche con iniziative come Impresa Italia, nata per dare una risposta concreta alla crisi di liquidità delle imprese, e SOS Impresa Italia, dedicata alle imprese strutturalmente sane che rischiano però di dover chiudere a causa delle temporanee difficoltà causate dall’attuale congiuntura economica. Parallelamente la Banca ha fin da subito aderito all’iniziativa di Moratoria delle Pmi del Governo per aiutare le piccole e medie aziende momentaneamente in difficoltà attraverso strumenti finanziari straordinari di sostegno e ha partecipato all’iniziativa Italia & Turismo, voluta dal Ministero del Turismo, per dare sostegno a un settore di elevato valore strategico per il nostro Paese.

L’attività di supporto di UniCredit Group alle pmi italiane non si è esaurita in queste iniziative “speciali”. UniCredit, infatti, ha continuato anche la sua attività ordinaria di erogazione del credito alle piccole imprese: sono infatti circa 10 miliardi 600 milioni i finanziamenti erogati a breve e a medio- lungo termine da UniCredit alle piccole imprese nel corso del 2009, per un totale di oltre 166 mila pratiche, con un tasso di accettazione delle richieste di credito pari all’80%, in crescita rispetto al 76% del dicembre 2008.
Nel corso della mattinata Alessandro Profumo si è confrontato anche con i rappresentati locali della Banca e delle Associazioni di Categoria, tra questi Silvano Berna, Segretario Regionale di Confartigianato Piemonte.

La discussione si è focalizzata sulla situazione economica del Piemonte, sulle potenzialità del territorio e sul supporto della Banca al territorio. Il Piemonte è stato particolarmente toccato da questa crisi e non è un caso, infatti, che il primo tavolo di lavoro regionale nell’ambito dell’iniziativa SOS Impresa Italia sia stato realizzato proprio a Torino lo scorso settembre. Numerose imprese piemontesi provenienti da un passato recente industrialmente e commercialmente sano, a causa della riduzione del fatturato e dei ritardi nei pagamenti, rischiano crisi di liquidità e tensione finanziaria. Nello specifico, per quanto riguarda il Piemonte, si stima una contrazione della produzione industriale del 19% e il fatturato in calo del 22%.

In questo scenario UniCredit è rimasta vicina agli imprenditori. Nel corso del 2009, infatti, sono state oltre 1.000 le piccole imprese piemontesi a rischio chiusura che, grazie a SOS Impresa Italia, possono ora continuare la propria attività in seguito ad una revisione del loro impianto creditizio. Accanto ad esse più di 900 piccole aziende del territorio sono state assistite da UniCredit nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti. Per quanto riguarda Torino, circa 600 imprese sono state supportate grazie a SOS Impresa Italia, cui se ne aggiungono altre 600 assistite e accompagnate nella regolarizzazione del debito.

In Piemonte UniCredit Group non ha fatto mancare il proprio supporto alle piccole imprese locali, erogando complessivamente nel 2009 oltre 1,2 miliardi di Euro, per un totale di circa 23.000 pratiche. Nello specifico a Torino sono stati erogati oltre 750 milioni di Euro per un totale di più di 14 mila pratiche.

Cosa sono i “tavoli di dialogo” di SOS Impresa Italia

Nel quadro del progetto SOS Impresa Italia, i “tavoli di dialogo” riuniscono la Banca e le Associazioni di Categoria con un duplice obiettivo: da un lato le modalità di concessione di nuova finanza, dall’altra l’individuazione di possibili soluzioni per le imprese che necessitino di una ristrutturazione delle attuali linee di credito o che debbano rafforzare il proprio profilo di rischio. Il Dialogo Banca-Associazioni consente in particolare di valorizzare il patrimonio informativo/conoscitivo delle Associazioni, di fare leva sul rilascio di garanzie consortili laddove necessario e di promuovere un giusto apporto di mezzi propri da parte dell’imprenditore.

L’intervento della banca nelle situazioni di difficoltà dell’impresa avviene tramite soluzioni di finanziamento finalizzate alla rimodulazione dell’impianto creditizio, come ad esempio:

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