26 Aprile 2010, h. 00:00

Stop alle tariffe postali agevolate per l’editoria

Un’associazione di categoria, un ente no profit o un ordine professionale fanno della condivisione di idee e delle notizie del proprio sistema un punto centrale del vivere la vita associativa. Per questo motivo, in molti sono rimasti di stucco quando sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto interministeriale che sospende il regime agevolato per la spedizione postale di qualsiasi prodotto editoriale. Era il primo aprile scorso e sarebbe stato fin troppo facile pensare al più classico dei pesci d’aprile. Purtroppo, però, non si trattava di uno scherzo, ma di un decreto, tanto imprevisto quanto immediato, che, oltre a creare confusione tra associazioni ed enti vari, rischia di travolgere un intero comparto, quello della grafica e della comunicazione, che già soffre i postumi di una pesante crisi economica. E mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha istituito un tavolo tecnico per studiare un nuovo regime tariffario agevolato, meno virtuoso di quello precedente ma capace comunque di sostenere gli editori e le necessità delle associazioni di categoria, il Segretario di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, ha presentato un documento al Sottosegretario Gianni Letta, chiedendo di non abbandonare gli imprenditori del settore. Nonostante l’innovazione tecnologica, la definitiva consacrazione di internet e la brusca contrazione dei costi per le produzioni multimediali, infatti, l’informazione cartacea in abbonamento postale rimane lo strumento più utilizzato per comunicare agli associati. Almeno fino ad oggi.

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