12 Luglio 2010, h. 00:00

Nuovo rinvio per il Codice del Restauro dei beni culturali

Non decollano le nuove e contestatissime regole per l’accesso alla professione di restauratore di beni culturali che dopo molte false partenze saltano anche l’appuntamento fissato per fine giugno. Il Ministero dei Beni Culturali, in attesa delle prime pronunce del Tar del Lazio sui ricorsi sostenuti da Confartigianato Restauro (pronunce che, detto per inciso, tardano ad arrivare), ha infatti nuovamente prorogato la data entro cui gli operatori del settore devono presentare la documentazione per il riconoscimento della qualifica professionale, data che passa dal 30 giugno al 30 settembre. Una proroga che fa anche slittare a fine novembre la trasmissione telematica delle attestazioni dei lavori svolti per le sovrintendenze. Per il momento, insomma, la manovra per trasformare la tutela del patrimonio artistico nazionale in un club esclusivo non è andata a buon fine. E potrebbe anche essere una buona notizia se nel frattempo il Ministero guidato da Bondi avesse avviato il tavolo di confronto sollecitato da mesi da Confartigianato Restauro per ridiscutere i criteri di accesso alla professione. Criteri talmente restrittivi che se applicati falcerebbero la quasi totalità di un settore in cui operano 13.000 imprese e oltre 30.000 addetti. Un tavolo che a tutt’oggi non c’è. Ed è anche per questo, oltre che per contestare l’impianto complessivo del Codice del restauro che centinaia di professionisti del settore provenienti da tutta Italia sono scesi in piazza il 30 giugno a Firenze. Tra slogan colorati, manifesti e fischi i restauratori aderenti a Confartigianato e ad altre sigle del settore hanno dato corpo alla protesta stendendo sul piazzale davanti a Palazzo Pitti un tappeto di copie dei loro diplomi professionali che poi hanno calpestato come se fossero carta straccia, infine si sono sdraiati a terra infilandosi in sacchi da spazzatura. Perché in fondo la nuova legge potrebbe fare proprio questo: trasformare rare professionalità in comune immondizia.

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