3 Dicembre 2010, h. 16:43

Le Organizzazioni di categoria dell’artigianato (Confartigianato – Federazione Nazionale della moda, Cna Federmoda, Cna Servizi alla Comunità, Casartigiani e Claai) e i Sindacati di categoria (Filctem – Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil)  hanno firmato stanotte l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area tessile-moda (che comprende i settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, pulitintolavanderie, occhialeria).

L’accordo, che ha durata triennale (1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2012), prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello operaio specializzato) di 76 euro.

Gli incrementi salariali saranno erogati in tre tranches: la prima, di 30 euro, con la retribuzione di dicembre 2010; la seconda, di 20 euro, con la retribuzione di settembre 2011; la terza, pari a 26 euro, con la retribuzione di giugno 2012.

Verrà inoltre erogata una somma a titolo di una tantum di 122 euro in due tranches:  la prima di 61 euro con la retribuzione di marzo 2011 e la seconda di 61 euro a marzo 2012.

Il contratto definisce i profili formativi dell’apprendistato professionalizzante che pertanto va a regime.

Soddisfazione per l’accordo viene espressa da Giuseppe Mazzarella, Presidente di Confartigianato Moda, il quale fa rilevare “la novità dell’accorpamento in un unico contratto d’area dei contratti dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, pulitintolavanderie, occhialeria, così come previsto dal nuovo modello contrattuale dell’artigianato”.

“Inoltre – sottolinea ancora Mazzarella – il contratto migliora la flessibilità per quanto riguarda l’orario di lavoro e gli straordinari, un aspetto che aiuta le imprese ad affrontare le sfide del mercato in questa fase di crisi”. Inoltre, Mazzarella fa rilevare che “l’intesa valorizza la pratica della bilateralità e prevede l’avvio, a partire dall’1 gennaio 2011, di un fondo sanitario integrativo per i dipendenti delle imprese dei settori interessati dal contratto”.

Le parti si incontreranno a gennaio per procedere anche al rinnovo del contratto nazionale di lavoro del tessile – abbigliamento – calzature delle piccole e medie imprese.

Organizzazioni imprenditoriali e Sindacati di categoria hanno altresì sottoscritto un Avviso comune sul made in Italy finalizzato ad individuare azioni di tutela delle imprese dell’area tessile – moda.

 

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