27 Aprile 2011, h. 00:00

Politica energetica: tutto da rifare

Sono giorni incandescenti sul fronte della politica energetica italiana. Dopo lo stop alla scelta del nucleare, il Governo, per bocca del Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, ha annunciato l’intenzione di lanciare un grande piano strategico nazionale che punterebbe anche sulle energie alternative. Nel frattempo proprio il Dicastero di Romani ha messo a punto il nuovo decreto che modifica gli incentivi alle fonti rinnovabili. Un provvedimento che però non soddisfa Confartigianato. Il Presidente Guerrini sollecita maggiori investimenti. <i>“Un paese come il nostro che non ha fonti energetiche primarie</i> – spiega Guerrini -<i> deve con decisione investire nelle energie rinnovabili, trasferendo delle risorse che finora hanno avuto in pochi per molto tempo a molti per un po’ di tempo. Occorre riprendere con decisione una politica di incentivi importante e non residuale e dare, non soltanto alle imprese che consumano energia ma anche alle migliaia di imprese che lavorano e che producono occupazione su questo importante fronte innovativo delle rinnovabili, certezza e prospettive”.</i> Intanto il Parlamento discute il terzo pacchetto energia che dovrebbe ridisegnare il mercato dell’elettricità e del gas in una logica di integrazione europea. Anche su questo fronte, il Presidente Guerrini, intervenuto in audizione al Senato a nome di Rete Imprese Italia, ha espresso molte perplessità. In sintesi, le norme in fase di approvazione non garantirebbero ciò di cui le imprese hanno maggiore necessità: l’alleggerimento del costo dell’energia. <i>“Gli imprenditori italiani -</i> sottolinea Guerrini – <i>soprattutto quelli più piccoli, scontano un costo dell’energia che non ha eguali a livello europeo. Noi paghiamo sia l’energia elettrica che il gas , a seconda dei consumi e delle fasce d’utenza, dal 30 al 40% in più della media europea. E in un paese produttore e consumatore di energia come il nostro questo è un handicap veramente troppo forte”. </i> Insomma, la strada per realizzare un mercato dell’energia sostenibile, sicura e soprattutto conveniente per imprese e famiglie sembra ancora lunga, costellata di molte intenzioni e, per ora, di pochi fatti.

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