27 Aprile 2011, h. 00:00

Piccole imprese a Equitalia: rate più basse o chiudiamo

Con le commesse che ancora si muovono al rallentatore e i pagamenti in eterno ritardo, per molti imprenditori l’appuntamento con le scadenze delle rate dei debiti fiscali è diventato un incubo. Saltare la rata rischia di costare caro: alle sanzioni, infatti, si aggiungono interessi e diritti di riscossione e il debito iniziale in breve schizza a cifre insostenibili. Per evitare che le pendenze tributarie costringano gli imprenditori a portare i libri in tribunale, Rete Imprese Italia ha messo a punto una serie di proposte rivolte al concessionario nazionale della riscossione, condensate in una lettera al presidente di Equitalia Attilio Befera e al direttore Generale Mario Cuccagna. ‘Chi sbaglia deve pagare e va punito con sanzioni proporzionali al danno erariale commesso’ – scrive Rete Imprese Italia – è però necessario individuare soluzioni eque per le aziende. Tra i punti della proposta: taglio degli interessi di riscossione, la previsione di un un tetto massimo di incremento delle somme dovute, stop alla riscossione coatta delle imposte fino al primo grado di giudizio, allungamento delle rate. In sostanza, nessun invito ad abbassare l’asticella delle regole ma la richiesta di una riscossione più equa, con rate più umane e sostenibili, una riforma che darebbe alle imprese la possibilità di rimettersi in carreggiata e all’erario maggior certezza di riscuotere i crediti. E proprio sulla proposta di tempi più lunghi per saldare le pendenze con il fisco, è arrivata la prima risposta positiva di Equitalia. Imprenditori e cittadini con pagamenti ‘in sospeso’ all’erario, a partire da giugno, potranno allungare fino a 6 anni il periodo di dilazione dei debiti fiscali e contributivi, a patto che dimostrino di avere avuto un peggioramento della loro situazione economica. Le nuove procedure per la dilazione dei pagamenti, prevista dal decreto Milleproroghe dell’anno scorso e sollecitata recentemente da Rete Imprese Italia, sono state diffuse il 18 aprile da Equitalia. Dal 2008 a oggi – sottolinea il gruppo – sono state concesse 1milione e centomila rateizzazioni ai contribuenti italiani per un importo superiore ai 15 miliardi di euro.

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