16 Ottobre 2012, h. 00:00

In dirittura d’arrivo le norme europee contro i ritardi di pagamento

E’ uno dei problemi più gravi per i piccoli imprenditori italiani: chi lavora per gli enti pubblici o per aziende più grandi deve aspettare molti mesi, addirittura anni prima di essere pagato. E, spesso, non riesce proprio ad incassare le fatture. Colpa della mancanza di risorse delle pubbliche amministrazioni, colpa della crisi, ma anche di un malcostume tutto italiano diffuso ormai da decenni. Al punto che siamo i peggiori in Europa per i ritardi di pagamento degli enti pubblici e delle imprese. A farne le spese sono artigiani e piccoli imprenditori che, spesso, a causa dei crediti insoluti, sono addirittura costretti a chiudere l’azienda. Confartigianato si batte da anni per avere norme rigorose contro i cattivi pagatori. “E’ un problema enorme – sottolinea Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato e di Rete Imprese Italia – si rischia di fallire perché lo Stato non ti paga. Per questo noi da tempo insistiamo a chiedere che uno dei prossimi provvedimenti del Governo, purtroppo finora rinviato a causa della mancanza di copertura economica, obblighi amministrazioni pubbliche e imprese private a pagare i propri fornitori secondo le indicazioni europee, vale a dire a 30 e a 60 giorni”. Sollecitato da Confartigianato e da Rete Imprese Italia, da mesi il Governo Monti dà per imminente il recepimento della direttiva europea che stabilisce tempi rapidi per regolare le transazioni commerciali tra lo Stato, le imprese e i privati. Il termine ultimo per applicare in Italia le regole di Bruxelles è il 16 marzo 2013. In più occasioni l’Esecutivo ha promesso di anticipare questa scadenza, anche per evitare una procedura di infrazione europea contro il nostro Paese. Ora pare finalmente arrivato il momento buono. La scorsa settimana, sembrava addirittura che le nuove norme dovessero entrare nella legge di stabilità. Ma poi il Governo ci ha ripensato e le regole per saldare le fatture prenderanno forma in un decreto legislativo che dovrebbe vedere la luce alla fine di ottobre per diventare legge, come ha garantito il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, entro il 15 novembre. “Per primo lo Stato deve dare l’esempio e l’esempio migliore – sottolinea ancora il Presidente Guerrini – è quello di recepire la direttiva europea sui tempi di pagamento”. Se il Governo manterrà la promessa, i cattivi pagatori dovrebbero avere i giorni contati. E anche in Italia potrebbe diffondersi la buona abitudine di onorare i propri debiti in tempi rapidi e stabiliti per legge.

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