15 Maggio 2013, h. 00:00

Per gli artigiani, nuove opportunità di qualificazione dalla legge sulle professioni senz’albo

Amministratori di condominio, tributaristi, pubblicitari, guide turistiche, ma anche consulenti del web, arti-terapisti e osteopati, sono solo alcune delle oltre 150 professioni che esistono nei fatti, pure da decenni, ma che fino a pochi mesi fa non avevano un riconoscimento ufficiale. A farle emergere dall’ombra, che rischiava di alimentare abusi e che soprattutto non permetteva a oltre un milione e mezzo di professionisti di far valere al meglio le loro competenze, ci ha pensato una legge varata a fine 2012. La legge definita «Disposizioni in materia di professioni non regolamentate» fissa, in 11 articoli, regole non obbligatorie per l’esercizio dell’attività nel mercato. La legge non impone nulla, lascia libero il professionista di scegliere tra diversi percorsi per certificare le sue competenze. Una delle strade passa per le associazioni professionali. Iscriversi non è obbligatorio, ma chi decide di farlo è tenuto a rispettarne le regole e i codici di condotta. Le associazioni, da parte loro, devono svolgere alcuni compiti, dalla formazione alla gestione delle controversie, fino alla promozione di forme di garanzia per l’utente. Finora ogni associazione si è mossa in modo indipendente per qualificare i propri associati. Alcune hanno scelto la strada di dotarsi di una norma UNI, una scelta che il professionista può fare anche autonomamente. L’articolo 6 della legge dà pieno riconoscimento all’autoregolamentazione volontaria attraverso il rispetto di specifiche norme tecniche. Un’opportunità, quella di certificarsi, che riguarda pure alcune attività dell’artigianato che, a oggi, non hanno trovato spazio nella regolazione legislativa di settore. Grazie alla presenza di Confartigianato a diversi tavoli tecnici, i fotografi professionisti, ad esempio, hanno da settembre una norma UNI (che li allinea agli standard internazionali. Anche gli odontotecnici e i riparatori di elettrodomestici hanno manifestato interesse alla definizione di norme specifiche. Nell’ambito delle possibilità offerte dalla nuova legge, Confartigianato ha siglato nelle scorse settimane una convenzione con il Cepas – organismo di certificazione delle professionalità e della formazione – che consente agli associati di certificarsi a condizioni convenzionate. Confartigianato ha pure avviato la sperimentazione di un processo di rappresentanza e tutela delle professioni non normate, promuovendo l’aggregazione di associazioni di professionisti. Va in questa direzione l’accordo siglato a gennaio con l’associazione Art.e.D.O – Polo mediterraneo delle arti terapie e delle discipline olistiche.

rss