18 Giugno 2013, h. 22:43

ECOBONUS – Rete Imprese Italia: apprezzamento per le misure adottate

In occasione della audizione odierna presso le Commissioni 6ª e 10ª riunite del Senato in materia di efficienza energetica e misure fiscali, Rete Imprese Italia ha confermato l’apprezzamento per le misure introdotte al D.L. 63/2013 in tema di proroga delle agevolazioni fiscali inerenti la riqualificazione energetica degli edifici. Di particolare importanza, l’innalzamento al 65% della soglia percentuale detraibile e il mantenimento al 50% del beneficio connesso alle ristrutturazioni edilizie con inclusione di una ulteriore detrazione per le spese documentate per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Nel corso dell’audizione, Rete Imprese Italia ha comunque espresso alcune criticità formulando proposte concrete per il futuro, come la necessità di estendere le agevolazioni a tutto il 2014 e la riduzione del numero degli anni su cui ripartire l’eco-bonus al fine di aumentare l’efficacia della misura. La proroga consentirebbe di dare continuità agli investimenti evitando una rottura del meccanismo, già a fine anno, consentendo invece, in linea con le normative europee, una riduzione delle emissioni e del consumo energetico. Per Rete Imprese Italia, inoltre, occorre considerare l’impatto negativo che un sostanziale arresto degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici avrà in termini di mancate entrate per lo Stato in un periodo ancora critico per l’economia nazionale, e dove è fondamentale sostenere gli investimenti nel settore delle costruzioni, considerato che in poco più di sei mesi non si riesce a sfruttare l’enorme potenziale di riqualificazione energetica del nostro patrimonio edilizio costruito prevalentemente negli anni ‘70 su performances energetiche scadenti.
Rete Imprese Italia sottolinea infine che, per poter costruire nuovi edifici a consumo quasi zero, sarà di cruciale importanza lavorare sulla normativa, attuando interventi finalizzati ad eliminare alcuni fattori di ostacolo tra cui: l’accesso al credito fortemente limitato; il potenziamento della contrattualistica specializzata e dei limiti operativi connessi con l’utilizzo delle reti elettriche per alcune tecnologie energetiche.

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