5 Maggio 2014, h. 00:00

Confartigianato incassa la deroga, ma il Sistri non si ferma

L’obiettivo di Confartigianato è quello di sempre: superare definitivamente il Sistri, una macchina infernale che dal suo avvio non ha prodotto risparmi e maggior efficienza per le circa 300.000 imprese tenute ad applicarlo, ma solo nuovi costi, stimati in circa 250 milioni di euro

. Nei giorni scorsi, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha riconosciuto le ragioni della Confederazione e ha firmato il decreto che esclude le aziende fino a dieci dipendenti dall’obbligo di tracciatura digitale dei rifiuti pericolosi attraverso il fallimentare sistema realizzato dalla Selex. Dopo due anni di incontri, tavoli tecnici, tentativi, la risposta del Ministro Galletti ha riacceso le speranze di liberare definitivamente le imprese da questo adempimento pesante, costoso, che ha totalmente fallito la missione di rimpiazzare i formulari cartacei con una più snella procedura informatica. Ma il superamento del Sistri non è attualmente nell’agenda del Governo. Lo hanno ribadito i tecnici del Ministero dell’Ambiente, il 29 aprile, al tavolo di monitoraggio e concertazione con le organizzazioni imprenditoriali, convocato per introdurre nuove semplificazioni del sistema. Sul punto i tecnici sono stati perentori: sì a miglioramenti, no a stravolgimenti. “Eventuali modifiche – hanno sottolineato – dovranno essere compiute nell’ambito del quadro normativo vigente e del crono programma che prevede che il Sistri sostituirà completamente le procedure cartacee a partire dal prossimo 31 dicembre’. Nonostante gli scandali, i malfunzionamenti e ora anche le deroghe per le piccole imprese, il Sistri va avanti. In attesa dell’auspicata rottamazione del sistema, Confartigianato ha ribadito le necessità delle imprese: un sistema semplice, gratuito, senza black box e chiavette usb, dispositivi tecnologicamente sorpassati che hanno dimostrato ampiamente di non funzionare. Al loro posto, comuni strumenti GPS e meccanismi di autenticazione più semplici, ma non per questo meno sicuri, come ad esempio le password, utilizzate anche da Inps e Inail per regolare l’accesso alle aree riservate dei rispettivi portali. Inoltre, considerato che il sistema è in fase di sperimentazione fino al termine dell’anno, Confartigianato ha sollecitato la cancellazione dei contributi che le imprese sopra i dieci dipendenti dovranno versare entro il 30 giugno. Per quanto attiene al settore del trasporto su gomma, Confartigianato Trasporti ha richiesto l’esonero per i piccoli trasportatori di rifiuti speciali, analogamente a quanto già concesso ai settori della pesca, dell’agricoltura e dell’edilizia. In attesa di una nuova versione del Sistri, ci si augura funzionante, Confartigianato ha sollecitato la sospensione del sistema per il tempo tecnico necessario per renderlo realmente efficace.

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