3 Giugno 2014, h. 00:00

Dal 6 giugno obbligatoria la fattura elettronica per le imprese fornitrici della Pubblica amministrazione

Dal 6 giugno, per essere pagate dalla Pubblica amministrazione, le imprese fornitrici di beni e servizi dovranno emettere, trasmettere e conservare le fatture in modalità elettronica. Niente più carta, quindi. La prima tappa di quella che promette di essere una rivoluzione digitale vedrà coinvolti Ministeri, Agenzie fiscali, Enti nazionali di previdenza, ma anche scuole e caserme. In tutto circa 9.000 enti pubblici su un totale di 21.000, che rifiuteranno le fatture di carta. E tra meno di un anno, esattamente dal 31 marzo 2015, a chiedere il formato elettronico alle imprese saranno tutte le Amministrazioni, compresi gli Enti locali e i Comuni. Una svolta che arriva dopo 7 anni dalla legge che, appunto nel 2007, ha istituito la fattura elettronica con l’obiettivo di mettere sotto controllo i costi, rendere trasparenti le procedure, eliminare la mole di carta prodotta dalle aziende. In Italia, sono circa 3 milioni le fatture che circolano ogni anno, e solo il 5% è in formato digitale. Con la novità che scatta il 6 giugno si prevede un risparmio complessivo di circa 60 milioni di euro. Insomma, gli obiettivi della fattura elettronica sono gli stessi per i quali Confartigianato si batte da sempre. Semplificare la vita degli imprenditori, riducendo il numero di adempimenti burocratici che ogni anno costano alle aziende oltre 30 miliardi di euro. Sulla fatturazione digitale si gioca quindi la sfida dell’innovazione tecnologica applicata alla burocrazia. Ma, aspetto ancora più importante, in ballo c’è anche la possibilità di accelerare i tempi biblici di pagamento degli Enti pubblici nei confronti delle aziende. Per centrare questi obiettivi, però, dovrà funzionare perfettamente il meccanismo gestito tramite il cosiddetto Sistema di Interscambio, una struttura informatica messa a disposizione delle aziende dall’Agenzia delle Entrate. Il fornitore, per consegnare la fattura al suo cliente, dovrà passare attraverso questo sistema che farà le opportune verifiche del documento in formato xml, lo smisterà all’ente destinatario e rilascerà la ricevuta di consegna e accettazione. Il sistema certificherà anche la sicurezza del recapito e la conseguente decorrenza dei termini di pagamento. Insomma, ci sono tutte le condizioni per risparmiare tempo e denaro. Ma, per avere certezza che sia veramente così, e che non si tratta soltanto di una bella promessa, bisogna attendere il 7 giugno. Soltanto nei prossimi mesi si potrà avere la conferma che la Pubblica Amministrazione è davvero capace di cambiare se stessa e di migliorare la vita degli imprenditori.

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