10 Febbraio 2015, h. 12:16

Fiscalità locale in Veneto: Comuni e le tante tasse. E’ Bovolone (VR) il più attrattivo

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E’ Bovolone con 790,48 punti, il Comune veneto più attrattivo dal punto di vista fiscale. Questo il risultato della classifica elaborata dal Centro studi di Confartigianato Veneto (che ha preso in considerazione i 52 comuni della regione oltre i 5.000 abitanti e con il maggior numero di imprese) e presentata oggi in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Presidente Luigi Curto i due Vice Antonio Morello e Severino Dal Bo, il responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato nazionale Enrico Quintavalle ed il Presidente UPA Padova Roberto Boschetto.

Dietro al municipio veronese si trova il veronese Zevio (762,65), quindi Oderzo (752,88), Legnago (748,85) e Mogliano Veneto (746,56). In sintesi sono 26 i comuni del campione che hanno riportato un valore dell’indice al di sopra della media (606,90). Per Rosà (606,80), Feltre (603,82), e Abano Terme (592,18) si evidenziano invece livelli  molto vicini al dato medio. I comuni meno virtuosi, limitatamente al campione, sono risultati Monselice (409,19), Vigonza (379,05) e Rubano (366,88).

Questa seconda edizione della ricerca, oltre ad ampliare in modo considerevole i Comuni analizzati, considera anche una nuova tassa, la TASI. I dati esaminati ad aprile non la prevedevano in quanto riferiti all’anno 2013). L’introduzione di tale tributo ha modificato le posizioni dei sette comuni capoluogo di provincia. Il più attrattivo risulta ora Vicenza (636,13) che si colloca al 22° posto nel ranking. Scendendo nella graduatoria troviamo in 32ª posizione Verona (579,07), seguito da Treviso (570,97; 35ª posizione), Belluno (568,13; 37ª posizione), Padova (541,35; 40ª posizione), Rovigo (539,99; 41ª posizione) e Venezia (512,35; 43ª posizione).

In merito all’IMU, i comuni più virtuosi risultano Vicenza, Cittadella, Vigonza, Mogliano Veneto, Scorzè, Negrar, Campodarsego, Bovolone, Valeggio sul Mincio, Zevio e Pieve di Soligo, dove l’aliquota risulta essere pari allo 0,76%. Tra i municipi campione, Venezia, Rovigo, San Bonifacio, Porto Tolle, Piove di Sacco, Adria, San Martino Buon Albergo, Feltre e Pescantina sono quelli con aliquota IMU più elevata (tutti 1,06%).

Come detto, a partire dal 2014 è stato introdotto un nuovo tributo locale, la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) che riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività. Molti comuni hanno scelto di adottare un’aliquota nulla per alcune tipologie di fabbricati. I centri più vantaggiosi (ovvero quelli con aliquota pari a zero) sono tra gli altri Venezia, Padova, Rovigo, Bassano del Grappa e San Donà di Piave; Treviso e Verona, con un’aliquota pari allo 0,25%, sono invece i comuni meno virtuosi..

Il municipio più “vantaggioso”, relativamente al tributo sui rifiuti (TARI/TARES), è Valdagno (circa un euro al metro quadrato); maglia nera a Venezia (indice pari a 10,57; tariffa pari a 9,57 euro).

In merito agli oneri di urbanizzazione, in vetta alla classifica sta Rosà (6,03 euro al metro quadro); di converso, il comune più oneroso è San Martino Buon Albergo (25,64 euro al metro quadro; indice pari a 22,68).

Relativamente all’addizionale IRPEF, Cittadella è il comune più vantaggioso, non avendo mai istituito l’addizionale IRPEF; al contrario, la maggior parte dei comuni adotta un’aliquota pari allo 0,8% (indice pari a 0,12).

Considerando, poi, la tariffa media relativa al servizio idrico, il luogo più virtuoso risulta essere Jesolo (0,63 euro al metro cubo); i peggiori sono invece Bassano del Grappa, Cittadella, Vigonza, Rubano, Campodarsego, Cassola, Rosà e Montegrotto con 3,36 euro al metro cubo (indice pari a 18,76).

Infine, in merito alla tariffa relativa a fognature e depurazione, il comune più competitivo, anche in questo caso, è Jesolo (0,55 euro al metro cubo); la tariffe più elevate riguardano invece Bassano del Grappa, Cittadella, Vigonza, Rubano, Campodarsego, Cassola, Rosà e Montegrotto (tutti con 1,37 euro; indice pari a 40,16).

“Una bassa pressione tributaria può rappresentare un elemento di maggiore attrattività per le imprese? A nostro avviso la risposta è affermativa – ha affermato Luigi Curto -. Sempre di più un’impresa, in particolare se è piccola, nello scegliere dove localizzarsi prenderà in considerazione, tra le diverse variabili, anche la tassazione locale. È proprio per questo che abbiamo voluto calcolare questo indice di attrattività fiscale dei comuni veneti”.

“Le tasse locali – ha concluso Curto  sono aumentate del 190% dal 1997. Un incremento di gran lunga superiore a quello nazionale, che si è assestato nello stesso periodo al 42%. Per questo motivo, a partire da questa iniziativa, intendiamo avviare per il tramite delle nostre associazioni provinciali un confronto con le amministrazioni locali. Ci aspettiamo che parta un cammino di maggiore attenzione. Troppo spesso la Politica locale appare troppo preoccupata dei bilanci e invece poco del peso che la tassazione ha sui bilanci delle imprese e delle famiglie”.

 

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