19 Marzo 2015, h. 18:11

Lo sviluppo riparte dall’imprenditoria femminile. La sfida di Donne Impresa Lombardia

Donne impresa lombardiaCon 31.062 imprese artigiane gestite da donne, di cui una su cinque è guidata da una under 35, la Lombardia pare il luogo giusto da cui partire a riflettere sul valore competitivo dell’imprenditoria femminile, in particolare nella piccola impresa. Un tema che è stato al centro dell’incontro “Donne Impresa: la consapevolezza del saper fare”,promosso da Confartigianato Imprese Lombardia e Confartigianato Donne Impresa Lombardia nell’ambito dell’iniziativa “L’Europa è per le donne”, che si è appena concluso a Milano presso il Palazzo delle Stelline.
“L’OCSE da tempo ci ricorda che per crescere in competitività bisogna investire sulle donne. Una dichiarazione che evidenzia come il genere sia una questione di business, non un problema delle donne – ha affermato la presidente di Donne Impresa Confartigianato Lombardia Flavia Caldera aprendo i lavori – Per questo crediamo sia importante, per tornare a crescere, pensare ad uno sviluppo che passi per la valorizzazione dei saperi e dei talenti del sistema economico-produttivo, senza distinzione di genere, puntando sulla capacità di guidare il cambiamento e a partire dalla dimensione locale”.
“Quello di donne e impresa è un tema fondamentale – ha sottolineato in un messaggio video inviato per l’occasione l’Europarlamentare Patrizia Toia – perché spesso le imprenditrici sono depositarie di un sapere e di un saper fare preziosi, che dovrebbero essere valorizzati maggiormente. A questo proposito le istituzioni europee sono impegnate nella definizione di una politica industriale a sostegno dell’impresa, mettendo a disposizione strumenti concreti rivolti a migliorarne la competitività; una politica per tutte le imprese, e che con particolare attenzione si rivolge alle piccole e a quelle a guida e a prevalenza femminile, che rappresentano una vera risorsa per lo sviluppo”.
“Bisogna investire sulle capabilities – ha continuato Maria Letizia Giorgetti, docente di Economia Industriale presso l’Università degli Studi di Milano – perché sono le persone, e non il capitale in sé, a costituire il vero valore delle imprese. E bisogna farlo integrando in modo efficiente politiche industriali e politiche del lavoro, perché non ha senso parlare delle seconde se prima non ci si è assicurati che le imprese siano nelle migliori condizioni per poter competere e crescere”.
“Se l’esigenza di un cambiamento è chiara – ha dichiarato Carolina Pellegrini, Consigliera di Parità di Regione Lombardia – altrettanto importante è comprendere come questo cambiamento vada adeguatamente orientato, lavorando insieme alla scuola e ai centri per l’impiego”.
Ha chiuso i lavori il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti: “Mi fa piacere che in questo incontro sia emerso come la questione di donne e impresa non sia da considerare una questione strettamente di genere: si tratta invece di valorizzare l’impresa e le capacità degli imprenditori, dando, questo sì, la possibilità alle donne così come agli uomini di non dover scegliere tra lavoro e famiglia. Serve riconoscere adeguatamente il ruolo delle imprese, che non è solo economico ma anche sociale, e per farlo si può partire proprio da quella valorizzazione del saper fare che è al centro di molte nostre iniziative, non ultimo il Fuori Expo che vedrà protagoniste le imprese artigiane e i loro imprenditori, nello spazio Confartigianato che sarà allestito in via Tortona per tutta la durata di Expo”.

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