16 Marzo 2015, h. 12:25

STUDI – Ancora lontana “La svolta buona” per crescita e facilità di fare impresa

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Nella presentazione del Presidente del Consiglio “La svolta buona” di un anno fa è stato indicato l’obiettivo di risalire la classifica mondiale “Doing Business” passando dal 65° del 2014 al 15° posto del 2018.

I processi di riforma che sono stati messi in campo dovranno “nell’ipotesi di rapida attuazione” produrre frutti sulla crescita e sulle condizioni per fare impresa; le condizioni di contesto sono particolarmente rilevanti l’Italia che, tra le sei maggiori economie avanzate, è quella con il più alto tasso di imprenditorialità, con 6,4 imprese ogni 100 abitanti, seguita dagli Stati Uniti (4,7%), dalla Francia (4,0%), dal Giappone (3,6%), dal Regno Unito (2,7%) e dalla Germania (2,5%).

Da un lato le riforme previste sosterranno la crescita: gli interventi sulla Pubblica Amministrazione, sulla competitività, sul mercato del lavoro e sulla giustizia determineranno un impatto sul Pil in un arco di cinque anni stimato dall’Ocse nel 3,3% e dal Governo del 3,6%.

Dall’altro lato le riforme potranno influire sulle condizioni di fare impresa: l’Italia è infatti al 23° posto nell’ UE a 28 nella classifica stilata dalla Banca Mondiale sulle condizioni di fare impresa; l’obiettivo ambizioso che vede l’Italia al 15° posto nel Mondo nel 2018 – come indicato ne “La svolta buona” – equivale ad arrivare all’8° posto in Ue a 28, risalendo ben 15 posizioni dall’attuale 23° posizione: mediamente quasi 4 ‘sorpassi’ all’anno.

In parallelo va osservato che l’Italia mostra, invece, un primato nelle politiche di austerity centrate sul prelievo fiscale e che hanno severamente influito in questi anni di crisi sui bilanci di imprese e famiglie: il nostro Paese, infatti, con una crescita di 4 punti della pressione fiscale in 10 anni, mostra l’aumento più elevato in tutta l’Unione europea (nello specifico per i 25 paesi per cui è disponibile la serie storica).

 

Tasso di imprenditorialità nelle economie avanzate con Pil più elevato

(Anno 2010-% imprese su popolazione. Giappone dati al 2009- Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ocse)

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 Dinamica della pressione fiscale in Unione Europea in 10 anni

(Crescita in p.p. di Pil tra 2005 e 2015 –  dato 2005 per Estonia, Grecia e Polonia – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea)

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