28 Aprile 2015, h. 21:35

Giampaolo Palazzi confermato presidente dell’Anap Confartigianato

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Giampaolo Palazzi è stato confermato alla guida dell’Anap, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato.Imprenditore titolare di un’impresa di metalmeccanica di precisione dal lui stesso fondata 40 anni fa, 65 anni, originario di Crevalcore (Bologna) e residente a San Felice sul Panaro, Palazzi ha ricevuto il voto unanime dall’Assemblea nazionale dell’Associazione riunitasi oggi 28 aprile.

Ad affiancare il Presidente Palazzi saranno Giovanni Mazzoleni (Vice Presidente vicario) e i Vice Presidenti Gaetano Attivissimo, Gino Cogo, Sergio Lucesoli e Adriano Sonzini.

Contestualmente sono stati rinnovati i quadri del Consiglio direttivo. Antinesca De Pol è stata nominata coordinatrice dei Maestri d’opera e d’esperienza. Fabio Menicacci è stato confermato Segretario nazionale. Il Presidente Palazzi continuerà il proprio impegno per diffondere i valori fondativi dell’Anap Confartigianato, per qualificare l’offerta dei servizi e per accrescere la rappresentatività dell’Associazione. “Proprio per rappresentare sempre meglio le esigenze dei nostri 230.000 associati – ha detto il Presidente Palazzi – dobbiamo puntare al potenziamento del ruolo dell’Anap quale interlocutore delle istituzioni, dal più piccolo Comune fino al Governo nazionale». Ricevute le congratulazioni del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, e del Segretario Generale Cesare Fumagalli, Palazzi ha espresso apprezzamento e gratitudine per il lavoro della dirigenza che lo ha coadiuvato negli ultimi quattro anni. Nel corso dell’Assemblea, è stato approvato un Ordine del giorno nel quale i pensionati dell’ANAP Confartigianato denunciano il perdurare di una situazione di grande disagio degli anziani, una parte consistente dei quali è scivolata nelle fasce di povertà, e chiedono al Governo di operare sul piano fiscale, sociale e dei servizi per garantire il benessere dei cittadini e sostenere i redditi delle classi più deboli della popolazione. Nell’Ordine del giorno si rileva come i pensionati abbiano subito un pesante diminuzione del potere di acquisto dei loro trattamenti, non solo a causa dell’inadeguato sistema di adeguamento al costo della vita, ma anche a causa dell’aumento dei costi posti a carico dei cittadini per le cure sanitarie, i servizi sociali e assistenziali, le tassazioni locali per la casa e sui redditi. “I pensionati hanno sempre fatto e vogliono ancora fare la propria parte – ha sottolineato Giampaolo Palazzi – e possono dare un valido contributo per uscire dalla difficile situazione economica in cui ci troviamo. Ma non possono essere considerati una componente marginale e passiva della società, e men che meno possono essere semplicemente ignorati, come fa il Piano Nazionale di Riforma contenuto nel Documento di Economia e Finanza varato dal Governo, che non dedica una riga alle problematiche di questa parte assai consistente della popolazione”. “Noi crediamo – ha detto Fabio Menicacci, Segretario Nazionale dell’Anap Confartigianato – che le politiche per rimuovere le cause della stagnazione della domanda interna e per produrre buona occupazione e sviluppo, debbano conciliarsi con quelle per garantire adeguati livelli di vita, buona sanità ed efficaci politiche sociali ai cittadini. Pertanto auspichiamo che gli interventi legislativi che il Governo assumerà sulla base del Documento di Economia e Finanza contengano misure, anche fiscali, per sostenere i redditi delle famiglie e i consumi, compresi quelli dei pensionati che sono stati esclusi dal “bonus fiscale”.

 

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