21 Settembre 2015, h. 14:51

STUDI – Prezzi alla produzione ancora vicini alla deflazione (+0,2%). Costo del lavoro a +1,1%

L’economia italiana rimane ancora vicina alla deflazione: ad agosto 2015 l’indice dei prezzi al consumo varia dello 0,2%, confermando il dato dei due mesi precedenti. Nel confronto europeo – in cui viene elaborato da Eurostat l’indice armonizzato che considera il prezzo effettivamente pagato dal consumatore, considerando saldi e promozioni – l’inflazione in Italia è allo 0,4%, maggiore dello 0,1% dell’Eurozona. Dallo scorso febbraio – mese precedente l’avvio del Quantitative easing da parte della Bce – il tasso di inflazione dell’Eurozona è passato da -0,3% a +0,1, la componente di fondo è salita dallo 0,6% allo 0,9%, il capitolo Energia attenua leggermente la diminuzione dei prezzi passando dal -7,9% al -7,2%.

Tornando all’Italia, l’analisi dei prezzi al consumo evidenzia che la contenuta dinamica è determinata dalla deflazione energetica: ad agosto i prezzi del capitolo Energia segnano una flessione del 6,3%, in accentuazione rispetto al -5,5% di luglio.

Sul fronte dei prezzi alla produzione del comparto manifatturiero non energetico l’ultimo dato disponibile relativo a giugno 2015 segna una variazione dello 0,2%; la dinamica dei prezzi alla produzione è tornata in territorio positivo da metà dello scorso anno ma non si registra ancora un apprezzabile allontanamento dalla area di deflazione. Persiste una dinamica del costo del lavoro superiore a quella dei prezzi alla produzione, anche se si osserva una tendenza alla riduzione del divario: al secondo trimestre 2015 il costo del lavoro nel settore manifatturiero cresce dell’1,1% rispetto ad un anno prima; l’aumento è composto da una crescita dello 0,2% degli oneri sociali e dell’1,6% delle retribuzioni lorde.

Focalizzando l’analisi della dinamica dei prezzi nei settori manifatturieri più rilevanti per la presenza di imprese artigiane – nelle prime 14 divisioni Ateco 2007 si concentra il 95,7% dell’occupazione nelle imprese artigiane manifatturiere – la dinamica dei prezzi alla produzione più accentuata è il 2,0% della Pelle, seguito dall’1,7% delle App. elettriche, 1,5% della Riparazione Macchine, 1,1% dei Macchinari e 1,0% delle Altre manifatturiere. Dinamica dei prezzi alla produzione inferiore al punto percentuale con lo 0,8% dei Mobili, 0,7% di Gomma e plastica, 0,6% del Tessile, 0,6% del Metallo, 0,1% del Legno. Invariati i prezzi per Stampa mentre persistono condizioni di deflazione in tre settori: nel dettaglio si tratta del -0,1% per Abbigliamento, -0,2% Alimentare e -0,4% per Vetro, ceramica.

La tendenza dell’economia alla deflazione determina conseguenze anche sul quadro macroeconomico: la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2015 varata dal Governo venerdì scorso revisiona il tasso di crescita del PIL reale del 2015 allo 0,9% (era 0,7% nel DEF di aprile) ma la più bassa inflazione realizzata nel corso del 2015 determina una variazione del deflatore del Pil dello 0,3% rispetto allo 0,7% previsto ad aprile. La combinazione di crescita reale e inflazione determina una crescita nominale del Prodotto interno lordo dell’1,2%, inferiore all’1,4% previsto nel DEF di aprile: a parità di tasso di crescita la più bassa inflazione si traduce in 6,6 miliardi in meno del livello previsto del Pil nominale.

L’analisi della dinamica dei prezzi dell’Energia nella rubrica ‘Imprese ed Energia’ dell’Ufficio Studi Confartigianato in QE-Quotodiano Energia

 

Dinamica dei prezzi alla produzione al netto dell’energia negli ultimi 3 anni

(Giugno 2012-agosto 2015, var. % tendenziali – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica dei prezzi alla produzione e costo del lavoro negli ultimi 3 anni

(II trim. 2012- II trim. 2015, var. % tendenziali; prezzi manifatturiero netto energia nel mese di fine trimestre e costo lavoro manifatturiero – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Dinamica dei prezzi alla produzione nei settori manifatturieri a maggiore presenza di imprese artigiane

(Giugno 2015, var. % tendenziali (asse sx) – numero addetti artigianato (asse dx) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Quantitative easing: dinamica dei prezzi tra febbraio e agosto 2015 nell’Eurozona

(Indice Ipca, febbraio 2015 – agosto 2015, var. % tendenziali; inizio QE il 9 marzo 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat)

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Pil nominale 2015: effetti della maggiore crescita in volume e della minore inflazione

(Milioni euro correnti  – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef)

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