25 Gennaio 2016, h. 18:44

La Regione Veneto affida a Promovetro il nuovo distretto del “Vetro Artistico di Murano e del Vetro del veneziano”

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Una cosa è il vetro artistico di Murano, tra le icone del made in Italy più note a livello mondiale e per questo bersaglio della contraffazione, un’altra il vetro ‘industriale’ realizzato nella terraferma veneziana, ma anche nei vicini comuni delle province di Padova e di Treviso, che ha una propria identità e dignità, ma che è ‘altro’ rispetto al vetro plasmato dai maestri artigiani nelle fornaci muranesi.

Per marcare questa differenza sostanziale, la Regione Veneto ha istituito il nuovo distretto del “Vetro Artistico di Murano e del Vetro del veneziano”, affidandosi come punto di riferimento al “Consorzio Promovetro – Vetro Artistico di Murano” promosso da Confartigianato Venezia.

Soddisfatto Luciano Gambaro, presidente di Promovetro: “Il fautore di tutto questo è il Consorzio Promovetro, che insieme alla nostra associazione di riferimento, Confartigianato Venezia,  lavora da anni per valorizzare e per comunicare la differenza che c’è, ed è sostanziale, tra il vetro di Murano e tutto il vetro che viene prodotto non solo nelle nostre vicinanze ma anche su tutto il resto del territorio nazionale e ancora più in altri Paesi.

Sicuramente – prosegue – adesso abbiamo una responsabilità in più, perché dovremo curare gli interessi anche delle imprese a vocazione industriale della terraferma. Uno stimolo maggiore per mettere in luce e valorizzare le caratteristiche di produzioni così diverse tra loro”.

E’ dagli inizi degli anni ’90 che Promovetro e Confartigianato Venezia conducono una battaglia per mettere al riparo i vetri originali  ‘made in Murano’ dai falsi a basso costo e zero qualità che arrivano da Oriente, ma non solo.

Per aumentare la salvaguardia di questi prodotti dalla tradizione millenaria e consentire ai consumatori di effettuare acquisti con la garanzia di non sbagliare, Promovetro e Confartigianato Venezia hanno promosso il marchio “Vetro di Murano”, riconosciuto da una legge regionale nel 1994, che identifica i vetri artigiani muranesi “doc” .

Circa dieci anni fa è stata la volta dell’istituzione del Distretto del vetro Artistico di Murano, a cui oggi si affianca il distretto del Vetro del veneziano.

Un distretto che per il momento esiste solo sulla carta visto che manca ancora un passaggio non di poco conto. Lo rimarca il segretario di Confartigianato Venezia Gianni De Checchi.

“Adesso, però, la legge che distingue le produzioni fatte sull’isola da quelle fatte altrove, corre il rischio di rimanere lettera morta se non verrà finanziata in maniera adeguata da parte della Regione Veneto. Perché, come sappiamo, le leggi restano solo e unicamente sulla carta se non ci sono le risorse adeguate, in questo caso per promuovere il distretto e le aziende che ne fanno parte.

“Pensiamo e auspichiamo – conclude De Checchi – che la regione del Veneto non abbia fatto una norma per farla rimanere così, a futura memoria, e in qualche cassetto, ma abbia fatto uno strumento operativo. Quindi, auspichiamo che seguano risorse adeguate a sostenere il distretto del vetro.”

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