29 Giugno 2017, h. 09:00

STUDI – Burocrazia #menoquattropuntozero (-4.0): Solo il 12% delle Amministrazioni locali offre servizi ad alto grado in interazione digitale; 3,1% dei servizi dei comuni gestiti completamente on line  

L’imponente processo di digitalizzazione in corso vede un ritardo dell’Italia nell’ambito delle relazione tra le Pubbliche amministrazioni, cittadini ed imprese. Come abbiamo documentato di recente l’Italia è al 26° posto nell’UE a 28 per quota di individui che hanno usato internet per interagire con le Pubbliche autorità spedendo moduli compilati.

Un vistoso ritardo digitale è registrato per le Amministrazioni locali, deputate ad offrire importanti servizi soprattutto negli ambiti della salute e del sociale. L’analisi dei dati sulla dotazione di ICT delle Amministrazioni pubbliche locali evidenzia che nell’ambito di trenta servizi offerti dalle Amministrazioni comunali la quota di comuni che consentono l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo al servizio richiesto è del 3,1%, pari a 7.415 processi rapportati alle 241.410 procedure che potrebbero essere disponibili se tutti i comuni consentissero l’avvio e la conclusione telematica di tutti e trenta i servizi in esame.

Nel dettaglio regionale si osservano valori più elevati per la Provincia Autonoma di Bolzano con il 5,7% dei processi completamente gestibili online, l’Emilia-Romagna ed il Veneto con il 5,6%, la Lombardia con il 4,5%, la Toscana con il 3,9% e le Marche con il 3,2%. All’opposto le regioni che hanno la minor quota di servizi gestibili completamente online sono Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta tutte con l’1,4% e Abruzzo con l’1,7%. A fronte del 4,6% di procedure on line dei Comuni del Nord est, tale quota più che si dimezza (2,0%) nel Mezzogiorno.

Anche l’analisi dei dati di un recente lavoro pubblicato dalla Banca d’Italia conferma il ritardo digitale delle Amministrazioni locali. Prendendo a riferimento la distribuzione degli Enti per grado di sofisticazione dei servizi offerti online si osserva che solo il 12% delle Amministrazioni locali esaminate – Asl, Regioni, Province e Comuni – offre servizi con il maggiore grado di interazione, che consente di “scambiare bilateralmente dati e documenti ed effettuare pagamenti in rete in condizioni di piena sicurezza e tracciabilità”. Nel dettaglio solo il 20% degli enti in esame offre certificazioni online, quota che scende al 16% per i Comuni. In chiave territoriale si conferma il ritardo nel Mezzogiorno: l’elevato grado di sofisticazione dei servizi è più alto e pari al 21% nel Nord-Est, scende al 15% nel Nord-Ovest e al 14% nel Centro mentre crolla al 7% nel Sud ed al 2% nelle Isole.

Nel Mezzogiorno la scarsa interazione online delle Amministrazioni locali con i cittadini si associa ad una maggiore difficoltà nel raggiungere gli uffici del proprio comune che nel Sud è segnalata dal 39,1% delle famiglie e nelle Isole dal 38,9%, valori superiori di circa cinque punti alla media nazionale del 34,1%.

Un approfondimento del ritardo digitale della PA nel 12° Rapporto presentato all’Assembla di Confartigianato della scorsa settimana. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Quota dell’avvio e conclusione per via telematica dell’intero iter relativo al servizio richiesto nei comuni per regione

Anno 2015. % su totale procedure. Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

 

Enti locali con alta sofisticazione servizi online

Anno 2016. % sul totale enti. Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia

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