30 Maggio 2019, h. 20:34

TREVISO – Il Giro, le bici, le imprese e il territorio. Confartigianato rilancia l’intesa con FCI

In occasione della partenza della Treviso‐San Martino di Castrozza, tappa n.19 del 102° Giro d’Italia, fissata  per il 31 maggio, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana ha presentato  il protocollo d’intesa siglato a Roma il 19 marzo tra  la Confederazione e la Federazione Ciclistica Italiana – FCI per la promozione della bicicletta e del suo  tessuto economico, la valorizzazione del territorio a favore della mobilità pulita, della difesa della salute e  dell’ambiente. Hanno  illustrato e dettagliato la nuova partnership Marco Granelli, vice presidente vicario di  Confartigianato Imprese e Daniela Isetti, vice presidente vicario della Federciclismo. Vendemiano Sartor,  presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, ha reso noto il valore dell’indotto e Mario Pozza,  presidente dell’Organizzazione di Gestione della Destinazione “Città d’arte e ville venete del territorio  trevigiano”, ha ricordato le azioni che sta promuovendo l’OGD in tema di cicloturismo.
La collaborazione tra l’Associazione e la Federazione si articola in una serie di iniziative turistiche, in attività  integrate di educazione ambientale per lo sviluppo locale in un’ottica di sostenibilità; in progettualità aventi  carattere formativo sul mondo della bicicletta e sulla sua manutenzione che porteranno alla definizione di   nuove figure professionali  ‐ operatori turistici e guide cicloturistiche sportive‐ attraverso l’organizzazione di  corsi gestiti dal Centro Studi FCI. Con particolare riferimento a quest’ultimo ambito Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, attraverso la  sua società di formazione, si è attivata per la strutturazione di un percorso ad hoc  territoriale che va ad  integrare e completare  il  gia’ collaudato corso Federciclismo per la qualificazione di guide ciclo‐turistiche  sportive ovvero di figure che per professione accompagneranno persone singole o gruppi in percorsi  cicloturistici, fornendo informazioni generali sul territorio, illustrando le zone di pregio naturalistico e  ambientale, i siti di interesse artistico, storico e culturale attraversati, al di fuori degli ambiti di competenza  degli Accompagnatori Naturalistici e delle Guide Turistiche.     “La  partnership  con  Confartigianato  –  ha  fatto  rilevare  Daniela  Isetti,  Vice  Presidente  Vicario  della  Federazione Ciclistica Italiana – consente di potenziare le nostre iniziative nel settore del cicloturismo,  fenomeno in forte crescita, e porterà valore aggiunto nelle attività che riguardano il mondo della bicicletta,  anche con la riscoperta degli artigiani che si occupano della produzione e manutenzione. Figure oggi molto  richieste dal mercato, oltre a valorizzare il ruolo e le potenzialità delle guide cicloturistiche sportive abilitate  da FCI e dare nuovo impulso all’occupazione giovanile in un contesto quanto mai attuale”.     L’accordo ha come obiettivo chiave quello di generare valore aggiunto per  tutte le imprese che operano   nel mondo delle due ruote potenziando le competenze e le peculiarità delle realtà produttive e dare nuovo  impulso alla neoimprenditoria  che si connota per una spiccata vocazione alla sostenibilità e all’innovazione.     “Con questo intesa – ha sottolineato il Vice Presidente di Confartigianato Marco Granelli – abbiamo  l’occasione  di  valorizzare  un  settore,  quello  della  produzione  di  biciclette,  in  cui  l’artigianato  è  protagonista con 2.062 imprese e 3.862 addetti artefici della qualità manifatturiera italiana nel mondo  dove lo scorso anno ne abbiamo esportate circa 1.800.000. Oggi più che mai l’utilizzo delle biciclette fa  bene all’economia, alla salute e all’ambiente”.
“Quello delle biciclette – ha evidenziato Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca  Trevigiana ‐è infatti uno dei settori in cui gli imprenditori artigiani sono stati artefici della rinascita e del  rilancio della qualità manifatturiera italiana. Proprio negli anni della crisi gli imprenditori artigiani sono stati  i  promotori  del  ritorno  alla  bicicletta  sofisticata,  realizzando  capolavori  che  esprimono  tradizione,  innovazione, talento, gusto e creatività. Quello delle due ruote è un mercato in evoluzione ed espansione.  Lo è per le caratteristiche delle aziende che le producono, nell’utilizzo che se ne fa, nel valore del prodotto  stesso che non è più solo un oggetto di consumo ma diventa uno stile di vita che a sua volta apre ad altre  esigenze ed opportunità che riguardano sia la bicicletta, che diviene un bene di valore da tutelare, sia le sue  diverse forme di utilizzo”. “L’OGD è un grande risultato per tutto il territorio – ha affermato il presidente Mario Pozza ‐ Riuscire a  creare  un  sistema  strategico  per  il  turismo,  come  indicato  dalla  Regione  Veneto,  forte  delle  nuove  competenze  della  Camera  di  Commercio  di  TrevisoBelluno,  ci  pone  davanti  un  percorso  di  grande  responsabilità, ma che sono certo riuscirà, con Fondazione Marca Treviso, a dar vita a nuove esperienze  d’impresa , come lo sono le reti d’impresa “cycling in the venice garden” , “Golf in Veneto”, “Matrimonio  all’italiana”  e a nuove occasioni di business diffuso. Il Cicloturismo è ormai uno degli asset strategici  dell’offerta turistica della nostra provincia, basti pensare che con oltre 400 km di piste ciclabili, la nostra  provincia registra oltre 200 mila presenze all’anno. Di questi, circa il 30% sono veri e propri cicloturisti,  ospiti che considerano la bici un vero e proprio mezzo di locomozione per vivere la vacanza in una  determinata destinazione. Il loro indotto per l’economia trevigiana è di circa 7 milioni di euro. La restante  parte (quasi 140 mila presenze) sono turisti – ciclisti, il cui apporto all’economia della Marca è di circa 17  milioni di euro. Parliamo dunque di un indotto totale di quasi 24 milioni di euro all’anno.”

 

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