26 Settembre 2019, h. 15:27

STUDI – Più investimenti per lotta al cambiamento climatico: frane nel 7,9% del territorio, rischio alluvioni nel 12,5%

L’analisi dei dati dell’ultima rilevazione di Eurobarometro evidenzia che in Italia poco più della metà dei cittadini italiani intervistati (52%) dichiara di aver intrapreso azioni personali per contribuire alla lotta al cambiamento climatico negli ultimi sei mesi, otto punti inferiore al 60% della media dell’Unione europea, ma con un aumento significativo di 18 punti percentuali rispetto al 2017. Nel dettaglio delle azioni, si osserva una maggiore propensione alla riduzione rifiuti e conferimento per il riciclo con 68% (75% in UE), seguita da riduzione prodotti usa e getta con 44% (62% in UE), acquisto elettrodomestici basato su consumo energetico 39% (48% UE), trasporti alternativi (a piedi, in bici, con mezzi pubblici e car sharing) con 19% (37%in UE), isolamento della casa per ridurre il consumo energetico con 13% (24% in UE) e dal passaggio a fornitore di energia elettrica che offre maggiore quantità di energia da rinnovabili con 10% (12% in UE).

Le conseguenze dei cambiamenti climatici interessano tutte le regioni del mondo, con aumento del livello dei mari, diffusione di precipitazioni e fenomeni meteorologici estremi e l’impatto sull’economia è pesante. Alluvioni, smottamenti, tempeste, ondate di freddo, ondate di caldo, siccità e incendi boschivi determinano costi economici nell’UE tra il 1980 e il 2017 per 425,7 miliardi di euro. Le perdite economiche da disastri legati al maltempo e alle modificazioni del clima cumulate dal 1980 in poi valgono in Italia 1.072 euro per abitante, il 25,8% in più degli 852 euro della media UE.

Effetti per il turismo – Un rapporto del Ocse indica che l’aumento della temperatura di 1 °C porterebbe 109 delle 609 aree stazioni sciistiche sull’arco alpino in Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera a perdere la naturale affidabilità nevosa, data da 30 cm di neve garantiti per 100 giorni all’anno. Con l’innalzamento di 2 °C perderebbero l’affidabilità nevosa altre 96 aree sciistiche.

Gli effetti nel Centro-Sud Italia – Nell’Europa centro-meridionale sono più frequenti ondate di calore, incendi forestali e siccità, mentre l’area del Mediterraneo si sta trasformando in una regione arida, vulnerabile per siccità e incendi boschivi, con effetti pesanti sull’agricoltura e le imprese dell’agroalimentare. Nelle regioni del Centro e Mezzogiorno d’Italia si concentra il 63,1% del nostro sistema agroalimentare, con 873 mila occupati. Nel 2018 il Mezzogiorno esporta 7,1 miliardi di euro di prodotti agroalimentari, che rappresentano il 15,3% dell’export non petrolifero delle regioni meridionali.

Sono indispensabili politiche degli investimenti che prevengano e contrastino gli effetti del cambiamento climatico sul territorio. L’analisi dei dati dell’ultimo rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico evidenzia che l’Italia è uno dei paesi europei maggiormente interessati da fenomeni franosi, con 620.808 frane che interessano un’area di 23.700 kmq, pari al 7,9% del territorio nazionale. I cambiamenti climatici aumentano la probabilità di alluvioni: le aree a pericolosità idraulica medio-alta in Italia risultano pari al 12,5% della superficie del territorio nazionale. Su questo fronte l’Italia presenta una situazione critica, presentando un rapporto tra investimenti pubblici sul PIL tra i più bassi dell’Unione europea. Dall’analisi dell’aggiornamento dei conti nazionali pubblicato dall’Istat martedì scorso si evidenzia che gli investimenti pubblici nell’arco del triennio 2015-2018 sono scesi del 5,4%, con pari ad una minore spesa per 2,2 miliardi di euro. Gli investimenti pubblici sono spiazzati da incrementi di spesa corrente: nel triennio in esame, infatti, si è assistito ad un aumento della spesa corrente che, al netto degli interessi, sale del 4,9%, pari ad un incremento di 34 miliardi di euro. La prossima manovra di bilancio sarà un’occasione per contrastare questa peculiarità negativa del bilancio pubblico italiano, destinando maggiori risorse agli investimenti, da cui potrà derivare una maggiore crescita grazie al più elevato effetto moltiplicatore sul PIL, come messo in evidenza da nostre precedenti analisi.

Una analisi sulla crisi degli investimenti pubblici nel 14° Rapporto ‘Ingegno, valore d’impresa’. Clicca qui per scaricarlo. Alcuni degli highlight del 14° Rapporto e l’infografica.

 

 

Perdita economiche da disastri legati al cambiamento climatico nei Paesi Ue

euro pro capite cumulati 1980-2016 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat di fonte EEA

 

Azioni per contrastare il cambiamento climatico in Italia e Ue

Aprile 2019 – % sul totale, possibili più risposte – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea

 

 

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