2 Ottobre 2019, h. 01:07

AUTORIPARAZIONE – Non chiamatelo rifiuto! A convegno su economia circolare e riciclo pneumatici

Il tema dell’economia circolare e del riciclo degli pneumatici è stato al centro della tavola rotonda svoltasi il 25 settembre dal titolo “Non chiamatelo rifiuto!“, organizzata da AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) che ha visto gli interventi di parlamentari, accademici, tecnici e rappresentanti imprenditoriale e a cui ha partecipato Alessandro Angelone Presidente di Confartigianato Autoriparazione.

Innovazione tecnologica, qualità e durevolezza del prodotto partendo dall’ecodesign, per garantirne recupero, riutilizzo e smaltimento, infrastrutture e potenziamento degli impianti di recupero, meccanismi di premialità per i modelli virtuosi, miglioramento del quadro normativo, approccio di sistema, sono tra i principali driver che dovranno orientare le politiche a favore dell’economia circolare e della sostenibilità. In questo nuovo scenario le imprese potranno giocare un ruolo molto importante e trovare nuove opportunità, come nel campo del riciclo degli pneumatici.
Il Presidente Alessandro Angelone ha sottolineato l’importanza della qualità del prodotto da cui ritiene non si possa prescindere, come punto di partenza ed elemento centrale su cui deve ruotare tutto il sistema dell’economia circolare. Occorre puntare su pneumatici di alta qualità e durevolezza che, altrimenti, sarebbero difficilmente riciclabili e riutilizzabili. L’autoriparazione è un ambito virtuoso, da sempre molto attento alla tutela dell’ambiente, in cui già si ricicla moltissimo (oli,
batterie, etc.). L’aspetto critico sta nel fatto che, purtroppo, esistono sul mercato pneumatici importati con qualità e prezzi differenziati, alcuni dei quali non conformi ai parametri di sicurezza che i costruttori europei sono obbligati a rispettare e ciò incide in maniera rilevante sulla
sicurezza del veicolo e sul confort di guida. Altra criticità, che sfugge al controllo della filiera professionale, sono gli acquisti diretti del cliente sul web che spesso non forniscono garanzie, con ricadute negative per la sicurezza stradale, sul piano dell’evasione fiscale e del contributo
ambientale, etc. Su questi fronti è fondamentale un intervento risolutivo da parte delle Istituzioni e degli Organi di vigilanza preposti, volto a regolamentare il sistema. Un dato positivo riscontrato è che da parte del cliente vi è sempre più attenzione alla qualità del prodotto, privilegiata
rispetto al prezzo. Il Presidente di Confartigianato Autoriparazione si è detto convinto che questa nuova tendenza nei consumi e nelle scelte degli utenti possa aprire sempre maggiori spazi sul mercato alle imprese che operano in qualità e che si possa innescare un meccanismo virtuoso, creando i presupposti favorevoli per poter affrontare le nuove sfide green dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.

 

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