10 Novembre 2020, h. 14:47

STUDI – Nella pandemia +5,8 miliardi euro e-commerce (+31,6%), 6 MPI del food su 10 reagiscono, diversificando i canali di vendita

 

L’analisi dei dati sul commercio al dettaglio pubblicati dall’Istat venerdì scorso conferma il proseguimento della crescita a doppia cifra delle vendite di e-commerce. A settembre 2020 le vendite di commercio elettronico salgono del 24,9% rispetto ad un anno prima. Nei mesi caratterizzati dall’emergenza per il coronavirus, tra marzo e settembre 2020, le vendite cumulate sono salite del 31,6%, equivalente a 5.771 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Una nostra precedente analisi ha evidenziato che vi sono 122 mila le MPI in più che, per reagire alla pandemia, hanno venduto il proprio prodotto in Rete.

La diversificazione dei canali e la vendita a domicilio delle MPI del food – Uno dei comparti maggiormente sotto pressione durante l’emergenza sanitaria, anche in questa seconda fase autunnale, è quello dell’alimentare, settore nel quale le imprese hanno evidenziato una vigorosa reazione alla crisi: sono 197 mila le micro e piccole imprese, pari al 58,5% del settore, che nel corso dell’emergenza sanitaria, hanno diversificato i canali di vendita. Nel dettaglio il 45,4% delle MPI del food ha utilizzato il canale delle vendite a domicilio; la metà di queste imprese (21,2%) ha attivato il canale proprio durante l’emergenza sanitaria di primavera, a fronte del 24,2% che lo utilizzava già prima. La crisi ha creato la consapevolezza dell’utilità della vendita a domicilio ad un ulteriore 11,0% delle MPI del food, che lo adotteranno presto. Per 100 imprese che usavano il canale delle vendite a domicilio prima della crisi da Covid-19, 133 lo hanno adottato nella crisi o lo adotteranno presto: la seconda ondata del coronavirus è senz’altro il momento per introdurre questa innovazione del processo di vendita.

La posta in gioco nella relazione con il mercato delle imprese del food è consistente, a fronte di una spesa media mensile delle famiglie italiane per prodotti alimentari, bevande, ristoranti, bar, fast food e servizi di ristorazione take away che è di 15,3 miliardi di euro.

L’analisi approfondita nell’Elaborazione Flash  ‘Intensificazione del canale digitale nella crisi Covid-19: analisi di alcune evidenze sulle MPI italiane’ predisposta  in collaborazione con Strategie Digitali di Confartigianato Imprese e Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia.

 

 

Trend totale vendite al dettaglio e vendite e-commerce nei primi 9 mesi del 2020

Gennaio-settembre 2020, var. % tendenziale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

Totale vendite al dettaglio e vendite e-commerce 2018-2020

Gennaio 2018-settembre 2020, ultimi 12 mesi cumulati, indice gennaio 2018=100 –  Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Attivazione vendite a domicilio delle MPI in emergenza Covid-19 per comparto

Aprile 2020 – imprese attive con meno di 50 addetti, % sul totale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e aggiornamento survey ‘Effetti del coronavirus sulle MPI’

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