La Struttura Tecnica di Missione, dopo aver pubblicato una decina di giorni fa il primo report “Osservatorio sulle tendenze di mobilità durante l’emergenza sanitaria del Covid-19”, in cui analizza gli effetti dell’emergenza sanitaria sulla mobilità nei primi sette mesi dell’anno, ha adesso pubblicato anche il secondo volume del report, che riporta i dati e le considerazioni per l’intero anno. Il tutto con l’obiettivo di comprendere e quindi anticipare le conseguenze della crisi pandemica sul settore dei trasporti, al fine di monitorare l’evoluzione, le tendenze e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica italiana, ma anche per meglio pianificare, programmare e gestire gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto.
Per quel che riguarda la mobilità stradale, il dato che emerge maggiormente è che per i veicoli pesanti (merci) che nel periodo marzo-aprile avevano subito una contrazione del 40-50%, nella seconda metà dell’anno hanno risentito molto poco dell’aumento dei contagi e delle corrispondenti politiche restrittive della mobilità, e già a luglio avevano recuperato quanto perso. Anche il traffico stradale di veicoli leggeri, che ha subito una significativa riduzione sino all’80% nel periodo marzo-aprile 2020, non ancora appieno recuperata a luglio 2020, nella seconda ondata autunnale di diffusione del Covid-19 ha registrato risultati meno marcati rispetto a quelli del primo lockdown, con riduzioni siano al 40% in ragione anche delle minori e diverse restrizioni della mobilità attuate.
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