28 Ottobre 2022, h. 11:47

MODA – L’Upcycling: riciclo creativo di abiti e accessori. Da fenomeno di nicchia a una strategia economica e innovativa per le sartorie

Il 26 ottobre scorso, i sarti e gli stilisti di Confartigianato Imprese si sono dati appuntamento a Venezia, durante la Venice Fashion Week presso lo storico Palazzo Ca’ Sagredo per un momento di confronto e formazione sul tema della sostenibilità ambientale. L’argomento chiave della giornata è stato quello dell’Upcycling e del valore della produzione a partire dall’ideazione, passando dal ripensare in chiave contemporanea vecchi capi fuori moda, sino al riuso dello scarto.

A portare i saluti della Federazione Moda di Confartigianato Imprese Veneto e del Tavolo Veneto della Moda il Presidente Giuliano Secco. In sala anche una rappresentanza di studenti dell’Istituto scuola superiore statale tecnico della Moda Ruzza di Padova. I delegati nazionali della categoria hanno avuto modo di approcciarsi al concetto più moderno di “rammendo“, ovvero all’upcycling, grazie al confronto della Presidente Beniamina Zecchin con il fondatore di Venezia da vivere e Alto Artigianato Venezia, Lorenzo Cinotti. A partecipare al confronto con un interessante contributo sono stati i designer e sarti specializzati in riuso Demis Marin e Valentina Bonafé, che hanno aperto anche una nuova prospettiva commerciale orientata alla sensibilità delle nuove generazioni e con Giulia Bevilacqua della storica Tessitura.

“Sono molto soddisfatta che il mio gruppo abbia avviato con questo bell’appuntamento, la prima riflessione sul riciclo creativo di abiti e accessori, nato come fenomeno di nicchia, oggi piuttosto una strategia economica e innovativa non solo per i sarti ma per la filiera della moda nel suo complesso. Il riuso arriva nel fashion system a mio parere per restare”, ha commentato la Presidente nazionale e regionale veneta del gruppo Sarti e Stilisti di Confartigianato. Beniamina Zecchin.

Nel corso dell’evento è emerso “l’imprescindibile ruolo della sartoria artigianale e del ruolo identitario che questa professione ha nell’intero dibattito legato alla sostenibilità e all’economia circolare. Un incontro importante che ha ulteriormente posto l’accento sulla natura sostenibile dell’artigianato, sia nel saper fare manuale sia nell’utilizzo dei materiali, che ben si distingue dal fast fashion. L’obiettivo – ha aggiunto la Presidente Zecchin – è quello di trasmettere ai giovani i valori legati alla professione e tornare protagonisti attraverso loro”.

La giornata è poi proseguita con la visita guidata alla Tessitura Bevilacqua, la più antica in attività in Europa e che utilizza i telai originali provenienti dalla Scuola della Seta della Serenissima e risalienti al 1700.

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