7 Novembre 2022, h. 15:56

EDILIZIA – Il Ministro Urso al convegno di Confartigianato sulle nuove sfide del mercato dell’edilizia

ll Ministro per le Imprese e per il Made in Italy Adolfo Urso è intervenuto il 5 novembre al convegnoEdilizia: Mercato, Investimenti, Nuove sfide‘ organizzato a Padova da Confartigianato, ANAEPA e Confartigianato Imprese Veneto.

L’evento, i cui lavori sono stati condotti da Bruno Panieri, direttore Politiche economiche di Confartigianato, ha visto la partecipazione del Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, di Stefano Crestini Presidente ANAEPA – Confartigianato, di Paola Fabbri – Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento del Tesoro, del Presidente Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto e di Giovanni Lovato – Delegato Confartigianato Imprese Veneto e Vicepresidente ANAEPA, di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato.

“Il Consiglio dei ministri di ieri – ha sottolinea il Ministro – ha affrontato da subito il problema principale che abbiamo sul tavolo impegnando ben 32 miliardi di euro (sino al 2023) per far fronte al caro bollette per famiglie e imprese. Ma non solo. Nell’ottica di arrivare a garantire la piena autosufficienza delle nostre filiere produttive, abbiamo stabilito di aumentare le concessioni per produrre più gas dai nostri giacimenti, maggiori estrazioni che verranno dedicate in gran parte, a prezzo calmierato, alle piccole e medie imprese gasivore come ceramica, vetro e tante altre. La nostra bussola sono le imprese ed il cambio di denominazione del ministero va nella direzione di esplicitarlo. Ed infatti abbiamo istituito sia un comitato interministeriale per il made in italy nel mondo, uno in tema di energia per le imprese da me coordinato e il Difensore Civico, che avrà il potere graduale di intervenire per avocare a sé, nel caso di inadempienze, i poteri autorizzativi per avviare una impresa. Per il settore specifico dell’edilizia, vi ringrazio per il dossier sui dati che certificano l’impatto positivo del 110% sull’economia e l’occupazione che mi avete anticipato e questa innovativa mappatura sugli immobili pubblici inutilizzati in Veneto di cui parlerò quanto prima con il Governatore Luca Zaia. Saranno elementi che utilizzeremo in questa fase in cui è in atto una riflessione su come intervenire sul superbonus con un occhio alle disponibilità e uno alla sostenibilità del comparto. La discussione è aperta e non mancheranno momenti di confronto con le Organizzazioni”.
“Non ci occuperemo solo di energia – ha proseguito Urso – ma guardiamo anche alle materie prime sia sotto l’aspetto dell’approvvigionamento che del prezzo. Per la fornitura, il mio ministero avvierà una azione geoeconomica e geopolitica per garantire i flussi dei materiali lavorando dove possibile per una autonomia europea e negli altri casi realizzare catene del valore stabili. Sui prezzi va avviata una riflessione a livello europeo su PNRR a fronte di un tasso di inflazione arrivato a due cifre di cui i lavori programmati dovranno tenere conto.

I numeri parlano chiaro: il superbonus 110% assieme e soprattutto grazie alla possibilità di cedere la detrazione a terzi soggetti rispetto al beneficiario iniziale della detrazione, oltre a perseguire il fine nobile di migliorare esteticamente, strutturalmente e in chiave di efficienza energetica gli edifici privati, ha portato l’edilizia italiana al ruolo di “locomotiva d’Europa” grazie ad un aumento di 16 miliardi di euro di valore aggiunto dal 2019 al 2022. Aumento che ha compensato il calo di quasi 11 miliardi fatto registrare da Francia Germania e Spagna assieme.

Ora però, dopo il susseguirsi di provvedimenti che hanno super burocratizzato il sistema e inserito oneri amministrativi sempre più stringenti, ed alle porte del 2023 che vedrà l’esclusione delle villette e il mantenimento dell’opportunità per un solo anno per i condomini Confartigianato, Confartigianato Imprese Veneto e ANAEPA – Confartigianato con i rispettivi Presidenti Marco Granelli, Roberto Boschetto e Stefano Crestini lanciano l’allarme: “Serve una proroga del 110% per le unità unifamiliari che arrivi almeno a giugno 2023 e una rimodulazione delle percentuali oggi previste per l’incentivo. Fondamentale è però la salvaguardia del meccanismo della cessione del credito, con ulteriori limature in termini di chiarezza interpretativa della norma ove si parla, appunto, di ruoli e responsabilità. Vanno poi sostenute le imprese nella spesa pianificata per ridurre i consumi energetici o, quantomeno, i costi degli stessi. Si pensi che oggi, l’installazione di un impianto fotovoltaico per un’impresa gode solo del credito d’imposta del 6% del costo sostenuto. Che, tra l’altro, non sarà più riconosciuto agli investimenti fatti dall’anno prossimo”.

Ma le organizzazioni vanno oltre e propongono anche scenari nuovi, sostitutivi. In questo senso va la prima mappatura geolocalizzata realizzata da SmartLand per conto di Confartigianato Imprese Veneto realizzata grazie alla Banca dati dei beni immobili pubblici del Ministero dell’Economia che restituisce una lettura del patrimonio pubblico inutilizzato del Veneto che consentirebbe, nel complesso, di generare un beneficio economico per il settore di 1,7 miliardi di euro: 40 milioni dalle demolizioni, 7,5 milioni dalle rinaturalizzazioni, 116 da ricostruzioni; 258 da restauro conservativo, 38 milioni da adeguamento e 256 da efficientamento. Ma gli effetti benefici vedono anche la possibilità di rinaturalizzare 185.000 metri quadrati di suolo, risparmiare 1,23 milioni di kg di CO2, ridurre ulteriormente la CO2 grazie a interventi di efficientamento energetico negli immobili pubblici, con un risparmio a regime di oltre 29 milioni di kg di CO2, risparmiare suolo per nuove costruzioni pari ad una superficie di 607.800 metri quadrati, altro elemento molto positivo considerando che il Veneto è la seconda regione italiana per suolo consumato. Da considerare infine l’occasione per dare una risposta concreta alle nuove domande della società, generando contesti urbani più vivibili, più belli e più sicuri.

In occasione del convegno, ANAEPA Confartigianato ha dato il via all’iniziativa di donare un albero in ogni Comune che ospita gli incontri dell’Organizzazione che riunisce oltre 50mila imprenditori edili italiani. Il 4 novembre, infatti, al termine della Giunta nazionale che si è tenuta a Padova, ha donato al Comune un albero di tulipani, che è stato piantato nell’area verde della Stanga, tra via Masini e via Grassi, alla presenza dell’Assessore al Verde Antonio Bressa.
“Abbiamo deciso di tenere le nostre riunioni, non solo a Roma, ma il più possibile nelle varie regioni d’Italia – spiega Stefano Crestini presidente ANAEPA. Ad ogni incontro, vogliamo lasciare un simbolo della nostra vicinanza, attraverso il gesto simbolico della piantumazione di un albero. Un segno di cura verso l’ambiente che si attua con una azione concreta dove il “verde” diventa infrastruttura alla pari del costruito. Vogliamo interpretare un’edilizia nuova, sempre più attenta al concetto di benessere della vita dei cittadini che con un nuovo albero vuole simbolicamente dare il segno di una attenzione alla riduzione dell’impronta ambientale nell’esercizio dell’attività sindacale. Iniziamo oggi da Padova, che sarà sede della giunta ANAEPA, con l’impegno, a fine mandato, di aver “punteggiato” l’Italia con i “nostri” alberi”.
Nell’occasione, il Presidente Crestini ha consegnato una targa all’Assessore Bressa, con riportata la dicitura “ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Costruttori di futuro sostenibile”. “Ringrazio ANAEPA Confartigianato per questa bella iniziativa che sottolinea l’attenzione per i temi ambientali da parte dell’Associazione – afferma Antonio Bressa-. Si tratta di un progetto che ha una forte valenza simbolica e si inserisce in quelle iniziative di forestazione urbana che hanno l’obiettivo di rendere più vivibili le nostre città. Ci dice anche che l’ambiente, specialmente nelle nostre aree urbane, è un tema che ci riguarda tutti e per il quale ognuno di noi può fare nel suo piccolo qualcosa. Pensiamo se tutti regalassimo alla nostra città un albero, quanto più facilmente potremmo raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati per cambiare i nostri spazi urbani. Questo albero dei tulipani, che abbiamo messo a dimora nell’ area verde di Via Grassi alla Stanga, è quindi un segnale della voglia di cambiamento e della consapevolezza che oramai sono diventati un patrimonio collettivo e ci permettono di guardare al futuro delle nostre città con ottimismo”.

La locomotiva d’Europa
Nel corso del convegno il responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato Enrico Quintavalle ha illustrato il rapporto sul settore dell’edilizia. Nel corso della ripresa post-pandemia l’edilizia in Italia ha assunto il ruolo di locomotiva d’Europa del settore. Nel report confederale emerge che tra il 2019 e il 2022 il recupero del valore aggiunto delle costruzioni in Unione europea è interamente sostenuto dall’aumento di 16 miliardi di euro dell’Italia, a fronte di un calo di 7,7 miliardi nei rimanenti 26 paesi dell’Unione. Nel dettaglio si registra un calo di 10,8 miliardi di euro di Germania, Francia e Spagna messe insieme; tra i restanti 23 paesi, 14 danno un apporto positivo al valore aggiunto con una crescita cumulata di 7,7 miliardi di euro mentre altri 9 paesi segnano un calo, complessivamente pari a 4,6 miliardi di euro.
… Il Veneto alla “guida” della Locomotiva
Il superbonus del 110% ha svolto una rilevante funzione anticiclica, consentendo al comparto delle Costruzioni di ammortizzare i pesanti effetti recessivi sull’intera economia generati dall’azione di contrasto alla pandemia da Covid-19: al 30 settembre 2022 gli interventi finanziati con questa agevolazione fiscale cumulano investimenti ammessi a detrazione per 51,2 miliardi di euro, di cui 5miliardi in Veneto. In particolare, 35,3 miliardi di euro sono gli investimenti ammessi a detrazione per lavori conclusi, di cui 3,7 miliardi in Veneto, con una attivazione rilevante sulla crescita del settore in quanto pesano per il 56,3% del valore aggiunto regionale delle Costruzioni, quasi tre punti superiore alla media nazionale del 53,4%.
In Veneto le Costruzioni generano un valore aggiunto di 7.5miliardi di euro, pari al 5,1% del valore aggiunto regionale e lievemente superiore alla media del 4,9%, e rispetto al 2019 si registra un aumento di 493 milioni di euro.
Lavoro e mismatch tra domanda ed offerta
Tutto ciò si è riflesso anche sull’occupazione. Nel 2021 gli addetti delle imprese artigiane venete sono cresciuti dell’1,8% pari a un saldo di +1.772 (l’artigianato in totale ha fatto +0.1%) e sono arrivati alla soglia dei centomila (95.334 pari al 59% totale addetti edilizia veneta) con un aumento della dimensione media aziendale, segno che il comparto si sta strutturando per le nuove sfide. Altro dato interessante la diminuzione del -24% delle assunzioni di personale con licenza media e l’aumento +15,1% di quelle con diploma.
Resta comunque il problema della difficoltà di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Secondo il sistema Excelsior di Unioncamere – Anpal sono 8.160 nuove entrate previste nel comparto delle nel periodo ottobre – dicembre 2022. Di queste 3.500 solo nel mese di ottobre. Il 73,4% degli «Operai specializzati nell’edilizia e manutenzione di edifici» sono di difficile reperimento (53,1% per mancanza di candidati).

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