8 Novembre 2022, h. 16:08

PULIZIA – Le imprese del settore pulizia si danno appuntamento a Ecomondo per il seminario del TIPS

Le piccole imprese del settore pulizia di Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno aderito all’iniziativa del TIPS, il Tavolo Interassociativo Pulizie e Servizi, in programma il 10 novembre scorso a Rimini, negli spazi fieristici di Ecomondo, il più importante appuntamento italiano dedicato alla transizione ecologica.

“Indietro tutta: il ritorno della re-internalizzazione nelle pulizie e i rischi per la qualità e la sostenibilità del servizio” è il titolo del seminario organizzato dal TIPS, che riunisce tutte le imprese della filiera di settore, per approfondire uno dei principali problemi con cui devono confrontarsi in questo momento artigiani e piccoli imprenditori delle pulizie e servizi.

Negli ultimi anni sono aumentate le amministrazioni che hanno re-internalizzato i servizi di pulizia. Un trend che pone degli interrogativi sulla qualità del servizio reso, sulle garanzie rispetto a quanto l’Europa richiede in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della concorrenza e sulla adeguata qualificazione del personale impiegato.

L’incontro è stato aperto da Vittorio Serafini, Direttore di Fondazione Scuola Nazionale Servizi, insieme all’avvocato Massimiliano Brugnoletti dello Studio B&A. In rappresentanza del TIPS erano presenti Nicola Burlin, Vicepresidente di Fnip Confcommercio; Gianni di Nunno, Vicepresidente Confcooperative Lavoro e Servizi; Andrea Loro Piana, Consiglio Direttivo di Afidamp; Antonio Serra, Vicepresidente Confartigianato Imprese di Pulizie. Ha moderato l’incontro Stefano Finotti, giornalista e dirigente scolastico, che ha portato anche la propria esperienza personale di gestione di diversi istituti scolastici.

L’incremento della reinternalizzazione dei servizi di pulizia e sanificazione nella PA comporta un rischio reale di abbassamento della qualità del servizio stesso, spesso eseguito da personale non preparato adeguatamente e non competente in materia – hanno denunciato i rappresentanti del TIPS – Per le pubbliche amministrazioni si tratta del frutto di errate scelte politiche volte alla razionalizzazione e al controllo del costo, ma in realtà così non è, senza poi considerare l’uso di prodotti e attrezzature non adeguati, che non permettono di essere controllati e verificati. E la mancanza di controllo genera incuria e scorretta gestione con conseguente minor qualità dei servizi al cittadino ed evidenti carenze anche sotto il profilo della sicurezza igienica degli ambienti”.

Le associazioni di categoria del TIPS sottolineano infine il serio pericolo legato ai processi di internalizzazione per la libera concorrenza del mercato a danno delle imprese fornitrici dei servizi di pulizia in subappalto, che non solo perderebbero la commessa ma anche il personale qualificato impiegato negli appalti.

Il servizio di pulizia deve essere inteso nel suo complesso a partire dalla corretta definizione delle diverse fasi di lavoro e delle risorse necessarie attraverso prezzari dedicati.

Le associazioni che compongono il TIPS sono impegnate su tutti i fronti per la tutela del mantenimento della qualità dei servizi offerti, realizzata da personale qualificato, adeguatamente formato. Come sottolineato dai relatori presenti a Ecomondo, le modalità per collaborare con le strutture pubbliche è possibile, ma sono loro che devono affidarsi a operatori qualificati per i servizi di pulizia, partner affidabili e specializzati per gestire il tema dell’igiene in tutte le sedi. E’ quindi importante continuare a fare rete, portando avanti un messaggio forte di qualità e tutela del settore.

 

Il messaggio del TIPS:
[associazioni aderenti: AFIDAMP, Confartigianato Imprese di Pulizia, CNA Imprese di pulizia, Casartigiani Imprese di Pulizie, Confcooperative Lavoro e Servizi, FNIP Confcommercio, Fondazione Scuola Nazionale Servizi, ISSA EMEA, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi]

Negli ultimi anni sono aumentate le amministrazioni che hanno re-internalizzato i servizi di pulizia.

Un trend che pone degli interrogativi sulla qualità del servizio reso, sulle garanzie rispetto a quanto l’Europa richiede in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della concorrenza e sulla adeguata qualificazione del personale impiegato.

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