8 Marzo 2024, h. 09:00

STUDI – Ceramica ad alta vocazione artigiana: 2.993 imprese, di cui il 41,6% a guida femminile. Il report di Confartigianato al 2° congresso internazionale in Puglia

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Il comparto della ceramica che realizza soprattutto ceramica artistica e tradizionale, vasellame, altri articoli di uso domestico e articoli ornamentali di ceramica, a fine 2023 conta 2.993 imprese con una spiccata vocazione artigiana: le 2.216 imprese artigiane sono infatti quasi i tre quarti (74,0%) del comparto, incidenza che è 3,5 volte il 21,3% rilevato per il totale economia.

I dati del comparto sono contenuti nel report ‘Ceramica ad alta vocazione artigiana: alcune evidenze’ presentato stamane al 2° congresso internazionale della ceramica, aperto dall’intervento del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli. Qui il programma e qui per scaricare il report dell’Ufficio Studi.

Nell’intervento di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, sono stati illustrati i dati chiave del settore. Le imprese della ceramica generano un fatturato di 450 milioni di euro, di cui il 62,4% viene esportato (quota superiore di 16,0 punti percentuali rispetto al 46,5% del Manifatturiero), ed un valore aggiunto di 182 milioni di euro. Per quanto riguarda l’occupazione, il comparto della ceramica conta 5.815 addetti, di cui 3.511 sono nell’artigianato rappresentando il 60,4% degli addetti del comparto.

Nel loro complesso,  le micro e piccole imprese (MPI) generano l’82,3% dell’occupazione, il 62,0% del valore aggiunto ed il 55,8% del fatturato del settore.

Nel 2023 nelle professioni legate alla produzione di ceramica le micro e piccole imprese richiedono 860 lavoratori, di cui 540, pari al 62,8% sono di difficile reperimento, quota che supera di 14,7 punti il 48,1% del totale entrate in MPI.

I territori della ceramica italiana – Metà (50,7%) delle imprese totali del comparto si concentrano in quattro regioni: Sicilia con 484 imprese (16,2% del totale), Campania con 433 imprese (14,5%), Toscana con 330 imprese (11,0%) e Veneto con 271 imprese (9,1%). Tra le principali regioni – ognuna con almeno 100 imprese totali – si rileva una incidenza dell’artigianato superiore alla media per Sardegna con l’84,7%, Sicilia con l’82,2%, Puglia con l’81,6%, Umbria con il 78,5% e Veneto con il 76,4%.

Quasi mille imprese (966), circa un terzo (33,3%) del settore, si concentrano in dieci province: Perugia con 245 imprese (8,2% del totale), Catania con 202 imprese (6,7%), Vicenza con 173 imprese (5,8%), Taranto con 78 imprese (2,6%), Palermo con 61 imprese (2,0%), Cagliari con 55 imprese (1,8%), Lecce con 44 imprese (1,5%), Siena con 53 imprese (1,8%), Ravenna con 41 imprese (1,4%) e Torino con 44 imprese (1,5%).

8 marzo: oltre 4 imprese della ceramica su 10 sono guidate da donne – Il comparto ha una elevata presenza di imprese femminili: si tratta di 1.132 imprese attive che rappresentano il 41,6% delle imprese del comparto, quasi il doppio del 22,7% del totale economia e oltre il doppio rispetto al 18,0% del Manifatturiero. Tra le maggiori regioni per imprese del comparto della ceramica, la quota di imprese  femminile nella ceramica è più elevata e superiore alla media in Emilia-Romagna con il 51,0%, Sardegna con il 47,2% e Lombardia con il 45,3%.

Il made in Italy della ceramica – Secondo le ultime evidenze disponibili relative ai 12 mesi terminanti a novembre 2023, le esportazioni del comparto della ceramica ammontano a 318 milioni di euro, di cui 233 milioni in prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali (73,3%) e 85 milioni in altri prodotti in ceramica (26,7%).

L’Italia è il 6° esportatore europeo del comparto della ceramica con una quota dell’8,7% sul totale Ue. In chiave dinamica, nei primi 11 mesi del 2023 le vendite del made in Italy crescono del 2,1%, in controtendenza rispetto al -2,8% della media Ue. In crescita le vendite nei primi tre mercati: Germania a +7,3%, Francia a +3,0% e Stati Uniti a +1,6%.

 

 

Le imprese del comparto della ceramica nelle regioni: dettaglio per carattere artigiano

Fine 2023. Imprese registrate. Codici Ateco 2007: 23.41, 23.49 e 23.4. Totale di 2.993 imprese, di cui 2.216 artigiane, pari al 74,0% – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere

 

Comparto della ceramica: le province specializzate con alcuni comuni punti di riferimento

Fine 2023. Indice basato su totale imprese registrate superiore a 100. Codici Ateco 2007: 23.41, 23.49 e 23.4 – Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere e Istat

 

Quota delle imprese femminili sul totale imprese: ceramica, manifatturiero e totale economia

Fine 2023. %, Ateco 2007. È donna: il titolare di impr. indiv., >50% soci di soc. di pers. o >50% soci e amministratori di soc. di cap. – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Camera di Commercio delle Marche- Infocamere

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