22 Maggio 2019, h. 18:23

STUDIO – Inizia bene il 2019 per le Costruzioni: produzione a +4%, ritmo doppio del +2% dell’Eurozona. L’attività del comparto rimane inferiore di un terzo (-32%) rispetto a dieci anni fa

Il settore delle costruzioni è stato pesantemente penalizzato nel corso dell’ultimo decennio. Il valore aggiunto del settore, in volume, si è ridotto del -28,6%, con una riduzione di 14,8 miliardi di euro.  Tra il 2008 e il 2018 il settore in Italia ha perso 551 mila occupati mentre il resto dell’economia ha registrato un aumento di 438 mila unità. Nell’arco del decennio, con la sola eccezione del 2017, il tasso di variazione annua dell’occupazione si è mantenuto in territorio negativo. Sul fronte dell’occupazione una nostra precedente analisi ha evidenziato l’assoluta necessità di interventi anticiclici di sostegno della domanda, come le detrazioni fiscali per ristrutturazioni ed ecobonus.

Nel primo trimestre 2019 in Italia il volume della produzione nelle Costruzioni è inferiore del 31,8% di quello di dieci anni prima, mentre il divario di produzione si ferma al 7,1% nell’Eurozona.

Tenuto conto del posizionamento del settore nel lungo periodo, il 2019 inizia evidenziando un interessante segnale di ripresa, peraltro in ritardo rispetto al manifatturiero. L’analisi dei dati pubblicati ieri dall’Istat evidenzia che, dopo la leggera flessione (-0,3%) che ha contrassegnato l’ultimo trimestre del 2018, il primo trimestre dell’anno registra un marcato aumento congiunturale.

Nonostante il calo registrato nel mese di marzo, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni si mantiene a livelli elevati nei primi tre mesi dell’anno e sale del 4,0% rispetto al trimestre precedente. Sull’aumento della produzione influisce un maggiore dinamismo della domanda pubblica: dall’analisi dei dati dei pagamenti nel primo trimestre 2019 relativi agli investimenti fissi lordi di Province, Comuni e Città metropolitane proviene un segnale di aumento del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel confronto internazionale l’Italia presenta una performance del comparto edilizia in linea con quello della Germania (+3,9%) e migliore di quella rilevata in Francia (+1,3%) e nel Regno Unito (+1,1%); in controtendenza la Spagna che registra un calo congiunturale della produzione del 2,7%. Il rialzo particolarmente consistente che si rileva in termini tendenziali è in parte da ricondurre alla caduta della produzione riscontrata nel marzo dello scorso anno, su cui hanno influito le condizioni meteo, come si desume dalle mappe dell’indice di siccità meteorologica, che varia da valori maggiori di +2 per condizioni estremamente umide e inferiori a -2.0 per indicare la siccità estrema: vai al confronto tra la mappa di marzo 2019 e quella di marzo 2018.

 

 

Dinamica congiunturale produzione nelle Costruzioni nel primo trimestre 2019

Var. % rispetto a IV trimestre 2018 – dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Produzione nelle Costruzioni in dieci anni in Italia ed Eurozona

I trm. 2009 – I trim. 2019, indice I trim. 2009=100, dati destagionalizzati -Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

Dinamica occupazione nelle Costruzioni e Resto economia in Italia

2009-2018 – Var. % occupati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

Mappe Italia dell’indice di siccità meteorologica

marzo 2019 e marzo 2018 – tre mesi – range: >+2=estremo umido, <-2.0=siccità estrema dati Ispra

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