EDILIZIA - La filiera italiana delle Costruzioni: "Pronti a collaborare per un nuovo Codice degli Appalti"
La filiera delle costruzioni (Ance, Anaepa Confartigianato Edilizia, Assistal, Claai, Cna Costruzioni, Confapi Aniem, Confcooperative Lavoro e Servizi, Fiae Casartigiani, Legacoop Produzione e Servizi, Oice, Ucsi), consapevole della nuova sfida che la attende per la realizzazione dei lavori del Pnrr e non solo, è pronta a dare il proprio contributo per un nuovo Codice degli appalti.
A tal fine, le associazioni di categoria e i professionisti del settore, pur consapevoli della estrema ristrettezza dei tempi a disposizione per la riforma dettati dalle scadenze negoziate con la Ue e ringraziando il Consiglio di Stato per il lavoro svolto e il Governo per la disponibilità al confronto, chiedono di poter essere coinvolte con l’obiettivo di dotare il Paese di uno strumento cruciale per l’avvio dei cantieri e non ripetere gli errori del passato.
Con questo spirito la filiera si propone di fornire massima collaborazione alla riscrittura delle norme, partendo da uno schema normativo ufficiale, completo dei numerosi allegati previsti, al momento ancora mancanti, per arrivare a un testo che possa tener conto del contributo di chi tutti i giorni si confronta in cantiere con le regole. Ciò nell’interesse pubblico a una piena, efficace e veloce realizzazione delle opere.
Lo scopo è quello di arrivare in tempi brevi a un Codice con norme snelle che garantiscano trasparenza, concorrenza e efficienza, per consentire al settore delle costruzioni di continuare a dare il suo contributo per la crescita del pil e dell’occupazione.
TG@ FLASH - La settimana di Confartigianato in tre minuti
Il TG@ Flash di Confartigianato per scoprire in appena tre minuti tutte le notizie della settimana sul nostro Sistema, sull’artigianato e sulla micro e piccola impresa italiana.
In questa edizione [clicca qui]: il Premier Meloni all’Assemblea di Confartigianato: “Saremo gli artigiani dell’Italia”, il confronto a tutto campo sul credito per far ripartire lo sviluppo delle imprese, il meeting Next Generation Leadership del Movimento Giovani Imprenditori e Confartigianato promuove negli Stati Uniti l’eccellenza delle aziende italiane dell’arredo.
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In questa edizione [clicca qui]: Confartigianato a confronto con il Governo sulla manovra economica e il decreto aiuti, firmato l’accordo con Intesa Sanpaolo per 5 miliardi per le piccole imprese, Novara e Parma conquistano l’estero con il progetto Exquisite Italian Taste e dai panificatori appello al Ministro Urso: “Subito interventi contro il caro-energia”.
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GIOVANI IMPRENDITORI - Next Generation Leadership, il meeting formativo di Rimini del Movimento Giovani Imprenditori
Il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato torna ad incontrarsi per il tradizionale appuntamento annuale dedicato alla formazione degli imprenditori associati con il meeting Next Generation Leadership - Leadership e cambiamento nelle organizzazioni: il ruolo del Movimento, in programma il 2 e 3 dicembre 2023 negli spazi dell’Oxygen Lifestyle Hotel di Rimini. I lavori di quest’anno si svilupperanno sul tema della leadership e sulla capacità di gestire i cambiamenti, continuando a valorizzare quel ruolo di soggetto propositivo che è proprio del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato.
La due giorni di formazione sarà affidata a Gabriella Rania della Roberto Re Leadership School, una delle più autorevoli scuole di leadership attive in Italia, e punterà l’attenzione su strumenti e competenze per sviluppare, allenare e valorizzare le abilità e le strategie di guida di sé stessi e del proprio team di lavoro.
“Il tema individuato nasce dalla volontà di valorizzare il ruolo del Movimento Giovani di essere, nello spirito di squadra e di collegialità, soggetti propositivi e capaci di coinvolgere e aggregare. La finalità della formazione sarà infatti proprio quella di imparare strategie adatte alla guida di un team, così da stimolare la partecipazione attiva dei giovani nei territori” ha dichiarato Davide Peli, Presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato.
Clicca qui per il programma definitivo dell'evento.
L'evento è riservato agli imprenditori, per partecipare rivolgersi alla propria sede territoriale.
PULIZIA - Le imprese del settore pulizia si danno appuntamento a Ecomondo per il seminario del TIPS
Le piccole imprese del settore pulizia di Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno aderito all’iniziativa del TIPS, il Tavolo Interassociativo Pulizie e Servizi, in programma il 10 novembre scorso a Rimini, negli spazi fieristici di Ecomondo, il più importante appuntamento italiano dedicato alla transizione ecologica.
“Indietro tutta: il ritorno della re-internalizzazione nelle pulizie e i rischi per la qualità e la sostenibilità del servizio” è il titolo del seminario organizzato dal TIPS, che riunisce tutte le imprese della filiera di settore, per approfondire uno dei principali problemi con cui devono confrontarsi in questo momento artigiani e piccoli imprenditori delle pulizie e servizi.
Negli ultimi anni sono aumentate le amministrazioni che hanno re-internalizzato i servizi di pulizia. Un trend che pone degli interrogativi sulla qualità del servizio reso, sulle garanzie rispetto a quanto l’Europa richiede in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della concorrenza e sulla adeguata qualificazione del personale impiegato.
L’incontro è stato aperto da Vittorio Serafini, Direttore di Fondazione Scuola Nazionale Servizi, insieme all’avvocato Massimiliano Brugnoletti dello Studio B&A. In rappresentanza del TIPS erano presenti Nicola Burlin, Vicepresidente di Fnip Confcommercio; Gianni di Nunno, Vicepresidente Confcooperative Lavoro e Servizi; Andrea Loro Piana, Consiglio Direttivo di Afidamp; Antonio Serra, Vicepresidente Confartigianato Imprese di Pulizie. Ha moderato l’incontro Stefano Finotti, giornalista e dirigente scolastico, che ha portato anche la propria esperienza personale di gestione di diversi istituti scolastici.
"L’incremento della reinternalizzazione dei servizi di pulizia e sanificazione nella PA comporta un rischio reale di abbassamento della qualità del servizio stesso, spesso eseguito da personale non preparato adeguatamente e non competente in materia - hanno denunciato i rappresentanti del TIPS - Per le pubbliche amministrazioni si tratta del frutto di errate scelte politiche volte alla razionalizzazione e al controllo del costo, ma in realtà così non è, senza poi considerare l'uso di prodotti e attrezzature non adeguati, che non permettono di essere controllati e verificati. E la mancanza di controllo genera incuria e scorretta gestione con conseguente minor qualità dei servizi al cittadino ed evidenti carenze anche sotto il profilo della sicurezza igienica degli ambienti".
Le associazioni di categoria del TIPS sottolineano infine il serio pericolo legato ai processi di internalizzazione per la libera concorrenza del mercato a danno delle imprese fornitrici dei servizi di pulizia in subappalto, che non solo perderebbero la commessa ma anche il personale qualificato impiegato negli appalti.
Il servizio di pulizia deve essere inteso nel suo complesso a partire dalla corretta definizione delle diverse fasi di lavoro e delle risorse necessarie attraverso prezzari dedicati.
Le associazioni che compongono il TIPS sono impegnate su tutti i fronti per la tutela del mantenimento della qualità dei servizi offerti, realizzata da personale qualificato, adeguatamente formato. Come sottolineato dai relatori presenti a Ecomondo, le modalità per collaborare con le strutture pubbliche è possibile, ma sono loro che devono affidarsi a operatori qualificati per i servizi di pulizia, partner affidabili e specializzati per gestire il tema dell’igiene in tutte le sedi. E’ quindi importante continuare a fare rete, portando avanti un messaggio forte di qualità e tutela del settore.
Il messaggio del TIPS:
[associazioni aderenti: AFIDAMP, Confartigianato Imprese di Pulizia, CNA Imprese di pulizia, Casartigiani Imprese di Pulizie, Confcooperative Lavoro e Servizi, FNIP Confcommercio, Fondazione Scuola Nazionale Servizi, ISSA EMEA, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi]
Negli ultimi anni sono aumentate le amministrazioni che hanno re-internalizzato i servizi di pulizia.
Un trend che pone degli interrogativi sulla qualità del servizio reso, sulle garanzie rispetto a quanto l’Europa richiede in termini di sostenibilità ambientale e di tutela della concorrenza e sulla adeguata qualificazione del personale impiegato.
PULIZIA - Firmato l’accordo per il rinnovo del ccnl del settore pulizia con gli adeguamenti dei minimi salariali
Il 27 ottobre, Confartigianato Imprese di Pulizia, le altre sigle dell’artigianato e i sindacati dei lavoratori hanno firmato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore pulizia, che riguarda più di 21mila imprese artigiane e quasi 71mila addetti. L'intesa è arrivata dopo una lunga trattativa tra le parti e un periodo di vacanza contrattuale durato quasi sei anni, dal lontano 31 dicembre 2016.
Il Presidente di categoria, Alvaro Giovannini, ha espresso “soddisfazione per una firma importante, che sottolinea il valore delle imprese del settore dell’artigianato e dei loro collaboratori. Credo che siano valorizzate le competenze e le specificità del nostro settore e, al di là dell’aspetto economico che pure è importante, credo sia positivo che il contratto sia stato aggiornato ponendo la doverosa attenzione agli aspetti sociali. Ci tengo a sottolineare, ad esempio, che è stato introdotto un prolungamento di ulteriori tre mesi della durata del congedo previsto per le donne vittime di violenza di genere e disciplinato, in coerenza con la legge, il contrasto alle violenze e molestie nei luoghi di lavoro. Penso sia importante che le parti, insieme, abbiano anche concordato di promuovere congiuntamente iniziative per prevenire e contrastare condotte offensive per la dignità delle persone”, ha poi aggiunto il Presidente Giovannini.
Nel dettaglio, il contratto prevede un adeguamento dei minimi salariali di 120 euro lordi a regime per i lavoratori inquadrati al 5° livello, da pagare in quattro tranche. L’accordo prevede anche un elemento distinto e aggiuntivo della retribuzione pari a 15 euro per 26 mesi consecutivi a partire dal 1° novembre 2022. Il nuovo accordo ha validità fino al 31 dicembre 2024 e segue le indicazioni dell’accordo sulla bilateralità firmato il 17 dicembre 2021 dai rappresentanti delle imprese, tra cui Confartigianato, e i sindacati dei lavoratori.