DigiSoc - NEWSLETTER MAGGIO - L'Accordo Quadro Europeo sulla Digitalizzazione
Il primo numero della newsletter del progetto Europeo DigiSoc (Digital Social Partners), di cui Confartigianato Imprese è partner, è dedicato all'approfondimento dell'Accordo Quadro Europeo sulla Digitalizzazione. L'intesa, firmata il 22 giugno 2020 tra le principali associazioni europee di datori di lavoro e lavoratori, mira a stabilire un quadro comune per affrontare le sfide della digitalizzazione nei luoghi di lavoro dell'Unione Europea. Attraverso un processo di collaborazione tra le parti sociali, l'accordo cerca di equilibrare la protezione dei lavoratori con l'aumento della produttività, anticipando le necessarie competenze e adattamenti nei mercati del lavoro, nell'istruzione e nei sistemi di protezione sociale. Le fasi di implementazione prevedono esplorazione, mappatura, valutazione e definizione di strategie di trasformazione digitale, culminando in un monitoraggio congiunto per ottimizzare continuamente le pratiche e valutare l'efficacia delle azioni intraprese.
Il contributo di Confartigianato Imprese al dibattito si è concretizzato con l'organizzazione di un seminario tenutosi il 12 aprile a Roma, focalizzato sull'impatto della digitalizzazione nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Durante l'evento, sono stati analizzati gli effetti attuali e le prospettive future della digitalizzazione sulle PMI, integrando questi temi con la somministrazione di un questionario sull'implementazione dell'Accordo Quadro Europeo sulla Digitalizzazione. I risultati del seminario e del questionario contribuiranno al report finale del Progetto DigiSoc, fornendo dati preziosi sulla percezione e l'attuazione dell'accordo in Italia, e delineando le specifiche esigenze e risposte del settore artigianale e delle piccole imprese alla transizione digitale.
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STUDI – Incertezze e resilienza delle imprese italiane nel 29° report di Confartigianato
Una eccessiva debolezza delle politiche economiche e un ritardo nella ripresa del commercio internazionale, causato dalle turbolenze geopolitiche in atto, azionerebbero il freno a mano all’economia italiana, locomotiva europea nella ripresa post pandemia. Negli ultimi quattro anni, infatti, l’Italia ha cumulato la maggiore crescita del PIL tra le maggiori economie europee, dopo che nei precedenti vent’anni era sempre stata all’ultimo posto per tasso di crescita.
A fronte di un elevato deficit statale, si delinea una probabile l’apertura di una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell'Italia e della Francia. Se la governance fiscale diventa più restrittiva, è più che mai necessario un rapido cambio di direzione della politica monetaria.
Il contesto di forte incertezza in cui operano le imprese italiane e i segnali della congiuntura alle porte dell’estate del 2024 sono esaminati nel 29° report di Confartigianato su trend economia, congiuntura e MPI, ‘‘Incertezze della congiuntura e delle politiche economiche: i rischi per l’economia italiana’ presentato oggi, 6 maggio 2024, in un webinar aperto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato e concluso dall’intervento di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche. Qui per scaricare il 29° report.
I contenuti del 29° report – Nella presentazione di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi sono state esaminate le più recenti tendenze della congiuntura e del quadro macroeconomico nazionale e internazionale, l’andamento della domanda estera e della produzione della manifattura, le ricadute della stretta monetaria sul sistema della imprese, con una frenata degli investimenti. Il report analizza la dinamica del mercato del lavoro e le prospettive della politica fiscale alla luce dell’applicazione delle nuove regole del Patto di stabilità e crescita. A seguire le tendenze dei principali indicatori congiunturali.
L’analisi territoriale, presentata da Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, propone le tendenze del made in Italy, con un focus su Germania e Cina, il dinamismo del mercato del lavoro e della demografia d’impresa, le tendenze del credito e degli investimenti in digitale e green delle imprese.
Il lavoro si conclude con l’elenco aggiornato con link delle News Studi sul portale confederale, le pubblicazioni dell’Ufficio Studi in area ‘Studi e ricerche’ e gli articoli su QE-Quotidiano Energia.
I dati chiave della congiuntura (variazioni % tendenziali)
Indicatori in area critica
-3,3% Transazioni immobiliari residenziali (IV trimestre 2023)
-3,0% Entrate di lavoratori (trimestre aprile-giugno 2024)
-2,9% Produzione manifatturiera (I bimestre 2024)
47,8% Quota di lavoratori in entrata difficili da reperire (aprile 2024)
Indicatori in area stazionaria
+0,6% PIL (IV trimestre 2023)
+0,1% Investimenti macchinari esclusi mezzi trasporto (IV trimestre 2023)
-0,2% Export in volume (I bimestre 2024)
-0,9% Vendite al dettaglio in volume (I bimestre 2024)
Indicatori in area positiva
+9,4% Produzione costruzioni (I bimestre 2024)
+5,9% Investimenti costruzioni (IV trimestre 2023)
+3,4% Presenze turistiche (I bimestre 2024)
+2,4% Fatturato dei servizi (IV trimestre 2023)
+1,8% Occupati (marzo 2024)
Fonte: Confartigianato, 29° report su trend economia, congiuntura e MPI, ‘‘Incertezze della congiuntura e delle politiche economiche: i rischi per l’economia italiana’ - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Agenzia delle Entrate e Unioncamere – ANPAL
STUDI - Crescita, Italia da lumaca a gazzella: PIL 2019-2023 PIL +3,5% vs +1,5% di Francia e +0,7% di Germania
L’economia italiana è cresciuta nel primo trimestre del 2024 dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2023 in termini di valori reali del PIL corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato. Si tratta della terza variazione positiva, dopo la flessione registrata nel secondo trimestre 2023. La stima preliminare dell’Istat su base trimestrale riflette un aumento del valore aggiunto diffuso tra i settori, mentre dal lato della domanda, la componente nazionale è in diminuzione a fronte di un aumento della componente estera netta.
La crescita congiunturale nel primo trimestre del 2024 dell’economia italiana è in linea con lo 0,3% dell’Eurozona e dell’UE, mentre su base annua la dinamica del PIL italiano supera il +0,4% nell'area euro e il +0,5% nell’UE.
Le dinamiche macroeconomiche saranno esaminate nel webinar che si terrà il lunedì prossimo 6 maggio 2024, dalle ore 12.00 alle 13.15, aperto Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato e dedicato alla presentazione del 29° report dell’Ufficio Studi ‘Incertezze della congiuntura e delle politiche economiche: i rischi per l’economia italiana’.
I fattori di rischio al ribasso per la crescita - Le turbolenze geopolitiche in atto potrebbero prolungare la debolezza del commercio mondiale e influenzare la volatilità dei mercati delle materie prime. Un freno agli investimenti potrebbe arrivare da un eccessivo prolungamento della restrizione monetaria, un più marcato rallentamento dell'attività del comparto edilizio e ulteriori ritardi dell’attuazione degli interventi del PNRR. Inoltre, la politica fiscale diventa restrittiva. Mentre l'ultima manovra di bilancio ha determinano un incremento del deficit del 2024 per 0,7 punti di PIL, dopo la probabile apertura di una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia e l’applicazione delle nuove regole del Patto di stabilità e crescita, con la prossima legge di bilancio vi potrà essere una riduzione del saldo primario di bilancio di almeno mezzo punto di PIL. Sulle dimensioni della correzione il parere della Commissione europea sul documento programmatico di bilancio dell'Italia indica progressi limitati rispetto alle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023, mentre l'Ufficio parlamentare di bilancio delinea gli scenari di finanza pubblica nel contesto del nuovo quadro di regole della UE.
I riflessi di una eccessiva debolezza delle politiche economiche sono esaminati in un recente articolo dell’Ufficio Studi pubblicato su IlSussidiario.net.
Italia da lumaca a gazzella – Una eccessiva intonazione restrittiva della politica monetaria e di quella fiscale, associata ad un ritardo nella ripresa del commercio internazionale, azionerebbero il freno a mano all’economia italiana, quella che in Europa ha meglio performato nella ripresa post pandemia. Tra la Grande crisi e la pandemia (2007-2019) l'economia italiana - ha registrato una decrescita del 3,7% a fronte della crescita a doppia cifra (+10,1%) dell'Eurozona e risultando la “lumaca d’Europa”, collocandosi all’ultimo posto tra le maggiori economie europee per tasso di crescita. Nella ripresa post- pandemia la “lumaca” diventa “gazzella”: tra il 2019 e il 2023 l’Italia cumula una crescita del PIL del 3,5%, facendo meglio di Eurozona (+3,3%), Spagna (+2,5%), Francia (+1,5%) e Germania (+0,7%).
Dinamica cumulata del PIL a prezzi costanti nei maggiori paesi UEM
Var. % cumulata nel periodo, media Eurozona - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
IoreSME – NEWSLETTER 5 – Obiettivi sociali e ambientali dell'UE: focus su occupazione,formazione e regolamentazione del carbonio
La newsletter di aprile del progetto europeo IORESme, partecipato da Confartigianato Imprese, approfondisce il tema del "Pilastro Europeo dei Diritti Sociali" (EPSR), una iniziativa della Commissione Europea volta a potenziare la dimensione sociale dell'UE. Questo pilastro mira a incrementare l'occupazione fra gli adulti, con l'obiettivo di raggiungere una quota di occupati pari al 78% nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni entro il 2030. Le azioni mirano a colmare il divario occupazionale tra i generi e migliorare l'equilibrio tra vita lavorativa e privata, ampliando l'offerta di istruzione e assistenza alla prima infanzia, per sostenere la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.
Inoltre, l'EPSR stabilisce l'importanza della formazione continua, prevedendo che almeno il 60% degli adulti partecipi a programmi formativi ogni anno. Questo dovrebbe rafforzare le competenze essenziali e le soft skills già dai primi anni di scuola, facilitando così una necessaria riqualificazione professionale in età adulta. Un altro obiettivo chiave è la riduzione della povertà, con il proposito di diminuire il numero di persone a rischio di almeno 15 milioni, prestando particolare attenzione ai bambini per interrompere il ciclo della povertà intergenerazionale.
Accanto a questi temi, la newsletter affronta anche il Meccanismo di Aggiustamento Carbonio alle Frontiere (CBAM), che rappresenta un tentativo dell'UE di regolamentare le emissioni di carbonio dei prodotti ad alta intensità di carbonio importati da paesi terzi, promuovendo così pratiche produttive più pulite e un prezzo equo delle emissioni di carbonio. Questo meccanismo, iniziato nella sua fase transitoria nell'ottobre 2023, richiederà agli importatori di acquistare certificati di carbonio dal 2026, in linea con i prezzi del carbonio dell'UE, e punta a ridurre le emissioni di carbonio globali.
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STUDI – 1 milione di occupati in più in due anni. Evoluzione e rischi per l’economia italiana nel webinar del 6 maggio
Nell’ultimo biennio, caratterizzato dalle incertezze della guerra in Ucraina, dal crescente rischio geopolitico, dalla debolezza del commercio internazionale e da una stretta monetaria di intensità senza precedenti nella storia dell'Euro, la domanda di lavoro delle imprese ha generato un sostenuto aumento dell'occupazione. L'analisi dei dati annuali, recentemente pubblicati da Istat ed Eurostat, evidenzia che tra il 2021 e il 2023 gli occupati in Italia sono saliti di 1 milione e 26mila unità (+4,5%). La crescita biennale di oltre un milione di occupati non ha precedenti nella serie storica che inizia dal 1977: la variazione passata più ampia fu quella di 689mila occupati, registrata tra il 1999 e il 2001.
La crescita dell’occupazione è trainata dall’aumento di 838mila dipendenti permanenti (+5,7%) – di cui 801 mila a tempo pieno - a fronte di un aumento di 74mila dipendenti temporanei (+2,5%) e di 114mila indipendenti (+2,3%). Si registra un maggiore dinamismo dell’occupazione femminile (+5,0%) rispetto a quella maschile (+4,2%), come ha evidenziato il report ‘Imprese e lavoro delle donne nell’era dell’incertezza – Tra presente e futuro al femminile’ presentato la scorsa settimana alla Convention del Movimento Donne Impresa Confartigianato.
Sicilia, Puglia e Veneto, locomotive europee - In una classifica ibrida tra le maggiori regioni italiane (con almeno 1 milione di occupati) e i più grandi paesi dell’Ue (con almeno 5 milioni di occupati), le performance occupazionali nell’ultimo biennio della Sicilia con +7,6%, della Puglia con +7,1% e del Veneto con +7,0%, sono migliori di quella della Spagna (+6,2%), mentre la Campania con +5,8% registra una performance migliore di quella dei Paesi Bassi (+5,4%). L’intero Mezzogiorno con +5,7% fa meglio della Germania (+4,2%), mentre la Lombardia con +3,9% fa meglio della Francia (+3,1%). Tra le maggiori province – con oltre 200mila occupati - l’occupazione nel biennio in esame sale a doppia cifra a Catania (+15,1%) e Padova (+13,7%), mentre si registra una dinamica superiore alla media Napoli e Lecce (+9,4%), Bari (+8,4%), Venezia (+7,8%), Verona e Genova (+7,6%), Como (+5,9%), Monza e della Brianza (+5,7%), Roma (+5,5%), Palermo (+5,2%), Varese (+4,9%), Pavia (+4,8%) e Vicenza (+4,6%). In generale, come evidenzia una nostra recente analisi, si osserva una maggiore crescita dell’occupazione nei territori con una più alta presenza dell’artigianato.
Evoluzione e rischi dell’economia italiana nel webinar del 6 maggio - L’evoluzione del mercato del lavoro, insieme alle tendenze della congiuntura, del quadro macroeconomico e delle politiche economiche, saranno al centro del webinar organizzato dall’Ufficio Studi in collaborazione con la Direzione Politiche economiche che si terrà il lunedì prossimo 6 maggio 2024, dalle ore 12.00 alle 13.15 per la presentazione del 29° report su trend economia, congiuntura e MPI, ‘Incertezze della congiuntura e delle politiche economiche: i rischi per l’economia italiana’.
Programma webinar lunedì 6 maggio 2024, ore 12.00-13.15
Introduzione di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale
La congiuntura per le imprese e i rischi di frenata della locomotiva Italia, di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi
Le evidenze territoriali, di Licia Redolfi, Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia
Conclusioni di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche
Dinamica occupazione 2021-2023 in top paesi Ue e regioni italiane
2023, variazione % rispetto 2021. 15 anni ed oltre - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat e Istat