Confartigianato lancia il tesseramento 2024: l'Intelligenza Artigiana per un futuro sostenibile del made in Italy

Confartigianato Imprese lancia la campagna di tesseramento per l'anno 2024.

In un'era dominata dall'intelligenza artificiale, dove macchine e algoritmi sembrano prendere il sopravvento sulla sapienza umana, Confartigianato Imprese sceglie di celebrare l'intelligenza artigiana. Non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire.

L'intelligenza artigiana è l'antidoto alla standardizzazione: è la capacità di toccare con mano la materia e trasformarla in un oggetto che ha un’anima, una storia, un'identità. L’intelligenza artificiale può analizzare dati e produrre risultati con una velocità impensabile, ma è l'intelligenza artigiana che immette nei prodotti e nei servizi quei valori di autenticità e di eccellenza che sono il cuore del made in Italy.

La missione di Confartigianato è quella di promuovere e sostenere quest'intelligenza, affinché possa essere il punto di partenza per costruire un futuro economico e sociale sostenibile, che non perda mai di vista la dimensione umana.

Nel claim e nel payoff della campagna di tesseramento sono riassunte l'essenza del made in Italy e della visione di Confartigianato Imprese:

 
L’intelligenza artigiana costruisce il futuro sostenibile del made in Italy.
Confartigianato promuove ed esalta l’intelligenza artigiana per costruire un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e a dimensione umana, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese italiane.
Sapremo vincere le sfide del futuro con la forza del valore artigiano, capace di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori.
 


STUDI - Nel 2023 +3,3% artigianato digitale, top performance del decennio. Maggiore dinamismo in  Veneto, Lazio e Sardegna. Granelli: "Facilitare accesso PMI a misure per Transizioni Digitali e Green"

Il crescente flusso degli investimenti delle imprese ha sostenuto l’intensificazione dei processi di digitalizzazione, generando una domanda di servizi che ha stimolato l’offerta nei settori dei servizi digitali, uno stimolo che ha interessato le imprese artigiane, creando valore aggiunto e alimentando la crescita del PIL.

“L’innovazione tecnologica – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli - serve ad esaltare il patrimonio di eccellenza e di competenze delle nostre aziende. Artigiani e piccoli imprenditori sono capaci di coniugare le tecnologie digitali con la creatività e il ‘saper fare’, la tradizione, il gusto, il fatto su misura, vale a dire le caratteristiche che da sempre fanno grandi nel mondo i prodotti delle imprese italiane a valore artigiano. Proprio per questo è necessario sostenere questa loro propensione con il pieno coinvolgimento e la facile accessibilità alle misure alle misure previste per realizzare le transizioni digitali e green”.

Dal 2014 in poi la propensione ad investire delle imprese ha registrato una progressiva crescita, frenata dalla pandemia, ma seguita da una pronta ripesa. Nel 2023 (ultimi dodici mesi a giugno) il rapporto tra investimenti delle imprese e valore aggiunto è del 22,8% ed è salito di 1,1 punti rispetto a cinque anni prima.

Nel 2022 il 67,1% delle micro e piccole imprese ha investito in almeno uno dei tre ambiti della transizione digitale: tecnologie digitali, modello organizzativo aziendale e sviluppo di nuovi modelli di business.

Nell'arco di un quinquennio (2018-2023) il valore aggiunto dell'economia digitale - settore J relativo ai Servizi di informazione e comunicazione -  è salito del 16,5% a fronte del 4,4% del totale servizi e al +3,9% del totale economia. Insieme alle costruzioni,  le attività nei servizi digitali e ICT hanno sostenuto la ripresa post pandemia.

A fronte della crescita della qualità e offerta di servizi per famiglie e imprese è salito anche il numero di imprese che offrono servizi digitali, con un marcato dinamismo anche nell’artigianato.

Negli ultimi cinque anni (terzo trimestre 2018-terzo trimestre 2023) le imprese artigiane dei Servizi di informazione e comunicazione sono salite del 14,1%, in controtendenza rispetto al calo delle imprese artigiane totali (-3,2%).

Nel 2023 la crescita annua delle imprese artigiane digitali è del 3,3% e risulta la migliore performance degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%).

Tra le maggiori regioni - con almeno 500 imprese artigiane digitali – si osserva un più marcato dinamismo dell’artigianato digitale in Veneto con un crescita annua del +6,6%, seguito dal Lazio con 5,9%, Sardegna con 5,7%, Piemonte con 4,0%, Emilia-Romagna con 3,4% e Lombardia con 3,3%. Tra le altre regioni spunti di crescita più marcati Umbria, Molise, Valle d'Aosta e Campania.

Tra le maggiori province – con almeno 200 unità nel settore in esame – il tasso di crescita superiore alla media si registra a Padova con +11,8%, seguito da Vicenza con 9,7%, Cagliari con +6,8%, Cuneo con +6,2%, Treviso con +5,0%, Roma con +4,9%, Como con +4,8%, Sassari con +4,6%, Torino con +4,5%, Milano con +4,3%, Bergamo con +4,2%, Firenze con +3,9%, Verona con +3,5%, Monza e Brianza e Bologna con +3,3%.

 
Dinamica annuale delle imprese artigiane digitale
2010-2023, var. % tendenziale al terzo trimestre, imprese attive sezione J Ateco 2007 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati CCIAA Marche-InfoCamere

 

Dinamica delle imprese artigiane dei servizi digitali nel 2023 per regione
Settembre 2023, var. % tendenziale imprese attive sezione J Ateco 2007, primo gruppo: almeno 500 unità - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati CCIAA Marche-InfoCamere

 


BENESSERE - Salpata da Genova 'La Nave della Bellezza', primo talent show in collaborazione con Confartigianato

Il 22 ottobre 2023 “La Nave della Bellezza” è partita da Genova con il suo prezioso carico di entusiasmo, di estro creativo, di voglia di innovare l’immagine dell’artigiano della bellezza.

E Confartigianato Benessere, come annunciato, è salita a bordo.

Si, c'eravamo! Con i professionisti della bellezza che hanno scelto di cogliere questa opportunità, questa formula innovativa ideata da The Lookmaker Institute e Quadrio TV sulla quale Confartigianato ha puntato per aprire nuovi orizzonti ai più audaci, a coloro che hanno voglia di aprirsi a un futuro diverso, di mettersi in gioco per affermare la loro professionalità, c’eravamo! Ed occupavamo un posto d’onore, con la Presidente nazionale Tiziana Chiorboli sulla poltrona del Giudice Speciale, di colei che poteva CONFERMARE O RIBALTARE il giudizio, impegnata con occhio attento a valutare il total look delle modelle, sapientemente creato dai partecipanti che si sono prodigati fino all'ultimo minuto per perfezionare il risultato, per aggiungere quel tocco che poteva valere la vittoria.

E mentre la MSC Grandiosa solcava il Mediterraneo e toccava Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca (tappa che ha sostituito quella prevista a Tunisi, cancellata per motivi di sicurezza), Palermo e Napoli, a bordo si lavorava instancabilmente. Il presentatore esperto di bon ton Nicola Santini, l'autore Aldo Dalla Vecchia e la troupe di Quadrio TV, con noi nello studio di registrazione allestito ad hoc, seguivano l’attività dei protagonisti e ne registravano le scelte, i movimenti, le espressioni, le emozioni, per comporre il mosaico da offrire ai telespettatori della “Nave della Bellezza”, il primo talent show in collaborazione con Confartigianato.

Ha così preso corpo l’intento di fornire alle imprese una ribalta nazionale capace di raggiungere il grande pubblico comunicando il valore dell’artigianalità e della creatività proprie di questi settori e di costruire, attraverso il piccolo schermo, un modello di riferimento ed una nuova immagine di un settore mai abbastanza valorizzato.
Come si svolgono le sfide
Durante ogni puntata, i tre look-makers hanno avuto a loro disposizione modelle “nature”, ragazze acqua, sapone e jeans, che si sono affidate alle loro mani per essere trasformate, attraverso una lenta metamorfosi, fino al raggiungimento del look adatto all’occasione scelta dalla giuria a inizio puntata.

Il “tema guida” di ogni puntata è stato comunicato ai concorrenti solo immediatamente prima della registrazione e su quello, in trenta minuti, si è giocato un carosello di trucco, parrucco, scelta abito ed accessori per interpretare il total-look completo più aderente alla propria vision, al proprio stile ed abilità.

Non sono mancati momenti di intensa emozione non soltanto da parte dei vincitori ma di tutti coloro che hanno vissuto un’esperienza del tutto nuova, che ha concesso loro di confrontarsi e di crescere contribuendo - da una parte - all’affermazione di una nuova immagine per gli operatori della bellezza nei confronti della clientela e – dall’altra – all’aumento dell’appeal nei confronti dell’attività agli occhi dei giovani.
La visione di Confartigianato Benessere
Tutto questo, perfettamente in linea con l’obiettivo di Confartigianato Benessere impegnata, come ha avuto modo di sottolineare la Presidente Chiorboli ai microfoni della produzione, ad abbattere i pregiudizi che giovani e meno giovani hanno nei confronti di questa professione, di un settore che può invece aprire le porte in termini di professionalità, redditività e prestigio. Non è mancato, poi, il monito della Presidente rivolto telespettatori che seguiranno la trasmissione ad avere cura e rispetto di sé,  a frequentare saloni e centri che operano nel rispetto delle regole, per non mettere a rischio il proprio benessere affidandosi alle mani sbagliate.

Tutto, quindi, si è svolto secondo i migliori auspici e tutto fa presagire che questa avventura non resti isolata ma possa continuare ad offrire le stesse opportunità alle nostre imprese che vorranno approfittarne.

Per ora restiamo in attesa dello “sbarco” della prima serie sulla piattaforma gratuita Mediaset Infinity intorno alla metà di dicembre.

Restiamo connessi, un ringraziamento a tutti coloro che hanno condiviso con noi questa esperienza e un “a presto” a tutti gli altri!

 


EVENTI - Confartigianato protagonista della sostenibilità guida le Mpi nella transizione green

Confartigianato si conferma protagonista della sostenibilità e guida degli artigiani e delle piccole imprese nelle transizioni green ed energetica. Lo dimostra il successo della Settimana per l’energia e la sostenibilità che, dal 23 ottobre, ha visto il Sistema Associativo mobilitato in tutta ItaliaLeggere di più


STUDI – Nelle MPI mancano 687mila esperti green. Granelli: "Carenza manodopera ostacola sviluppo sostenibile"

Nell’estate si consolida la crescita del  mercato del lavoro, che registra un prolungato ciclo espansivo, ma la carenza di competenze frena la transizione green.

Ad agosto 2023 gli occupati sono 523 mila in più (+2,3%) rispetto un anno prima, dinamica spinta dall’ aumento di 550 mila dipendenti permanenti (+3,7%) e di 48 mila indipendenti (+1,0%), mentre scendono di 74 mila unità i dipendenti a termine (-2,4%).

La robusta ripresa del mercato del lavoro ha contribuito a  ridurre lo storico e ampio ritardo del tasso di occupazione italiano. Nel secondo trimestre del 2023 l’Italia è la prima economia del G7 per crescita del tasso di occupazione (+1,1 punti nell’ultimo anno) facendo meglio degli Stati Uniti (+0,7 punti), Germania (+0,6 punti), Francia e Giappone (+0,4 punti), Regno Unito e Canada (+0,2 punti).

Un segnale di rallentamento arriva dalle previsioni di assunzione delle imprese monitorate da Unioncamere-Anpal che per il trimestre ottobre-dicembre 2023 indicano una flessione dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Ad una elevata domanda di lavoro si contrappone un difficile reperimento di manodopera con elevati skills su energia e ambiente. L‘ostacolo alla transizione green data dalla carenza di competenze è stato esaminato nel report dell’Ufficio Studi ‘Key data su energia e sostenibilità delle MPI’ presentato lunedì scorso nel corso di un webinar - qui per rivedere la presentazione – all’interno della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità di Confartigianato. Nel sito ‘Studi e ricerche’ sono online l’Elaborazione Flash e le slides della presentazione.

Secondo una recente rilevazione di Eurobarometro il 38,9% delle piccole e medie imprese nell’Unione europea a 27 indica che la carenza di competenze impedisce all'impresa di essere più sostenibile per l'ambiente, con un accentuazione per Francia (44,9%) e Italia (42,9%) rispetto a Germania (39,4%) e Spagna (34,8%).

Nel 2022 per 1.472.790 delle entrate previste dalle micro e piccole imprese sono richieste competenze green con un elevato grado di importanza (medio-alto e alto), pari al 44,7% dei 3,3 milioni di entrate totali, e di cui 686.550, pari al 46,6%, sono di difficile reperimento. La domanda di personale con elevata attitudine al risparmio energetico e tutela ambientale è in forte crescita, segnando un aumento del 20,5% rispetto al 2021.

“La carenza di manodopera qualificata – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli - è un ostacolo alla propensione green delle piccole imprese. Il lavoro c’è, mancano i lavoratori. Questo è il grande paradosso che compromette anche le prospettive di sviluppo sostenibile. C’è molto da cambiare e da migliorare nel rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, a cominciare dalla formazione e qualificazione del personale con una riforma del sistema di orientamento scolastico che rilanci gli Istituti Professionali e gli Istituti Tecnici, investa sulle competenze a cominciare da quelle digitali e green e punti sull’alternanza scuola lavoro e sull’apprendistato duale e professionalizzante. Bisogna insegnare ai giovani che nell’impresa ci sono opportunità, adeguatamente retribuite, per realizzare il proprio talento, le proprie ambizioni, per costruirsi il futuro”.

La difficoltà di reperimento di personale con un marcato orientamento al risparmio energetico e al minore impatto ambientale - aumentata di 7,4 punti in un anno - in chiave regionale risulta più elevata in Trentino Alto Adige con 56,3% seguito da Friuli Venezia Giulia con 53,8%, Veneto con 52,9%, Umbria con 52,1%, Liguria con 51,2%, Emilia Romagna con 50,4%, Piemonte-Valle d'Aosta con 49,0%, Lombardia con 48,7%, Marche con 47,8% e Toscana con 47,5%.

Su fattori che influiscono sul mismatch del mercato del lavoro e gli interventi adottati delle imprese si veda l’articolo  Difficoltà reperimento dei lavoratori sale al 47,9%, criticità diffusa in Ue a firma di Enrico Quintavalle e Lici Redolfi pubblicato su IlSussidiario.net.

  
Difficoltà di reperimento delle entrate nelle MPI con elevata importanza delle competenze green
anno 2022, % entrate con importanza medio alta e alta di attitudine al risparmio energetico e tutela ambientale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Anpal