MERCATO DEL LAVORO - Incontro a Palazzo Chigi. Rete Imprese Italia: Clima costruttivo, no riduzione flessibilità, no maggiori costi per le Pmi
Una delegazione di Rete Imprese Italia, guidata da Marco Venturi, presidente portavoce, ha preso parte all’incontro sui temi del lavoro a Palazzo Chigi. Leggere di più
TERRITORIO - Confartigianato Sicilia adotta il Codice Etico. Iniziativa apripista per il sistema Confartigianato
Da oggi tutti gli artigiani e le Pmi, aderenti a Confartigianato imprese Sicilia, sono tenuti ad applicare le leggi ed i contratti di lavoro, a favorire la crescita professionale dei propri collaboratori salvaguardandone la sicurezzaLeggere di più
AUTOTRASPORTO - Del Boca incontra il Vice Presidente della Commissione Ue e Commissario ai Trasporti Kallas
Francesco Del Boca, Presidente di Confartigianato Trasporti e di Uetr, l’Unione europea dei trasportatori stradali che rappresenta oltre 200.000 imprese (soprattutto Pmi) per un totale di 430.000 veicoli, ha incontrato nei giorni Leggere di più
AUDIZIONE PARLAMENTARE - Gestione Pubblica dell'acqua. "Troppe arretratezze e poca chiarezza. Valorizzare il partenariato pubblico/privato”
Una delegazione di Rete Imprese Italia ha illustrato oggi presso la VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati un documento di osservazioni e proposte riguardanti il Governo e la gestione pubblica delle acque “per la ripubblicizzazione del servizio idrico”Leggere di più
Strumenti classici o moderni, la liuteria di Cremona fa ancora rima con eccellenza
Ci sono una studiosa francese, un famoso liutaio internazionale ed una camera d’albergo statunitense. No, non è una barzelletta, anche se di risate questa storia ne ha suscitate parecchie. Tutto è cominciato dalla pubblicazione di un test sulla qualità del suono dei violini. Sei strumenti in tutto, due stradivari, un guarneri e tre violini moderni. Per testarli, con gli occhi bendati, 21 musicisti di fama internazionale. A loro è stato chiesto quale strumento preferissero. Il risultato? Una preferenza, netta, per gli strumenti moderni. Ora, se è vero che la liuteria moderna ha raggiunto da anni standard d’eccellenza qualitativa, è anche vero che un violino realizzato nel ‘700 dal più grande interprete della liuteria mondiale meriterebbe un po’ più di rispetto, non certo una camera d’albergo. “La notizia di questo test mi ha lasciato subito perplesso - ha detto Stefano Trabucchi, vicepresidente di Confartigianato Imprese Cremona e presidente del gruppo liutai - questo perché è molto difficile comparare con un singolo test gli strumenti della scuola antica cremonese con quelli della scuola moderna. Qualsiasi confronto tra strumenti è assolutamente soggettivo e, se il test fosse stato realizzato in auditorium e non in una camera d’albergo, il risultato sarebbe stato sicuramente diverso. Il suono, infine, va valutato da chi ascolta e non dall’esecutore”. Capitolo chiuso, quindi. Quel test non può essere considerato attendibile, anche perché, sottoposto ad un esperimento simile, un maestro del calibro di Uto Ughi ha riconosciuto lo Stradivari dopo una manciata di secondi. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la qualità della liuteria moderna. Secondo Claudia Fritz, la studiosa del suono che ha realizzato l’esperimento, il test serve a dimostrare proprio questo, “la liuteria moderna sta facendo un ottimo lavoro, tanto che gli strumenti realizzati oggi riescono a competere anche con quelli più antichi”. La conferma arriva direttamente da Cremona, patria, ieri come oggi, della migliore tradizione liutaria mondiale. “La liuteria cremonese moderna recita un ruolo importantissimo a livello mondiale - ha aggiunto Trabucchi - I nostri strumenti sono conosciuti in tutto il mondo, dal Giappone alla Corea del Sud, dagli Stati Uniti alla Cina, passando per Singapore, la Germania e l’Inghilterra. La liuteria cremonese è una realtà viva, che comprende più di 100 botteghe artigiane in tutta la città”. Qualità assoluta in ogni fase di lavorazione ed un continuo scambio di conoscenze hanno permesso agli eredi di Stradivari e di Guarneri di mantenere standard d’eccellenza assoluta. Oggi, nonostante una leggera flessione dovuta alla contrazione dei mercati internazionali, questo settore d’eccellenza dell’artigianato italiano ha retto agli scossoni della crisi. Per farlo, ha puntato tutto sull’eccellenza, sull’export e sull’aggregazione tra imprese. “Per portare i nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo utilizziamo diversi strumenti. La nostra associazione - ha concluso Trabucchi - ha creato un consorzio, il “consorzio liutai antonio stradivari”, che, anche grazie all’apporto della camera di commercio di Cremona, ci permette di partecipare alle più importanti rassegne fieristiche di settore del mondo”.
I 50 spread che dividono l’Italia dalla Germania
Per molti siti d'informazione online, la parola dell'anno che si appena concluso è spread, il differenziale tra i rendimenti dei btp italiani e i bund tedeschi, che è costato caro al governo Berlusconi e che inizia a dare qualche problema anche a Mario Monti. E così, mentre la classe politica italiana scaricava tutti i problemi del paese su un parametro finanziario, Confartigianato ha cercato di capire quali sono le differenze reali tra l'Italia e la Germania. “A noi interessava mettere in evidenza le differenze che, a nostro parere, spiegano la diversa performance dell'economia tedesca rispetto a quella italiana”, ha detto Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato Imprese. L'Ufficio studi di Confartigianato è riuscito così a dimostrare che la differenza dei rendimenti dei buoni del tesoro delle due nazioni è soltanto la punta dell'iceberg di una serie di differenziali strutturali tra i due paesi. Il gruppo di lavoro diretto da Enrico Quintavalle ne ha individuati cinquanta, i cinquanta spread tra Italia e Germania. “Un dato significativo è la percentuale degli under 30 che sono in formazione lavoro. Da noi sono il 7,5%, in Germania sono oltre il 38%”, ha sottolineato Fumagalli. Un valore che dimostra il differente approccio economico e culturale al lavoro giovanile e quindi al futuro del Paese. La Germania ci crede e ci investe, l'Italia no. “Un altro indicatore tra i tanti che abbiamo messo in luce - ha aggiunto il segretario generale di Cofnartigianato - è quello relativo alla dinamica dei prezzi dei servizi assicurativi per quanto riguarda i trasporti. Nell'ultimo anno, in Germania sono diminuiti del 1,5% mentre in Italia sono aumentati del 4,8%”. Con questo rapporto, Confartigianato ha provato a fare chiarezza sui problemi reali del Paese, ponendo l'attenzione del Governo su tutta quella serie di interventi che potrebbero davvero rilanciare l'economia italiana. “E’ il nostro mestiere di rappresentanti degli interessi delle piccole imprese indicare proprio quei punti che oggi zavorrano la dinamicità delle piccole imprese - ha concluso Cesare Fumagalli - una dinamicità che, se non è venuta meno, oggi è ancora più difficile da esprimere in una situazione congiunturale che è a tutti nota ed è di grande difficoltà. L’indicazione di questi pesi deve portare alla loro rimozione, senza se e senza ma. Sono le nostre richieste, di Confartigianato e di Rete Imprese Italia”.