3 Dicembre 2015, h. 12:32

STUDI – Dibattito sulla crescita ‘zerovirgola’ del Pil, ma in 7 anni perso il 9,0%, in cinque regioni perso più del 14% del Pil

I dati dei conti nazionali definitivi del terzo trimestre del 2015 pubblicati martedì dall’Istat indicano che il prodotto interno lordo (PIL), a prezzi costanti, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre del 2014, ritoccando al ribasso lo 0,9% della stima preliminare diffusa il 13 novembre 2015.

 

I settori

Al di là del lieve ritocco – che non determina modifiche sostanziali al sentiero di sviluppo dell’economia italiana – i dati pubblicati in settimana consentono l’analisi della dinamica settoriale del valore aggiunto che evidenzia un recupero in corso per il Manifatturiero – con il valore aggiunto dell’Industria in senso stretto che nel terzo trimestre 2015 cresce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto ad un anno prima – e nei Servizi che segnano un +0,1% nel trimestre e un +0,5% rispetto ad un anno prima. E’ ancora in ritardo la ripresa nelle Costruzioni che nel trimestre segnano una stazionarietà del valore aggiunto (-0,1%) e una flessione dello 0,4% rispetto ad un anno prima.

Una crescita ‘zerovirgola’ non è certamente sufficiente per garantire in tempi adeguati il recupero dell’economia italiana. Esaminando i dati relativi al Pil pro capite in termini reali, si rileva dal 2007 un trend decrescente fino al 2014; perché il Pil pro capite italiano torni nuovamente al massimo del 2007 nello stesso arco di tempo della caduta – ovvero 7 anni – non è sufficiente la crescita prevista tra 2015 e 2016 al tasso medio annuo dello 0,9% che nei cinque anni seguenti (2017-2021) dovrebbe cambiare velocità, con un aumento del Pil pro capite del 2,2% medio all’anno.

 

I territori

Una accelerazione della ripresa è necessaria anche alla luce delle differenti performance del Pil e del valore aggiunto per settore nel territorio. I conti territoriali aggiornati dall’Istat nella settimana scorsa indicano che nell’ultimo anno disponibile, il 2014, in media nazionale il Pil segna una flessione dello 0,4%, ma sette regioni sono in controtendenza segnando una ripresa: si tratta di Lazio e Valle d’Aosta (+1,4%), Molise (+1,0%), Marche (+0,5%), Veneto (+0,4%), Basilicata (+0,3%) e Calabria (+0,2%).

Nel lungo periodo il gap di crescita da recuperare è ampio, dato che tra il 2007 e il 2014 il Pil in Italia è sceso del 9%, con le riduzioni più ampie per Marche (-13,1%), Piemonte (-13,2%), Friuli Venezia Giulia (-13,8%), Calabria (-14,4%), Liguria (-14,4%), Umbria (-14,5%), Molise (-14,8%) fino al calo più ampio registrato in Campania (-16,4%).

Unico territorio in controtendenza la P.A. di Bolzano che nei sette anni esaminati segna un aumento del Pil del 4,6%; i cali più contenuti si registrano in Valle d’Aosta (-2,6%), P.A. di Trento (-4,0%) e Lombardia (-4,5%).

Nei sette anni esaminati il settore delle Costruzioni – che ancora nel 2015 registra un ritardo nella ripresa – è il comparto che ha sofferto di più, con una riduzione del 30,7% del valore aggiunto in media nazionale, con cali che arrivano al 31,6% nel Nord Est e al 35,3% nel Mezzogiorno.

Nell’appendice statistica dell’Ufficio Studi l’analisi di dettaglio delle variazioni del Pil e del valore aggiunto per settore tra il 2013 e 2014 e nei sette anni dal 2007 al 2014. Clicca qui per scaricarla.

 

TASSO VARIAZIONE CONGIUNTURALE e TENDENZIALE del VALORE AGGIUNTO PER SETTORE E DEL PIL

(III. trim. 2015 – var.% cong. e tend. del valore aggiunto a valori concatenati con il 2010 e destagionalizzati e del Pil a prezzi costanti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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PIL PRO CAPITE DAL 2007 AL 2021 CON TEMPO DI CADUTA PARI AL TEMPO DI RECUPERO

(Valori in migliaia di euro a prezzi costanti del 2010- nostre stime su media 2017-2021, pari a +2,2% medio annuo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea)

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TASSO DI CRESCITA DEL PIL DELLE REGIONI: 2013-2014

(Variazione percentuale del Pil a valori concatenati con il 2010 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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TASSO DI CRESCITA DEL PIL DELLE REGIONI: 2007-2014

(Variazione percentuale del Pil a valori concatenati con il 2010 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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