11 Luglio 2016, h. 14:58

AUTOTRASPORTO – In arrivo i provvedimenti per gli autotrasportatori

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Il lungo braccio di ferro tra gli autotrasportatori e il Governo è giunto alla fase decisiva. Il 5 luglio, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti gli importi delle deduzioni forfetarie di spese non documentate e la misura per il recupero del contributo al sistema sanitario nazionale.Provvedimenti attesi da tempo dagli imprenditori dell’autotrasporto ma arrivati in extremis, proprio a ridosso della scadenza del pagamento dell’Irpef a saldo per il 2015.
Insieme a queste misure, il Ministero dei Trasporti ha annunciato lo sblocco imminente dei provvedimenti economici che sono stati oggetto della trattativa di questi mesi tra le sigle dell’autotrasporto e l’Esecutivo.
Il Presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras, Amedeo Genedani, che ha guidato il confronto con il Governo, tira un bilancio di un negoziato lungo e difficile che ha addirittura costretto la categoria a proclamare il fermo dell’autotrasporto. “Abbiamo dovuto coalizzarci, arrivare fino alla dichiarazione di fermo, per farci convocare dal Governo, fare la trattativa e, ad oggi, con grandi difficoltà, abbiamo recuperato il 50 per cento di quello che si era concordato nell’accordo dello scorso novembre uscito dalla Legge di stabilità.  Manca la parte degli investimenti, la decontribuzione per gli autisti che fanno trasporti internazionali e la formazione: questi sono i tre decreti  che dovrebbero essere di imminente pubblicazione”.

La battaglia di Confartigianato Trasporti non si ferma. All’orizzonte, il Presidente Genedani vede la necessità di altre misure a sostegno delle imprese di autotrasporto. “Nel futuro verranno presentati piani e strategie per sostenere la categoria. A cominciare dai tempi di pagamento e dal miglioramento della redditività nelle nostre aziende. Ci chiedono di cambiare i veicoli, di acquistare quelli ecologici,  euro 6 e a gas metano. Ma come facciamo? La redditività delle nostre imprese non c’è e i nostri committenti non pagano oppure pagano quando pare a loro, e addirittura, se non sei contento, ti fanno anche il concordato fallimentare”.

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