30 Maggio 2005, h. 10:31

Tessile: Cina abolisce tasse su export di 81 prodotti Guerrini (Confartigianato): “Garantire pari opportunità nel mercato mondiale

“Il commercio mondiale non può vivere in balia di comportamenti schizofrenici. Forse gli imprenditori italiani hanno dormito sonni troppo tranquilli nel periodo in cui erano eccessive le protezioni rispetto ai prodotti asiatici e poco si è fatto per migliorare la qualità dei nostri prodotti. Ma oggi la regolamentazione degli scambi internazionali non può essere rimessa alla libera iniziativa e ai ripensamenti dei singoli Stati. E’ necessario un quadro di regole in grado di assorbire le tensioni e gli squilibri generati dalle diverse modalità di produzione esistenti nelle diverse aree del mondo”.

Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini commenta la notizia dell’abolizione da parte del governo cinese delle tasse sull’export di 81 prodotti tessili

“Ognuno – sottolinea Guerrini – deve fare la propria parte. Ai nostri imprenditori tocca il compito di recuperare rapidamente terreno rispetto alla concorrenza dei Paesi asiatici. Ai governi spetta il compito di garantire alle imprese pari opportunità nel mercato mondiale”.

Peraltro la giungla dei comportamenti non è soltanto una minaccia per il commercio mondiale ma anche per l’ecosistema, se si pensa che le emissioni di CO2 da parte della Cina sono per unità monetaria di prodotto circa 7 volte superiori a quelle europee. E, sempre per unità monetaria di prodotto, è necessaria una quantità di energia sei volte superiore a quella europea. Questo significa, in pratica, che se il costo di una maglietta cinese è almeno 10 volte inferiore al costo di produzione europeo, per realizzare la stessa maglietta la Cina inquina 67 volte di più (in termini di emissione di CO2) rispetto alla media Ue e utilizza in modo poco efficiente, sprecandola, energia in misura 59 volte superiore alla media Ue.

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