20 Giugno 2008, h. 00:00

Europa, nasce l’Erasmus per i giovani imprenditori

La Commissione europea ha lanciato il programma pilota “Erasmus per giovani imprenditori”, mettendo a disposizione 2.850.000 euro per condividere esperienze, capacità e “buone pratiche” del fare impresa in Europa. Dopo l’esperienza del progetto Erasmus in chiave universitaria, che, a venti anni dalla fondazione, muove ogni anno più di 150mila studenti europei, l’Europa prova a creare un’area di libero scambio delle capacità degli imprenditori delle piccole e medie imprese in procinto di avviare un’attività fuori dai propri confini nazionali. Due i filoni del progetto. Da una parte l’interscambio di idee, progetti imprenditoriali, esperienze e quant’altro possa contribuire all’avvio di un’impresa sui mercati dell’Europa a 27, dall’altra quella di creare una rete permanente dove i giovani imprenditori possano confrontarsi. I finanziamenti promossi dall’Unione europea riguarderanno proprio queste due attività. Il primo bando di gara, infatti, è rivolto a progetti di associazioni europee che promuovono la mobilità di imprenditori emergenti. Per quest’area la Commissione europea finanzia fino ad un massimo di 140mila euro, ponendosi l’obiettivo di incentivare la realizzazione di circa venti progetti della durata massima di 18 mesi. Il secondo bando, invece, prevede il finanziamento di un unico progetto per il coordinamento, l’appoggio e la creazione di una rete europea permanente delle esperienze dei giovani imprenditori europei. Per questo progetto, il finanziamento non supererà i 200mila euro. Due le condizioni poste. La Commissione europea non finanzierà più del 90% del progetto presentato ed il termine per la presentazione dei progetti fissato al 20 agosto 2008. Al bando possono accedere tutte le realtà europee legate al mondo della piccola e media impresa, pubbliche e private, come le camere di commercio, dell’industria e dell’artigianato, le organizzazioni di assistenza alle imprese, particolarmente operative nella fase di start up, le associazioni di impresa, i centri di formazione e le agenzie di collocamento.

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