15 Settembre 2008, h. 00:00

MANOVRA D’ESTATE: PER I PENSIONATI-LAVORATORI ARRIVA IL CUMULO

Dal 1° gennaio 2009 cessa il divieto di cumulo per i pensionati che continuano a lavorare: redditi da lavoro autonomo e dipendente potranno essere sommati interamente a quelli da pensione senza incappare in tagli o decurtazioni. Beneficeranno delle nuove norme i pensionati di anzianità che ancora sono soggetti a trattenute e i titolari di previdenze liquidate con il sistema contributivo. Lo prevede l’articolo 19 della manovra d’estate. La misura, introdotta dal Governo per incentivare la permanenza dei pensionati nel mondo del lavoro e per arginare il lavoro nero, riguarda anche i titolari di pensioni di vecchiaia liquidate con metodo contributivo. Ma con una differenziazione. Nel caso di pensioni di vecchiaia anticipate (cioè erogate a soggetti con età inferiore a 65 anni, se uomini, e 60 anni, se donne), oppure le pensioni liquidate agli iscritti alla Gestione dei lavoratori parasubordinati, per evitare le trattenute è richiesto il rispetto sia dei limiti di età, sia delle ‘finestre’ introdotte dalla legge Maroni. Interamente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente, risultano, invece, le pensioni di vecchiaia concesse a soggetti over 65 (uomini, 60 donne) e le pensioni liquidate con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni. Le nuove norme introdotte dalla manovra d’estate non operano alcuna modifica al regime di cumulo per le pensioni di reversibilità di invalidità, che restano parzialmente cumulabili.

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