10 Ottobre 2008, h. 00:00

Governo e autotrasporto ai ferri corti

Nessun passo in avanti per la vertenza che vede nuovamente su fronti contrapposti il Governo e le sigle dell’autotrasporto aderenti Unatras, tra le quali Confartigianato Trasporti, che rivendicano la mancata applicazione di una parte dell’accordo siglato lo scorso 25 luglio per arginare le pesanti ricadute del caro-gasolio sulla categoria. In particolare, gli autotrasportatori lamentano la mancata applicazione della clausola di salvaguardia che prevede l’obbligo di condividere in fattura con il committente l’indicizzazione del costo gasolio. Il Comitato Esecutivo dell’Unatras al termine della seduta del 9 ottobre ha indirizzato una nota al Governo nella quale ha manifestato “profonda insoddisfazione e preoccupazione” circa lo stato di attuazione dell’accordo, non escludendo l’ipotesi di un nuovo fermo. “A più di tre mesi dalla sigla dell’intesa” – denuncia Unatras – “le risposte del Governo sono solo degli annunci e non risultano coerenti con quanto convenuto”. Oltre alla mancata applicazione della clausola di salvaguardia, gli autotrasportatori lamentano anche i pesanti ritardi nella “spendibilità delle risorse destinate a risarcire le imprese che nel primo semestre hanno sopportato i costi dell’incremento del gasolio e per allineare i costi delle stesse a quelli in atto nella Comunità”. A fronte di tali ritardi e inadempienze, il Comitato Esecutivo nel documento “biasima con forza il comportamento di chi dopo aver dato certezze oggi non è in grado di garantire il rispetto di quanto assicurato”. Nonostante la posizione netta, non è ancora rottura. Unatras, infatti, ha annunciato l’intenzione di chiedere un incontro urgente al Ministro Altero Matteoli “al fine di verificare se sia possibile evitare l’avvio di un percorso dagli esiti indubbiamente pesanti per il Paese e per le stesse imprese di trasporto”. E’ stato il Ministro Altero Matteoli nel corso dell’incontro dello scorso 6 ottobre a indicare ai rappresentanti di Unatras il problema che impedisce il via libera alla clausola di salvaguardia, prevista dal Decreto legge 25 giugno 2008 n.112 (convertito in legge con modificazioni con legge del 6 agosto 2008, n. 133). Nella legge il Governo ha previsto un regime transitorio per permettere una rapida e integrale applicazione degli strumenti di intervento sui corrispettivi dovuti agli auutotrasportatori, in attesa del pieno avvio dell’attività dell’Osservatorio sulle attività di auotrasporto, il cui iter difficilmente si concluderà prima di due anni. Secondo l’interpretazione che l’Ufficio legislativo del Ministero ha dato della norma, gli autotrasportatori per veder applicata la ‘clausola’ dovranno attendere la costituzione dell’Osservatorio. Di diverso avviso l’avvocato Stefano Zunarelli, Ordinario nell’Università di Bologna e consulente della Giunta dell’autotrasporto, che, sulla vicenda, ha redatto un parere. Giungendo alle seguenti conclusioni: “Il regime transitorio previsto dal legislatore appare, in definitiva, idoneo ad assicurare piena applicazione all’integralità degli strumenti previsti dall’articolo 83-bis del D.l. 112/2008, anche antecedentemente all’avvio dell’attività dell’Osservatorio sulle attività dell’autotrasporto”.

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