16 Luglio 2009, h. 00:00

Gli odontotecnici italiani giocano la carta dell’Europa

La Federazione Nazionale Odontotecnici Italiani di Confartigianato (Fe.Na.Od.I.) compie un passo deciso verso l’Europa aderendo alla FEPPD (Fédération Européenne et Internazionale dei Patrons Prothésistes Dentaires) l’Associazione internazionale che rappresenta il settore odontotecnico a livello comunitario. Un’adesione tutt’altro che automatica e scontata. Alla Federazione, infatti, può partecipare una sola Associazione per ogni Stato membro, con la conseguenza diretta che spetterà a Fe.Na.Od.I. l’onere e l’onore di rappresentare – nell’ambito della FEPPD – le istanze e le esigenze delle imprese e dei professionisti italiani dell’odontotecnica. “Abbiamo colto un’opportunità strategica per la categoria – spiega il presidente di Fe.Na.Od.I. Antonio Ziliotti – che conferma il percorso intrapreso da alcuni anni dalla nostra Associazione per costruire una concreta rappresentanza del settore a livello europeo”. La FEPPD, opera nell’ambito dell’UEAPME, l’associazione che riunisce le piccole e medie imprese europee, e rappresenta circa 40.000 laboratori e 210.000 tecnici del settore. Aderiscono alla Federazione, le organizzazione di settore di: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, il Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Regno Unito. Le attività svolte dalla FEPPD seguono due binari paralleli: sul primo si muovono gli interventi per creare un terreno favorevole per la crescita e lo sviluppo del settore, attraverso l’armonizzazione della normativa europea, l’accompagnamento verso una corretta implementazione della nuova direttiva europea sui dispositivi medici, il miglioramento della qualità dell’istruzione e della formazione continua degli odontotecnici in tutta Europa. Sul secondo binario scorrono le attività di informazione agli Stati membri circa le regole di commercializzazione dei dispositivi all’interno della UE, e, non ultima, l’informazione nei confronti degli utenti.

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