2 Febbraio 2010, h. 00:00

Nasce Isb in Europe, piccole imprese più rappresentate a Bruxelles

Confartigianato e Cna, le due più rappresentative organizzazioni italiane dell’artigianato e della piccola impresa, giocano in attacco a Bruxelles dando il via, insieme, all’Italian Small Business in Europe. Una nuova sigla che scende in campo per rendere la rappresentanza delle PMI italiane in Europa, più forte, più adeguata, più incisiva. ISB in Europe è stata presentata ufficialmente il 25 gennaio nella città sede del Consiglio d’Europa dai vertici delle due confederazioni Giorgio Guerrini e Ivan Malavasi. Ospiti, il Commissario europeo all’Industria e Imprenditoria Antonio Tajani e il Vicepresidente vicario dell’assemblea di Strasburgo Gianni Pittella. <i>“Il nostro obiettivo è ambiziosissimo”</i>, ha detto il Presidente di ISB in Europe, Dario Visconti: <i>“fare da trait d’union tra le microaziende italiane e i provvedimenti della Comunità Europea. Detto così sembra molto facile ma è un obiettivo talmente ambizioso che se riuscissimo a completarlo al 70-80% ne saremmo felicissimi”</i>. Per il Presidente di Confartigianato Guerrini il 25 gennaio 2010 è una data da ricordare. <i>“E’ l’inizio di un’avventura forte </i>–ha spiegato -, <i>di una rappresentanza forte in Europa, che dovrà cogliere le opportunità di questo momento per rimuovere gli ostacoli alla crescita, come la rimozione della burocrazia, un migliore accesso al credito, la tutela dei marchi di produzione territoriale, la capacità di sostenere meglio le imprese all’estero”.</i> E se rimettere in moto l’economia europea toccherà principalmente alle PMI, che rappresentano il 99,8% del totale delle imprese, è indispensabile che la Ue si impegni a pensare sempre più ai piccoli, ritagliando le normative sulla loro taglia e definendo precise strategie per il prossimo decennio. Lo ha detto Antonio Tajani alla presentazione di Isb in Europe. L’Eurocommissario ha anche sottolineato la necessità di interventi a breve termine. Partendo da quelli sul credito, per Tajani una vera priorità. <i>“Serve una strategia per l’impresa in Europa negli anni tra il 10 e il 20, ma serve anche un intervento immediato: l’intervento immediato è impedire che ci sia una crisi occupazionale. Lo possiamo fare soltanto permettendo alle micro e piccole di difendersi. Possono difendersi, e quindi innovare modernizzarsi e creare posti di lavoro, se avranno i capitali necessari per farlo. E i capitali si traducono in un più agevole accesso al credito”.</i> Su questo fronte, ha concluso Tajani, <i>“si è fatto molto anche con il programma quadro che ha permesso a 500.000 di avere garanzie creditizie. Ma dobbiamo fare ancora di più, è un impegno che ho preso e che prendo anche attraverso interventi presso la Banca europea degli investimenti”.</i>

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