24 Maggio 2011, h. 00:00

A La Spezia un confronto sugli scenari economici mondiali

I rapporti tra le potenze mondiali nel contesto globale. Gli equilibri tra l’ascesa cinese e il declino americano. Il ruolo dell’Europa e quello delle potenze emergenti. Di tutto questo si è parlato a La Spezia con Federico Rampini, scrittore e corrispondente da New York di Repubblica, che ha tenuto a battesimo il ciclo di incontri voluto dall’associazione spezzina per approfondire i temi della globalizzazione e del mercato globale. Oggi, le micro e piccole imprese italiane devono confrontarsi con un contesto economico letteralmente stravolto dalle nuove dinamiche mondiali. “Quando parliamo di Cina e Stati Uniti, parliamo non soltanto delle superpotenze che si sfidano per la supremazia mondiale, ma anche e soprattutto dei due più grandi mercati economici del mondo – ha esordito Federico Rampini, corrispondente dagli USA per La Repubblica – Non si può pensare di sopravvivere unicamente sul mercato domestico, e forse neanche più soltanto sui mercati europei, non bastano più, ci stanno stretti”. Una sfida importante per le micro imprese. Per vincere, per continuare a rappresentare una voce importante delle esportazioni mondiali, il sistema imprenditoriale italiano deve continuare a puntare sulla qualità del Made in Italy, sul dinamismo tipico delle imprese di dimensioni ridotte e sull’aggregazione e sulla messa in rete delle conoscenze, dei mezzi e delle strutture. Ma anche, e soprattutto, sulle organizzazioni di rappresentanza. “Bisogna avere il coraggio di attaccare il mercato globale, probabilmente puntando sulle strutture associative – si è detto convinto Rampini – Sono l’unico modo per la piccola impresa di superare l’handicap legato proprio ai costi di avvicinamento dei mercati di quelle dimensioni e di quella distanza”.

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