17 Aprile 2012, h. 00:00

Il Governo alla prova delle semplificazioni

In pochi mesi gli impegni del Governo per semplificare la vita degli imprenditori sono diventati norme dello Stato. Le buone intenzioni non mancano: il decreto ‘Semplifica Italia’, convertito in legge alcuni giorni fa, promette molte delle cose che Confartigianato sollecita per ridurre i 23 miliardi di costi burocratici sopportati ogni anno dagli imprenditori italiani. Ad esempio, in materia di controlli sulle aziende, l’impegno è di tagliare adempimenti inutili per evitare duplicazioni delle verifiche. Da gennaio 2013 meno oneri anche per partecipare alle gare d’appalto. Grazie alla Banca dati unica le amministrazioni potranno consultare per via telematica la documentazione ed effettuare i controlli sul possesso dei requisiti, senza richiederli alle imprese. Scomparirà poi l’obbligo di predisporre e aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza previsto dal codice sulla privacy. Tra le novità, anche l’autorizzazione unica ambientale che sarà rilasciata da un solo ente. Modifiche poi al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza per eliminare oneri e autorizzazioni ormai anacronistiche. Inoltre, verrà tolta una inutile duplicazione nelle certificazioni di conformità degli impianti. E ancora, a partire dal primo gennaio 2014, nella Pubblica amministrazione saranno utilizzati esclusivamente i canali e i servizi telematici, compresa la posta elettronica certificata. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge sulle semplificazioni sarà adottato un piano triennale (2012-2015) per ridurre le spese nel settore pubblico. Contemporaneamente scatterà un piano triennale per misurare i tempi dei procedimenti amministrativi e ridurre gli oneri regolatori che pesano su imprese e cittadini. E se proprio dovranno arrivare nuovi costi, lo Stato sarà obbligato ad eliminarne altri per evitare che si sommino sulle spalle degli imprenditori. Per far decollare la riforma, inizierà una fase di sperimentazione in alcune zone d’Italia dove le imprese potranno volontariamente offrirsi di partecipare al test. Insomma, le premesse per rivoluzionare la vita degli italiani ci sono tutte: ma ora si tratta di passare rapidamente dagli impegni ai fatti. Le norme contenute nel decreto Semplifica Italia rinviano infatti a successivi provvedimenti di attuazione. Quindi il rischio da evitare è che i buoni propositi rimangano soltanto scritti sulla Gazzetta Ufficiale e che per avere risultati concreti occorra aspettare ancor tanto, troppo tempo.

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