2 Luglio 2012, h. 00:00

BRUXELLES DICE ‘NO’ ALL’APERTURA DEL CABOTAGGIO STRADALE

Un ‘no’ all’allentamento delle regole del trasporto stradale è arrivato in questi giorni da Bruxelles, dove una commissione di ‘saggi’ ha definito una serie di raccomandazioni su come deve avvenire il processo di integrazione del mercato europeo del trasporto su gomma. In particolare, il gruppo di alto livello nominato dal commissario europeo ai trasporti Siim Kàllas ha affrontato il tema spinoso del cabotaggio, giungendo alla conclusione che l’Europa non è ancora pronta a liberalizzare l’autotrasporto nazionale per tutti gli operatori comunitari. ‘Lo sviluppo del cabotaggio – si legge nelle raccomandazioni – non deve avvenire come un ‘big bang’, ma in maniera graduale e in linea con l’armonizzazione delle condizioni operative e economiche in tutta la Comunità”. Esprime soddisfazione il Presidente di Confartigianato Trasporti Francesco Del Boca. ‘Io credo che sia la decisione giusta – rimarca Del Boca – ci sono troppe differenze di costi e di condizioni tra l’Europa dell’Est, in particolar modo, e la nostra. Questa apertura selvaggia avrebbe creato tantissime difficoltà al mercato italiano che è già in grandissima crisi e quindi non possiamo che essere soddisfatti di questa decisione’. Determinante nella decisione dei ‘saggi’, il ruolo svolto da Confartigianato Trasporti che per oltre un anno ha rappresentato le ragioni delle imprese italiane del settore in sede comunitaria, ragioni amplificate a Bruxelles dall’Uetr, l’Unione europea dei trasportatori stradali, e raccolte da tante associazioni di categorie di altri Paesi. Il gioco di squadra tra Confartigianato Trasporti e Uetr ha permesso di inserire altre due raccomandazioni basilari nell’agenda della Commissione europea. La prima concerne il rafforzamento della corresponsabilità committente-vettore- spedizioniere, non solo limitatamente alle infrazioni ai tempi di guida e di riposo ma anche estendendolo alle altre norme dell’autotrasporto. Un principio introdotto in Italia dalla legge 83bis sui costi minimi per la sicurezza che non era ancora passato a livello europeo. La seconda raccomandazione, mira a regolamentare l’invasione di autisti stranieri, in particolare dell’Europa dell’Est, che vengono ‘affittati’ anche a un terzo del costo effettivo da agenzie interinali. Un fenomeno particolarmente pericoloso per il mercato, origine di abusi e dumping sociale.

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