8 Gennaio 2013, h. 00:00

Il nuovo libro di Sergio Rizzo denuncia gli spread dell’Italia con le rilevazioni di Confartigianato

razza straccionaFa paura e provoca indignazione l’Italia fotografata nel nuovo libro di Sergio Rizzo, il giornalista del ‘Corriere della Sera’ che, in questi anni, con le sue inchieste, ha messo a nudo la cattiva gestione della cosa pubblica e ha smascherato i piccoli e grandi scandali del nostro Paese. Anche ’Razza stracciona’, questo il titolo del volume, fa luce sull’Italia dei furbi, su una classe dirigente, pubblica e privata, che prosciuga le risorse economiche e le energie positive del Paese e schiaccia l’Italia delle persone perbene. Con il risultato che accumuliamo ritardi su ritardi rispetto ai competitor europei. E, proprio per documentare questi divari, Rizzo ha dedicato il primo capitolo del libro alle rilevazioni dell’Ufficio studi di Confartigianato sugli spread che ci dividono dalla Germania. “Se l’Italia è arrivata a questo punto, e lo studio realizzato da Confartigianato lo spiega molto bene nel raffronto con la Germania – sottolinea Rizzo – è proprio perché non ha trovato una sua chiave di sviluppo. E’ un Paese in cui si spreca un sacco di soldi, in cui la spesa pubblica non si riesce a tagliar3, in cui non c’è attenzione per la politica industriale e, soprattutto, per il lavoro”. Sergio Rizzo non ha dubbi, se il Paese è in queste condizioni, le responsabilità sono di tutti, non soltanto della politica. “Non abbiamo idea di cosa vogliamo essere nel mondo globalizzato, e questo è responsabilità di tutta la classe dirigente, anche di quella imprenditoriale”. Secondo Rizzo, per gli imprenditori c’è molto da fare per recuperare terreno e rimettersi sulla rotta giusta. “Per i piccoli imprenditori sicuramente c’è un futuro, a patto che si individui il ruolo che l’Italia deve avere nel mondo globalizzato”. Ora le speranze sono affidate al Governo che guiderà l’Italia nei prossimi anni. “Sono convinto – conclude Rizzo – che, se non si fa un intervento serissimo di tagli alla spesa pubblica, non ne verremo fuori. E’ non mi riferisco soltanto ai costi alla politica. E’ proprio l’intera macchina statale e amministrativa delle regioni e degli enti locali che va profondamente ridimensionata. Vanno introdotti principi di vera meritocrazia. Non è più possibile garantire rendite di posizione assurde agli ipergarantiti e poi avere una desertificazione del mondo giovanile. Il prossimo governo dovrà assolutamente intervenire su questo punto”.

SINOSSI
“C’è il re delle cliniche romane che compra un ospedale da don Verzè e pochi mesi dopo lo rivende allo Stato guadagnandoci quasi il 20 per cento. C’è il “very powerful executive chairman” che fa precipitare le azioni della Telecom appena privatizzata e una decina d’anni dopo torna alla carica per rilanciare un marchio automobilistico decotto grazie a improbabili investitori indiani, o forse cinesi, risultato: fallimento”.

RAZZA STRACCIONA
Uomini e storie di un’Italia che ha perso la rotta
Rizzoli
OTTOBRE 2012
pp. 270
€ 5,90
ISBN 9788817062688

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